Il giornalista e geografo Manlio Dinucci, di cui proponiamo la seguente intervista sulla questione ucraina, è stato direttore esecutivo per l’Italia della “International Physicians for the Prevention of Nuclear War”, associazione vincitrice del Nobel per la pace nel 1985. Attualmente collabora con il quotidiano “Il manifesto”. È autore di numerosi saggi sui temi della pace e della guerra, tra cui Diario di guerra. Escalation verso la catastrofe, Il potere nucleare, Il sistema globale e, con Daniel Bovet, Tempesta nel deserto.
L’intervista è da seguire tutta con attenzione per la mole di informazioni di prima mano, per la capacità di analisi e la lucidità di confrontarsi criticamente con la volgare vulgata dominante. Ma, soprattutto, è da seguire per la percepibile passione per la verità unita all’altrettanto percepibile rigore dello studioso capace di spiegare l’attualità comprendendone le ragioni storiche e proiettandone le conseguenze nel futuro. Stessa considerazione vale per Giulietto Chiesa, di cui abbiamo recentemente pubblicato un’intervista.
Una buona lezione per quanti sproloquiano di Europa, cristianità, radici cristiane e stanno appollaiati con scudo e balestra sulle pendici di Roncisvalle in attesa di un nemico che invece è già in casa nostra. Forse è venuto il momento di abbandonare quel grottesco pensiero in costume e confrontarsi con chi, anche proveniente da culture diverse, ha fatto dello studio e della serietà la ragione della propria vita intellettuale e sociale. (alessandro gnocchi)
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Fonte: Visione TV