Nel suo “Romanzo Infernale” pubblicato qualche giorno fa su Riscossa Cristiana, Alessandro Gnocchi aveva cucito insieme le tessere della cronaca edita e inedita, ricostruita grazie all’apporto di fonti di prima mano, con il filo di un pensiero libero da tutte le scorie della correttezza di ordinanza, fino a sbalzare dalla materia grezza il ritratto terrifico di una chiesa capovolta. Fino, cioè, a chiudere il cerchio intorno a “una chiesa invertita che professa una fede invertita e modella un uomo invertito che si alimenta di una spiritualità invertita, celebra un rito invertito in templi invertiti e pratica una morale invertita”. Detta altrimenti: una chiesa dedita al culto del demonio.
Il pezzo, com’era prevedibile, ha suscitato non poco scalpore, sicuramente ha agitato la palude mefitica in cui galleggia la stampa italiana che nutre le teste dei benpensanti, vincitrice del premio Omertà, Piaggeria & Clericalismo mentre impazza il maremoto ecclesiale scatenato dall’ordigno Viganò. Ma ha offerto la chiave di lettura capace di collegare tra loro una serie non finita di eventi dell’altro mondo, in apparenza distanti l’uno dall’altro, e di comprenderne il senso univoco, ultimo e spaventoso. E guardacaso, tutto torna.
Torna talmente, che non mancano di arrivare, puntuali, le conferme di quanto veniva rivelato e ricostruito in quella inchiesta, una parte fondamentale della quale era dedicata al fenomeno del travestitismo sacrilego, habitus diffuso tra i chierici corrotti della neochiesa portati a esibirlo indifferentemente negli ambienti profani così come nei luoghi benedetti. Insomma, tanto nel bordello quanto in sagrestia. O ancora – apoteosi dell’orrore – sia quando maneggiano la vil materia si quando toccano il corpo di Nostro Signore.
Ebbene, il grande festival del travestitismo ecclesiastico è stato celebrato ufficialmente in quel di New York il 7 maggio 2018, subito dopo la concelebrazione, avvenuta tra Liverpool e Roma, dell’omicidio rituale del piccolo Alfie Evans.
Di quello specialissimo Met Gala – intitolato “Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination” (ovvero: “Corpi celestiali: moda e immaginazione cattolica”) – è tornato a parlare oggi il Corriere della Sera regalandoci un ulteriore tassello da attaccare al romanzo infernale, perfettamente organico al resto della trama. Anzi, pare di leggere il prosieguo del racconto della fonte fashion-newyorkese intervistata da Alessandro Gnocchi.
La notizia fresca non è altro che l’ennesimo scandalo interno alle gerarchie, esploso stavolta nel cuore di Roma. A carico del maestro dello storico coro della Cappella Sistina, monsignor Massimo Palombella, e del direttore amministrativo Michelangelo Nardella, era già scattata mesi fa un’indagine vaticana per i reati di riciclaggio, peculato e truffa che aveva portato alla sospensione di quest’ultimo dal servizio. Ma ora è emerso, e di ciò rende conto il Corriere, che le accuse verso il maestro Palombella non riguardavano soltanto profili di carattere economico-amministrativo, ma investivano anche la sfera sessuale. Il caso sarebbe montato proprio lo scorso maggio in concomitanza con lo svolgersi del Met Gala, quando un gruppo di mamme dei piccoli coristi, vedendo girare su whatsapp le foto sconcertanti dell’evento, hanno protestato sia presso la Segreteria di Stato sia presso il prefetto della casa pontificia, monsignor Georg Gänswein. Gli scatti incriminati, diffusi sui social, ritraevano i pueri in mezzo alla bolgia trash in cui, insieme a vari prelati d’alto bordo in stato di eccitazione orgiastica, si aggiravano la papessa Rihanna con spacco inguinale, Jared Leto vestito da Gesù Cristo, Jennifer Lopez in croce, un presepe intero issato sulla testa di Sarah Jessica Parker e tante altre belle mise blasfeme e discinte. Il taglio del tutto inatteso impresso all’inedito show avrebbe spinto molti dei genitori dei bambini in trasferta a esprimere la propria indignazione e a quel punto, per connessione, sarebbe emersa anche la discutibile condotta pregressa del direttore del coro, implicato in ripetuti episodi di maltrattamenti e a quanto pare di molestie e di abusi.
