A ridosso delle prossime elezioni europee sembrano moltiplicarsi i discorsi e gli atti provenienti dal Vaticano, tutti contrassegnati da una chiara impronta da schieramento politico, ancorché apparentemente non partitico.
Ovviamente, l’autore o il promotore di questa sorta di campagna elettorale camuffata è sempre il nostro poco caro papa Bergoglio, forte della sua vecchia esperienza populista maturata in Argentina a fianco dei gruppi ex peronisti e di quelli neo marxisti.Le parole e gli atti sono molteplici, ma qui ci limiteremo a segnalarne tre particolarmente significativi.
Il 2 maggio scorso, parlando in Vaticano ai membri della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Bergoglio ha sostenuto che:
“Abbiamo, purtroppo, sotto gli occhi situazioni in cui alcuni Stati nazionali attuano le loro relazioni in uno spirito più di contrapposizione che di cooperazione… molte tensioni provengono da un’eccessiva rivendicazione di sovranità da parte degli Stati” […] “la Chiesa ha ammonito le persone, i popoli e i governi riguardo alle deviazioni di questo attaccamento quando … quando diventa nazionalismo conflittuale che alza muri, anzi addirittura razzismo o antisemitismo. La Chiesa osserva con preoccupazione il riemergere, un po’ dovunque nel mondo, di correnti aggressive verso gli stranieri, specie gli immigrati, come pure quel crescente nazionalismo che tralascia il bene comune” […] “E’ compito dell’autorità pubblica proteggere i migranti e regolare con la virtù della prudenza i flussi migratori, come pure promuovere l’accoglienza in modo che le popolazioni locali siano formate e incoraggiate a partecipare consapevolmente al processo integrativo dei migranti che vengono accolti” […] “Lo Stato nazionale non può essere considerato come un assoluto, …Il bene comune è diventato mondiale e le nazioni devono associarsi per il proprio beneficio”.
Ogni commento è superfluo, poiché è evidente che dietro la terminologia generalista si nasconde un giudizio politico negativo contro le forze che in Europa si battono per la difesa delle identità nazionali culturali e religiose.
Chi avesse dubbi sulle reali intenzioni di papa Bergoglio, vada a leggersi il suo messaggio dell’1 gennaio di quest’anno: “La buona politica è al servizio della pace”, in cui dice esplicitamente:
“Ogni rinnovo delle funzioni elettive, ogni scadenza elettorale, ogni tappa della vita pubblica costituisce un’occasione per tornare alla fonte e ai riferimenti che ispirano la giustizia e il diritto” […] …nella politica non mancano i vizi… Questi vizi, che indeboliscono l’ideale di un’autentica democrazia, sono la vergogna della vita pubblica e mettono in pericolo la pace sociale: … la negazione del diritto, il non rispetto delle regole comunitarie, … la xenofobia e il razzismo. […] In particolare, viviamo in questi tempi in un clima di sfiducia che si radica nella paura dell’altro o dell’estraneo, … e si manifesta purtroppo anche a livello politico, attraverso atteggiamenti di chiusura o nazionalismi che mettono in discussione quella fraternità di cui il nostro mondo globalizzato ha tanto bisogno”.
A questa sorta di comizio politico-elettorale è seguito un atto degno della peggiore costumanza dei gruppi sovversivi marxisti degli anni Settanta. Solo che questa volta ad agire non sono stati i proletari armati per il comunismo, ma è stato l’Elemosiniere di papa Bergoglio a prodursi in una sorta di esproprio proletario.
Il Cardinale Krajewski, cinquantasesienne, si è calato nel tombino della società elettrica ed ha strappato i sigilli, per ridare corrente ad un palazzo di via Santa Croce in Gerusalemme a Roma, occupato dal 2013 da abusivi, che da anni non pagano la bolletta della luce. Il mancato pagamento ammonta a circa 300.000 Euri, e la società ha interrotto l’erogazione come fa con tutti i fruitori morosi.
Ora, l’Elemosiere, proprio in quanto tale, avrebbe potuto pagare l’importo della morosità, facendo così l’elemosina ai poveri occupanti abusivi, ha invece preferito fare un gesto eclatante e far parlare i giornali e le televisioni, così da suscitare il consenso per gli abusivi e il dissenso per le autorità politiche.
“Sono intervenuto personalmente per riattaccare i contatori. L’ho fatto per i bambini. C’erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi” – riporta Avvenire – “Io faccio l’elemosiniere e mi preoccupo dei poveri, di quelle famiglie, dei bambini. Intanto, hanno luce e acqua calda, finalmente”.
