A sorpresa, siamo d’accordo. Nella Fratelli tutti, vengono stigmatizzati il “nazionalismo chiuso” e l’“insano populismo” (citato anche come “populismo irresponsabile”). Su questo siamo perfettamente in linea, infatti sosteniamo da tempo e senza remore un “nazionalismo aperto” assieme ad un “sano e responsabile populismo”. Un minimo di spiegazione.
Nazionalismo come difesa e salvaguardia primaria del bene degli stati nazione da parte dei propri governanti, in particolare nei confronti di quelle istituzioni sovranazionali che ne ostacolano l’ottenimento (tipicamente, nel nostro caso, l’UE). Aperto nel senso di disponibile ad accogliere ciò che di buono può venire dall’esterno, ma assolutamente impermeabile ad oggettivi elementi di nocività.
Populismo come fiero perseguimento degli interessi primari del proprio popolo, senza il quale è del tutto illusorio pensare di poter ottenere il bene generico dell’umanità intera. Il populismo è sano e responsabile quando scevro da retropensieri pauperistici, vetero-marxisti o latino-americaneggianti, ma fondato su un realistico pragmatismo che spinge ad agire chi governa con la “diligenza del buon padre di famiglia”, senza il timore di indisporre i centri di potere visibili ma soprattutto quelli occulti, dispiegando un’invidiabile imperturbabilità di fronte alle pressioni contrarie interne ed internazionali (tipicamente, nel nostro caso, “i mercati”). Un sano e responsabile populismo, pur non cercando lo scontro sociale, rifugge decisamente il moderatismo, se fosse in preda del quale verrebbe immediatamente sterilizzato in un deprimente e anacronistico popolarismo di tipo bartolomeosorgiano.
A pensarci bene non sono sicuro che l’enciclica intendesse esattamente questo.
3 commenti su “Colpo di scena. O forse no”
“Coloro che predicano l’uguaglianza e la parità dei diritti finché si tratta di dare cittadinanza all’errore e al vizio, diventano intolleranti non appena vedono messo a rischio il potere usurpato; non appena un politico Cattolico, in nome di quella parità di diritti, vuole testimoniare la propria Fede nel legiferare e nel governare… la tanto auspicata fratellanza si realizza solo tra i figli delle tenebre, escludendo necessariamente i figli della luce, o costringendoli a rinnegare la propria identità. Ed è significativo che l’unica declinazione di questa fratellanza sembri essere fondata nel rifiuto di Cristo”:
storica affermazione di mons. Carlo Maria Viganò
L’intolleranza dei cosidetti “tolleranti”, ai quali tiene bordone Bergoglio con la sua massonica, anticristiana, sciagurata, pseudo enciclica “Fratelli tutti”; ma proprio tutti, o solo quelli graditi a Lucifero? Cioè quelli che vorrebbero veder morti o ridotti al silenzio i pochi veri cattolici rimasti in circolazione ? non certo i “cattolici adulti”, quelli alla Bergoglio & Co., che ormai non citano più nemmeno il nome di Cristo, della Madonna e dei santi, per non dire dell’odio che nutrono per i due millenni di Tradizione Cattolica. Questi ultimi, sì, sono fratelli tutti, ma fratelli di Lucifero, non certo di Cristo, e prima o poi andranno a fargli compagnia per l’eternità. Christus Vincit, se lo ricordino bene, prima di aprir bocca per pronunciare blasfemie e bestemmie, riparandosi dietro un falso abito religioso.
Il dubbio finale appare più che legittimo…
Siete troppo avanti…
Grazie!