Il selfie che ritrae un corista adulto inebriato dal corpo a corpo con Rihanna abbigliata in paramenti papali, mitra e nudità assortite rappresenta il manifesto dell’evento clerical-mondano, istantanea in cui è distillato tutto il marcio che pervade, dal centro alle periferie, la chiesa degenerata.
Dietro pose non rubate ma spesso procacciate apposta per la circolazione autocelebrativa, in un delirio esibizionista e dissacratorio, ci stanno sacerdoti incaricati di prendersi cura dei bambini.
Questi precettori in abiti religiosi, pervertiti e corruttori, con i loro superiori compiacenti, hanno passato il segno: a New York sono arrivati a ostentare l’ebbrezza per la trasgressione e la voluttà del travestimento. La dice più che giusta il cardinal Ravasi, mente e braccio di tutta l’iniziativa per parte vaticana, quando da anfitrione dell’evento, a proprio agio più che mai dietro le quinte e sotto i riflettori della ribalta, gigioneggia che “l’uomo è ciò che veste”. Ed è vero. È tanto più vero dentro la dimensione alienante della parata clerical-fashion: indossando i paramenti ci si trasforma in qualcosa di diverso, si può diventare sacerdote o drag queen. A scelta. E l’opulenta bellezza delle vesti liturgiche confezionate per rendere gloria a Dio diventa, su indegni indossatori, strumento di depravazione estetizzante.
Ecco che l’abuso verso i bambini si consuma doppiamente: non solo attraverso la violenza fisica, ma addirittura col renderli incolpevoli comparse di un film osceno proiettato in mondovisione. Le macine da mulino non fanno parte della sceneggiatura, quelle sì sono passate definitivamente di moda.
È molto chiaro a questo punto che la performance messa in scena a New York, ossia l’amplesso tra il mondo della moda e la chiesa del mondo, all’insegna del lusso, della lussuria e dell’abuso sfacciato quanto rivoltante delle cose e delle persone, non è stato uno scivolone della chiesa in uscita sfuggita per errore al controllo dei registi vaticani. No. È stato la celebrazione solenne della neochiesa omofila e pedofila, il festone di debutto della lobby gay ecclesiale nella società ultra vip dello spettacolo globale. Qualcosa di programmato e preparato da anni e infine realizzato solo quando i tempi erano maturi, a partire – fatalità – dai luoghi dove McCarrick e il suo giro altolocato coltivavano il loro rigoglioso vivaio di ninfetti.
La scorsa primavera, forse, la sacra corona unita delle cosche arcobaleno annidate nei posti di potere pensava davvero di avere in mano la partita e di essere a un passo dalla vittoria, al punto da gettare ogni maschera per mostrare alla luce del sole i propri riti invertiti su altari e palcoscenici dell’America, di Roma e del mondo cattolico intero, già bollito a puntino nel brodo dell’amoris laetitia.
Non era nel conto, però, la calamità naturale arrivata d’improvviso a fine estate, che porta il nome dei tanti inquirenti delle procure d’oltreoceano titolari di fascicoli incendiari e porta il nome, soprattutto, di un alto prelato esperto di diplomazia vaticana, che avendo il polso della situazione, evidentamente sentiva che il bubbone era pronto per scoppiare.
Ora che sta venendo giù tutto, come un castello di carte, è davvero il momento, per chierici e laici, di decidere da che parte cadere, se dalla parte della chiesa invertita o dalla parte della Chiesa di Cristo.
