In questo clima estivo mi permetto di suggerire l’ascolto dei Pentangle, un gruppo britannico che ha fatto una sintesi prodigiosa di folk-blues-musica antica con accenni al jazz e ad altri generi musicali. https://www.youtube.com/watch?v=d9gCN9-Jnfg
Complesso musicale, quello dei Pentangle, interamente acustico, composto da due fenomeni della chitarra come John Renbourn (1944-2015) e Bert Jansch (1943-2011), che già nel 1966 dettero inizio ad un formidabile duo, la cui ossatura porterà al quintetto con l’inserimento della voce prodigiosa di Jacqui McShee, il contrabbasso di Danny Thompson e le percussioni di Terry Cox.
Tutti strumentisti di grande valore, come si evince dall’ascolto dei loro innumerevoli brani, soprattutto quelli tratti dai primi album: “The Pentangle” e “Sweet child” del 1968, “Basket of light” del 1969 e “Cruel sister” del 1970.
Ho avuto personalmente la fortuna di ascoltare dal vivo il talentuoso chitarrista John Renbourn, autentico menestrello, capace di suggerire con la sua tecnica sopraffina accenni persino di musica rinascimentale. https://www.youtube.com/watch?v=kmpf4SaiT8I
Il nome “Pentangle” non è traducibile con il termine “pentagono” (come sembrerebbe a prima vista) ma con “stella a cinque punte”, non solo per il riferimento ai cinque componenti della band anglo-scozzese, ma anche al pentagramma ed all’intersecazione delle linee che esaltano, come nella loro musica, le qualità dei singoli componenti.
Chi li ha ascoltati dal vivo o nei tanti video rinvenibili da più parti, si sarà accorto della loro sorprendente cura esecutiva, dall’accordatura degli strumenti all’emissione vocale, dagli assoli dei singoli alla presentazione dei brani. Il loro caratteristico e inconfondibile sound li colloca tra le più alte vette della musica tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, costituendo, rispetto a gruppi “più blasonati” come i Beatles o i Rolling Stones (di cui abbiamo già parlato), un’altra versione del celebre ’68 musicale. Attingendo soprattutto dalle fonti folk tradizionali, i Pentangle hanno riportato suggestioni musicali e testi davvero controcorrente, come nella: “Let no man steal your thyme”, manifesto esplicitamente contrario alla rivoluzione sessuale del Sessantotto. https://www.youtube.com/watch?v=RwT0COKXFMM
NON
PERMETTETE A NESSUN UOMO DI RUBARVI IL TIMO
Venite
voi tutte ragazze belle e giovani / Che sbocciate nel fiore dei
vostri anni / Attente, attente, conservate bene il vostro giardino /
Non permettete a nessun uomo di rubarvi il timo / Non permettete a
nessun uomo di rubarvi il timo.
Perché quando il vostro timo sarà
appassito / A lui non importerà più niente di voi / Ed ogni angolo
dove il vostro timo sarà stato distrutto / Verrà ricoperto di ruta
/ Verrà ricoperto di ruta.
Perché una donna è un albero con
molti rami / E invece un uomo è una pianta infestante che le si
abbarbica / E dai rami di lei, senza riguardi / Lui prenderà tutto
quello che trova / Lui prenderà tutto quello che trova / Lui
prenderà tutto quello che trova
2 commenti su “La tradizione secondo i Pentangle”
mai sentiti, devo ammettere…stasera cercherò su youtube qualche loro brano live. Grazie per Suoi sempre discreti e graditi suggerimenti misucali!
Io possiedo Cruel sister….veri artisti…