Ma allora, Cardinale, perché non è andato a pagare la bolletta e invece ha fatto in modo da incoraggiare gli occupanti a continuare ad usare la luce senza pagare un Euro?
E questo nonostante lei stesso rende noto sul sito Vaticano che l’Elemosineria Apostolica nel 2018 ha distribuito “circa 3 milioni e mezzo di euro a chi non riusciva a pagare affitti, bollette di luce e gas, medicinali e generi di prima necessità. Una cifra di poco superiore a quella del 2017”.
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2019-05/elemosineria-
apostolica-cardinale-krajewski-papa-francesco.html
Il colmo è che la società elettrica ha presentato alla magistratura un esposto contro ignoti… e qui vengono subito in mente i “soliti ignoti” di Totò.
La verità è che, essendoci la campagna elettorale, il Vaticano ha voluto lanciare un messaggio contro i politici che governano e che non si attivano per far pagare a tutti i cittadini, con i soldi pubblici, le bollette che non pagano gli abusivi.
Il terzo gesto politico- elettorale è del 15 maggio 2019, quando Bergoglio, nell’udienza generale in piazza San Pietro, ha girato, in mezzo alle transenne che trattengono i fedeli, con l’auto dove aveva fatto salire 8 ragazzini provenienti con i barconi dalla Libia e originarii della Siria, della Nigeria e del Congo.
La cosa è stata organizzata con tutta la scenografia necessaria. Gli otto ragazzini aspettavano l’arrivo di Bergoglio nella piazza, protetti dalla forza pubblica; al suo arrivo in piazza, Bergoglio ha fatto fermare la macchina e, tra riflettori, giornalisti, radio e televisioni, ha fatto salire gli otto ragazzini, tutti con in testa un cappellino bianco con il simbolo e il nome della cooperativa che li accudisce, con i consueti contributi pubblici; e con addosso una maglietta azzurra con su scritte le parole d’ordine di Bergoglio: “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.
Così apparecchiato, Bergoglio ha girato in mezzo ai fedeli, suscitando entusiasmi da comizio elettorale, in attesa di pronunciare il suo discorso di prammatica.
Dov’è la politica? Oh! Il Papa non fa politica!
E che cos’è allora la pantomina inscenata in piazza per invitare tutti a portarsi dietro gli immigrati – usando cinicamente e strumentalmente dei poveri ragazzini – e per criticare la politica delle autorità nazionali che vogliono limitare l’arrivo indiscriminato di milioni di persone che ci sono estranee per razza, lingua, costume e religione?
Che cos’è, se non campagna elettorale?
16 commenti su “Elezioni europee: Campagna elettorale del Vaticano – di Belvecchio”
Mmmm , tutto ciò mi ricorda qualcosa . Durante l’eresia ariana , anche Costantino cercò di imporre ai “cattolici” fedeli solo a Cristo , di riunificarsi con i fratelli separati ariani, al fine di non fare divisioni e per cercare di garantire la pace . Atanasio pernacchiò e fu esiliato …
Condivido, in toto, l’articolo, mi permetto soltanto un suggerimento, di non chiamare papa quel signore.
Pienamente d’accordo. Non solo è gesuita e non dovrebbe trovarsi dove sta, oltre a questo impedimento di partenza, che non è cosa di poco conto ma determinante, ogni suo pensiero manifestato, ogni sua azione e omissione dai compiti di un vero Papa certificano che costui è la persona sbagliata nel posto dove può fare il massimo danno possibile alla Chiesa.
Io penso però che tutta questa campagna elettorale pro UE ottenga esattamente l’effetto contrario. Anche perché l’invasione tanto desiderata dalla UE per sostituire i popoli europei, come è stato dimostrato dai governi populisti e sovranisti, è POSSIBILE FERMARLA. Ed inoltre i popoli europei si sono , nella stragrande maggioranza, stancati di essere invasi e depredati dalle ” risorse “. Il 26 maggio o si difende l’italia e l’Europa oppure l’italia muore insieme all’Europa . Perciò non asteniamoci dal voto perché faremmo il più grande regalo del mondo alle sinistre che vogliono completare il loro programma di distruzione del Vecchio Continente.
Chiesa e Stato/ Dare a Cesare è l’unica garanzia di legalità
di Carlo Nordio
Il Messaggero, 13 maggio 2019
Questo articolo va letto . E’ un vero peccato che lo Stato Italiano , tramite i canali di cui dispone non abbia chiesto, fin qui, spiegazioni allo Stato del Vaticano per l’accaduto.