68 commenti su “Travestitismo clerical-fashion, un romanzo sempre più infernale – di Elisabetta Frezza”
A questo punto mi auguro come minimo che le mamme dei piccoli coristi abbiano tolto i loro figli dal coro PER SEMPRE e fatto denuncia in merito. P.S. È un film dell’ Orrore agghiacciante senza fine al cui confronto il capolavoro cinematografico LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI diventa una barzelletta. Mi chiedo cosa succederà quando arriverà il tempo dell’Anticristo se tanto mi dà tanto.
Profanazione di sacri paramenti, corruzione di piccoli innocenti, strofinamenti impudichi di sacerdoti con bellezze seminude. Se non è satanismo questo, non so proprio che cosa ci potrebbe essere oltre. Forse siamo agli ultimi tempi.
Ci hanno ridotti a non stupirci quasi più di niente, e questo è grave: ad esempio, visto il “selfie”, per una frazione di secondo sono arrivato quasi a pensare “almeno questo qui si è fatto la foto romantica insieme a una donna”, dal momento che ne abbiamo appena visto un altro che si è “sposato” con un uomo (con gli auguri del suo vescovo). E invece anche lui, altro che riciclaggio, peculato e truffa, insomma vile denaro: qui è proprio vero scandalo e la macina da mulino è ancora poco (ovviamente a Dio il giudizio). Del resto si può immaginare quanti pseudo cattolici commentebbero con un “Perché? cosa c’è di male?!” È più che mai necessario restare vigilanti, con tutto lo stupore e lo scandalo, per cercare di cadere, come scrive l’Autrice, dalla parte giusta.
Anticristus iam est?
Andarsene, subito, da questa chiesa corrotta.
A me francamente sembra grottesco identificare la “Chiesa” con questi episodi orrendi, lontani mille miglia dall’esperienza comune di chiesa di chi, con tutti i suoi limiti, ma con passione, opera, insieme ai presbiteri, nella cura delle celebrazioni liturgiche, nelle attività di catechesi, di evangelizzazione, di caritas.
A me francamente sembra che dietro e dentro alla realtà ecclesiale ci sia un vuoto talmente spinto – soprattutto nella dottrina – che il resto, il marcio, viene di conseguenza. Quindi, ribadisco: perché restare? Mi dispiace, davvero, ma non mi fido più.
Perché restare nella Chiesa ? Perché al di fuori della Chiesa non c’è salvezza. Perché un Sacerdote validamente ordinato anche se predica le idee piu immonde del mondo e si comporta in segreto nel modo più immorale del mondo ma celebra validamente la S. Messa e ci dà correttamente il Sacramento della Penitenza , quel Sacerdote è un mezzo di Salvezza del Signore, anche se indegno. Ricordiamoci che il Mondo non può darci la Salvezza n’è tantomeno le confessioni protestanti ne’ tantomeno le altre religioni. P.S. e poi,di sacerdoti ancora cattolici doc ce ne sono,ancora, basta cercare come ho fatto io.
tutto dipende da quel ‘validamente’….Col Pontificalis Romani e col Novus Ordo abbiamo ancora una validità sacramentale? E con queste nuove procedure ‘rituali’ volute da un papa che papa non è ( per sua condizione personale – eresia – e per illegittimità di elezione….), come si può pensare, anche per questa via, alla validità delle stesse’? Senza autorità, nessuna legittimità.
Qui non si tratta di indegnità personale ( non è questa che inficia l’azione sacramentale, chiaro), qui si tratta di inapacità sacramentale, come nei riti anglicani o protetstanti in generale.. E poi c’ è l’intenzione, quella di fare quello che intende fare la Chiesa, la CHIESA, dico, non ‘sto imbroglio di chiesa, che chiesa di Dio non è- anche qui, non per i peccati dei suoi figli, ma per l’apostasia da Dio…Ecclesia mundi, ecclesia diaboli…cui prodest?
