Comunicato di Federvita Piemonte
ADERIAMO ALL’APPELLO PER FERMARE LA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L’OMOFOBIA
Abbiamo atteso per giorni un segno di solidarietà dalla presidenza del Movimento per la Vita Italiano al Movimento per la Vita di Casale Monferrato, organizzatore, assieme ad Alleanza Cattolica e a Comunione e Liberazione, del Convegno del 22 settembre sulla legge contro l’omofobia, interrotto dalla becera manifestazione di protesta di elementi del coordinamento torinese LGTB.
Anche se appartenente al gruppo di coloro che la presidenza del Movimento per la vita italiano ha emarginato ed escluso dalla Federazione Nazionale a causa della vicinanza al Comitato Verità e Vita e del rigore e della determinazione con cui conducono la battaglia in difesa della vita, il Movimento per la Vita di Casale Monferrato, guidato oggi dalla moglie di quel Giuseppe Garrone, ideatore di SOS Vita e delle culle per la vita, che tanto diede per la salvezza dei concepiti, rimane l’emblema di un modo di porsi a baluardo e a difesa della vita dell’uomo e del diritto naturale, scevro dai calcoli politici e opportunistici, dai compromessi, dalle iniziative di piccolo cabotaggio che sembrano oggi caratterizzare tanta parte del movimento pro life.
Abbiamo atteso una parola di solidarietà, ma non è venuta.
Eppure l’iniziativa del convegno di Casale, che aveva l’obiettivo di mettere in chiaro quale baratro attenda il nostro Paese qualora venga approvata una legge che assieme alla natura dell’uomo, alla famiglia naturale e alla naturale genitorialità negherà anche la libertà di dissenso, si inscrive a pieno titolo in quell’impegno per la promozione della vita dell’uomo che dovrebbe essere pane quotidiano per ogni movimento pro life che voglia dirsi tale. C’è un filo rosso che lega aborto, fecondazione extracorporea, eutanasia e omosessualismo. Si chiama cultura di morte.
Tutta questa vicenda non deve tuttavia scoraggiare. Se dispiace la tiepidezza di coloro che dovrebbero esserci compagni, se ferisce l’indifferenza di quanti su questi temi, sui quali si gioca la sorte dell’uomo, preferiscono tacere, siamo tuttavia consapevoli che questa lotta per la difesa della vita e del diritto naturale è quanto ci tocca in questo momento, ed è quanto affronteremo, anche se l’avversario è forte e potente di mezzi.
Marisa Orecchia
Presidente di Federvita Piemonte
2 commenti su “Comunicato di Federvita Piemonte”
Forza e coraggio!!!
I tempi sono durissimi, e non ci si può ritrarre dalla battaglia. Troppo, troppo alta è la posta in gioco, anche se i più sembrano vivere in un’altra dimensione e paiono non rendersene conto.
Il Signore che altro non vuole se non il vero bene di tutti gli uomini, ci sosterrà, se glielo chiediamo con cuore sincero.
Rimaniamo tutti uniti nella preghiera.
Certo, ci vuole forza, coraggio e fede! Dicevo alla fine di un altro articolo di questo numero che se i cattolici di ogni schieramento non si svegliano, specialmente quelli che, ansiosi di sbarazzarsi della “padella Berlusconi”, perché potrebbe attenderci, o forse già ci siamo, la brace di un nuovo totalitarismo liberticida!