Ma come, disse che lui di politica non voleva impicciarsi, in particolare di quella italiana, e poi non fa altro che vomitare veleno contro sovranismi, nazionalismi,razzismi ecc. alludendo(come se non lo si capisse) specialmente all’Italia? E noi ce le pigliamo tutte da uno che oltre tutto è pure uno straniero!? Con la fissa dei migranti, poi, siamo ormai molto al di sopra dei livelli di sopportazione. Ha ragione Antonio Bev: almeno non chiamiamolo papa.
Cosa hanno mai fatto per meritare un tale accecamento? Si sono impadroniti della Chiesa, ma sono solo un bubbone, un cancro, che non ha nulla a che fare con la Chiesa di Cristo. Vanno estirpati, perché infangano il volto della Chiesa, che subisce danni enormi. Il Papato è in pericolo, sta decadendo dai cuori (anche dei più fedeli). Che Dio ci aiuti ad allontanare la chiesa delle tenebre e l ‘immondo che devasta e profana tutto ciò che è sacro. Non meritiamo tale grazia, ma ne abbiamo tanto bisogno!
Sapessi da quanto sto pregando sul serio che quel signore li. con tutti i suoi compagni di merende vengano estirpati non solo dalla Chiesa ma dal Mondo.
No è papa…è Frankie!…a quando avana in bocca e candidatura a prossime elezioni politiche italiane…?
Gli stranieri, caro Viglietti, andassero a candidarsi a casa loro.
un siffatto governo mondiale non potrebbe essere democratico ma totalitario e oligarchico per due motivi: 1. perche’ un’elezione universale e’ difficilmente attuabile e 2. perche’ se anche avesse luogo, vincerebbero i sovranisti visto che voterebbero Cina, India, Russia, l’Asia e l’Africa ‘profonde’. In realta’ sarebbe il ‘governo degli eletti’ preconizzato nei Protocolli. Chi siano gli eletti lascio alla vostra fantasia indovinare.
Fammi indovinare: tutti i cittadini che possiedono un’automobile a gasolio?
Il livello di nausea – non bastasse quello già in atto – aumenta in modo esponenziale…
Nel frattempo i vescovi …. cosa pensano? cosa provano? e soprattutto: cosa pensano di fare per porre un argine a questo FIUME DI MELMA NERA ??
Ieri Giggino Dimaio ha epurato un suo seguace perchè ha osato condannare l’aborto e l’omosessualità.Secondo Dimaio essere contro l’aborto significa ritornare al medioevo (parole sue testuali).Quindi ora sappiamo per certo che i 5 palle sono abortisti punto e basta! I pidioti sono pure abortisti e filo migrazionisti, non parliamo poi dei sinistrati ultracomunisti…..Qualche dubbio me lo lasciano la lega ed anche i fratelli d’Italia (circa l’essere contrari all’aborto). Negli Stati Uniti cresce la messa al bando della legge abortiva omicida, quindi vuol dire che, se si vuole, si può mettere al bando l’omicidio dei feti. Io voterò FORZA NUOVA che nel suo statuto chiede esplicitamente l’abolizione della legge 194. Un vero cattolico non deve votare per partiti che approvano l’aborto.
Bergoglio non è il Papa, il successore di Pietro è Benedetto XVI che hanno indotto a dimettersi e a fare il “nonno” in una specie di reparto geriatrico vaticano. La sua santità e il suo intelletto eccelso erano d’intralcio a massoneria e mafia vaticana, al contrario di Bergoglio la cui elezione è invalida perché organizzata e decisa a San Gallo in Svizzera. I DANNI CAUSATI ALLA DOTTRINA E ALLA CHIESA CRISTIANA DA QUESTO PONTIFICATO SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, ANCHE SE SOLO UNA PARTE (CHE COMUNQUE SI STA BEN SVEGLIANDO) HA IL CORAGGIO DELLA VERITA’ E L’ONESTA’ INTELLETTUALE PER AMMETTERLO.
Nostra Signora di Fatima prega per noi!
L’obbiettivo ultimo è il potere, da perseguire con ogni mezzo lecito o illecito, da sempre. Danaro, vizio, menzogne, sono le vie maestre per raggiungere il diabolico fine. Purtroppo nella nostra società liquida (come ha ben detto Marisa fiume………) tutto è lecito, tutto è relativo, quindi è proibito chiamare le cose con il loro nome e dire la Verità, che è sempre una e una sola. Rimanere saldi nella Fede è più che mai indispensabile per smascherare l’impostura nella quale siamo immersi. Testimoniare Cristo con la vita, questa è la grande sfida.