Ma mi dica sinceramente, in questo troiaio cosa c’è di segreto? È lei pensa veramente che esseri di questo tipo possano celebrare validamente. ? O essere non dico buoni, ma passabili direttori spirituali ? Non penso di cadere nel donatismo se affermo che non ci credo. Una Messa protestantizzata officiata da un clero che come minimo non crede nella divinità di nostro Signore Gesù Cristo, e nell’ attualità dell’ incarnazione …! Se ci credesse veramente che maiali di questo tipo fanno Messe valide perché mai avrebbe cercato un prete come Dio comanda ? E visto che ci sono, di bravi preti , esorti chi vuol lasciare la Chiesa.a rivolgersi a chi ama il Signore, invece di dirgli di andare a Messa come si diceva di andare a votare… Con il naso turbato, che poi non funziona più nemmeno lì !
La transustanziazione ex opere operato è l’unico motivo per il quale vado ancora a Messa. Col cuore confuso e triste, per la verità.
No! Bisogna darsi alla macchia e prepararci a combattere il burattinaio e non i burattini imboscati nella Chiesa. I tempi della grande desolazione sono evidenti.
Coraggio come laico ti consiglio la Confederazione dei TRIARI per la lotta ad oltranza.
Direi dal 1958 che c’è. I Padri dissero che sarrebbe stato un falso papa e Roncalli fu il primo della serie antipapi. Diciamo che l’ultimo (in duetto ) è solo anticristo perché neanche si può fingere che sia ANTIpapa: nuova dottrina, nuovo vangelo, nuovo clero, liturgia spazzatura, sacramenti vuoti, conchiglia vuota.
Ottimo commento, cara Angela, non fa una grinza, riflette pienamente lo spirito e lo stile di questa contro-chiesa gnostica e massonica (immanentista, antropocentrica, lutetrana, comunista, ecumenista e ora anche spudoratamente dissoluta) che ci assilla e ci tormenta con i suoi inganni e le sue menzogne da 60 anni precisi. Complimenti !
Vabbè, dai, siamo alla battuta del montanaro che andava in giro con la sua vecchia panda sisley con mezzo di coltre bianca, guardava i poveracci che erano fermi a montare le catene, tirava giù il finestrino e con faccia da finto tonto diceva: “ma perché, c’è neve?!”.
Se non è l’anticristo tutto sto bailamme…
..bellissimo articolo, riassuntivo di una realtà ecclesiale che solo chi vuole essere cieco non può vedere (parafrasando il compianto Card. Caffarra). Grazie.
D’accordo di tutto e scandalizzata senza mai perdere la fede, una domanda tuttavia mi assilla da parecchio tempo:
cari amici, chi di voi che come me per svariati motivi non ha nessuna possibilità di partecipare alla S.Messa v.o., la domenica e le altre feste comandate cosa fa per soddisfare al precetto? Io sono costretta alla messa dove vanno tutti, ché non me la sento di restare a casa. Se non altro, almeno il momento della Consacrazione sarà valido; voglio crederlo e sperarlo, altrimenti sarebbero oltre cinquant’anni che non ricevo Gesù, tranne le rarissime volte che eccezionalmente e per grazia di Dio ho potuto andare alla messa di sempre. Non ditemi, per favore, che preferite pregare a casa, perché il pensiero di non essere in chiesa nei giorni di festa mi rattrista troppo, anzi, mi addolora. Lo riterrei un atto di presunzione. Se il Signore mi mette davanti a questa prova (perché penso che di prova si tratti), non è forse mio umile compito volgere al meglio e trasformare in sacrificio un atto che pure mi addolora?
Fa benissimo, non bene, cara signora!
Come sa, oltre all’interminabile strascico lefevriano (la “Messa Nuova” sarà valida? sarà nulla? sarà “meno valida”?), oggi ci troviamo la roboante polemica di don A. Minutella e di un gruppetto di suoi attachés: “la Messa in cui si nomina l’attuale Papa è non solo nulla, ma nociva!”.
In quest’ultimo caso siamo passati, ex abrupto e disastrosamente, da una predicazione ben fondata contro il Neo-arianesimo perseguito dall’attuale “Papa” a un’incredibile pretesa: quella di allontanare i fedeli dal 99,9% delle Sante Messe.
Mi limito a fare un esempio pratico: quest’oggi -ovviamente- il Celebrante (Novus Ordo) ha citato il nome del “Papa” durante il Canone. Messa ben celebrata, ben cantata, rettamente e succosamente predicata. Ringrazio il Signore di essere venuto ancora oggi fra noi, per offrirSi al Padre e darSi a noi in nutrimento!
Grazie, caro Raffaele!
interminabile strascico lefevriano : mi sembra un poco offensivo verso Monsignore ed il suo spirito combattivo a per la causa di NSGC e della Sua vera, unica Chiesa, quella preconcilare, caro amico Raffaele. Certo che gli attuali suoi successori non valgono un dito mignolo del Monsignore, ma tant’è, può darsi che dopo la caduta della Chiesa di Cristo, sostituita da una sua contraffazione massonica, ci sarà anche la caduta della FSSPX, ma il “piccolo resto” rimarrà, ad onta di ogni prevaricatore tiranno ed arrogante. Se potessi, non perderei una sola messa VO; quanto a don Minutella, ce ne vorrebbero migliaia come lui, per dare la spallata finale a questi impostori e usurpatori, che occupano tutte le sedi ma non hanno più un briciolo di fede e non sono certo clero cattolico, manco clero cristiano. Per stasera basta così. grazie.
Cara Tonietta, mi sembra di aver capito che siamo più o meno coetanei, quindi con la saggezza dell’eta non più giovanile ed il sano discernimento degli spiriti dono dello Spirito Santo, le dico come mi regolo io (che come lei non posso partecipare a messe VO): prego mentalmente in latino, rispondo al prete in latino (nessuno mi critica), al momento della preghiera dei fedeli, e dell’omelia, mi ritiro in me stesso e prego Gesù e Maria SS.ma, non partecipo a strette di mano, mi inginocchio alla consacrazione, ricevo la comunione in bocca, previa genuflessione, uso le formule della Tradizione, ove possibile (il pro multis, il “Signore non son degno che Tu entri nella mia casa, ma dì soltanto una parola e l’anima mia sarà guarita…” il Santus in latino, ecc.). Se proprio l’omelia è intollerabile, esco e rientro a omelia terminata.
Caro Catholicus, In linea di massima mi regolo anch’io come lei, specialmente nel ” Domine, non sum dignus… e per la genuflessione e la Comunione in bocca.
Ma il coraggio di uscire durante le prediche insopportabili ancora non ce l’ho. Durante la preghiera dei fedeli preferisco riflettere su altro.
Durante una predica anche sbottai dicendo a voce alta “non è vero!”. E poi me ne andai. Ne ho già sentite e viste talmente che l’usura ormai è tanta. In certi posti non vado, se il parroco riesce a scrivere che “l’Eucaristia era nei primi secoli considerata corpo mistico (?) e la Chiesa corpo reale (?) e poi si sono invertiti, ed ora è spirito (minuscolo), è possibile che consacri? Se la consacrazione episcopale ha usato un’anafora giudicata inesistente consacra vescovi? E cosa consacrano i don fatti da non vescovi? Temo proprio che spesso non ci sia consacrazione. Fino a qualche anno fa da Sacerdoti anziani c’era, ne sono certa. Ora non credo proprio che ci sia ancora in tantissimi posti, la chiesa dell’uomo montiniano è diventata satanica, ed una cum l’anticristo è accettabile? Penso sia peggio ciò che non andare e dirsi il Ss Rosario.Le messe degli scismatici lefevbriani sono meglio ma la radice è Lienart, satanista. Attendo anch’io luce dal Signore. Ora delle tenebre.
Ci sono chiese -o celebranti- che è meglio non frequentare. Non perché “non ci sia il Signore”, ma perché il Signore è trattato molto male.
Porto di nuovo un esempio pratico: io evitai per anni e anni le Messe del mio Parroco, perché faceva lunghe concioni su ciò che leggeva sui settimanali della borghesia illuministica -Cristo e il Vangelo quasi assenti.
Andavo alle Messe del viceparroco.
Per tutto il resto, torturare se stessi e gli altri sull’ “opportunità di andare in chiesa” è ingiustificato per dire poco. PRIMA stiamo vicini a Gesù e ci nutriamo di Lui (che grazia!!), POI ci dedichiamo alle sfumature.
Grazie a tutti; se ci saranno puntualizzazioni su Lefebvre o don Minutella non commenterò, proprio perché ritengo altamente negativo estenuarsi ed estenuare in tale modo.
Cara Tonietta, probabilmente il Signore le chiede questo sacrificio, ma abbiamo anche il dovere di preservare la nostra fede se non di nutrirla e rafforzarla.
Le consiglio, se mi permette, di frequentare la messa meglio celebrata che può trovare nella sua zona e poi, se ce la fa come orario, di ascoltare la messa VO trasmessa dal sito della FSSPX alle 10.30 tutte le domeniche.
Io, per parecchi anni, direi almeno una ventina, ho cercato di frequentare la meglio celebrata. Non sempre era possibile, non potendo io spostarmi e non conoscendo altro, e non le dico la sofferenza, talvolta anche la rabbia, che ne derivava. Poi ho cominciato pian piano a conoscere la tradizione e il VO. Ora non potrei più fare a meno della messa tradizionale; il viaggio e il tempo per raggiungerla non sono un peso, tutt’altro. Vista l’età e altro, non so per quanto potrò continuare, ma confido in Dio che saprà indicarmi come fare.
Non capisco Raffaele sullo strascico lefebvriano e Catholicus sulla caduta della FSSPX, ma non importa.
Ipotesi sullo strascico lefevbriano. Trovo indecente che Lefevbre abbia dichiarato che Paolo VI era un anticristo e poi celebrasse una cum l’anticristo. Questo è relativismo. La Bibbia dice “che c’è tra Dio e Belial ?” nulla. Sulla caduta della FSSPX: battuta ottima, direi che è solo il passo immediatamente successivo. Non a caso hanno avuto revoca scomuniche da Benedetto XVI e giurisdizione da Francesco uno unico. Pienamente accettate. Il mondo pseudotradizionalista è una delusione, non si vede maggiore santità ma maggiore perfezionismo farisaismo, con radice demoniaca nel card.Lienart, accetta i compromessi con gli anticristo del vaticano. Non esistono realtà alternative, siamo in apocalisse, circondati da ogni parte. Manco in non una cum sono convincenti col loro farisaismo da detentori assoluti di verità relative, con tesi assurde di mezzi papi e mezzi non papi, cadaveri cioè che ogni tanto deambulano tanto x chè siano non giudicabili o con eresie sul battesimo. Ipotesi studiate a tavolino per resistenti a morire in modo naturale nella vuota struttura…
Angela: “Trovo indecente che Lefebvre abbia dichiarato che Paolo VI
…………era un anticristo e poi celebrasse una cum l’anticristo”.
Concordo perfettamente con Lei, signora Angela. Nonostante penso di conoscere di già la risposta, desidero comunque porLe la domanda: cosa pensa Lei di un semplice fedele che – considerando il papa regnante un anticristo – attende Messa in una chiesa – e si confessa e prende la comunione – da un sacerdote che celebra una cum il papa regnante?
Non commette il fedele triplo sacrilegio? E comunque, non sono le tre azioni invalide? Grazie per la Sua cortese attenzione.
Secondo me qualcuno che ha la smodata passione per pizzi, merletti, stoffe, paramenti, strascichi, piviali, pastorali, mitrie, sottane, cotte, raso, manipoli, guanti, corporali, ori, zucchetti e altro (al momento non mi sovviene altro, ma se chiedete a questi non mancheranno di completare il mio mendace elenco) gira anche tra di voi.
Basterebbe spulciare qualche profilo Facebook.
😀
Mi perdoni Nemo, ma qui non ci capiamo. Qui non si tratta di avere una smodata passione per quelli che sono paramenti sacri in quanto benedetti. La questione è molto più semplice: siamo ultrastanchi ed arcistufi di vedere il sacro trattato in questo modo, oltretutto da chi dovrebbe invece averne cura. Per quanto mi riguarda, io ho una smodata passione per il mio cilindro, il mio monocolo, il mio bocchino, e soprattutto per la mia collezione di (micidiali) ombrelli. Non per quello che non dovrebbe mai e poi mai uscire dalle sacrestie per essere usato per simili blasfeme pagliacciate! Saluti da Gotham, the Penguin.
Di fronte a ciò che sta accadendo, come non ripensare al messaggio di La Salette (guarda caso occultato per tanti anni dai vertici della Chiesa) quando accusa i sacerdoti di essere diventati ‘cloache d’impurità’ ? Per non parlare di altre parti dello stesso messaggio… così coincidenti con la realtà odierna.
Claudia , proprio qualche giorno fa ho riletto il segreto di La Salette riportato integralmente da Saverio Gaeta nel suo libro I Misteri di Maria ed ho pensato la stessa cosa….sembra che i tempi siano proprio questi…..
Inviterei a rileggere l’articolo del dott. Gnocchi e a soffermarsi su alcuni punti chiave:è evidente che con il rito n.o.la falsa chiesa abbia trovato il suo terreno fertile per attuare i suoi progetti satanici,ma il pensare che sia sufficiente partecipare a funzioni religiose vetus ordo per essere immuni da quello che viene denunciato,è infantile!!
E’ proprio il senso della messa che è stato modificato all’interno della chiesa bergogliana:il valore viene attribuito esclusivamente alla parola e il resto della liturgia altro non è che una preparazione ad un convitto a cui tutti sono invitati:da qui l’idea che non sia più necessario lo stato di grazia per poter accendere alla comunione(che non è più considerata santa),il peccato non esiste più,la misericordia di Dio supera la nostra libera scelta,il sacrificio incruento di Cristo(UNICO VERO SIGNIFICATO DELLA MESSA) completamente gettato nell’indifferenziata,in quanto lo stesso Gesù viene declassato a profeta e non più Figlio di Dio; pregare in latino e offendere Don Minutella ci giustificherà agli occhi di DIO? Credo di no!
PS se la messa vetus ordo fosse il vero baluardo di difesa contro questa chiesa di satana, come mai è stata concessa tutta questa libertà di azione proprio da tale chiesa?e come mai il bergoglio si è dimostrato così disponibile con la comunità di San PIO X e così ostile con i francescani dell’ Immacolata?Tanto misericordioso con preti pedofili,sodomiti,blasfemi(che magari dicono messa con rito antico)e altrettanto giudice severo con immediata sospensione a divinis nei confronti di don Minutella,che ha denunciato pubblicamente i gravi errori dottrinali di Amoris Laetitia?Si può discutere sul metodo ma la sostanza è chiara:è necessario che santi(non immuni dal peccato ma innamorati di Cristo)sacerdoti del vetus o novus ordo escano da questa chiesa infernale per salvare quei cristiani che ancora vogliono restare cattolici:il resto, ivi incluse le mie parole, sono solo chiacchiere!!!
Le inclinazioni del Ravasi nella zona di Lecco sono note… da decenni…. sue e dei suoi compagni di merende al caviale.
Da quando poi e’ arrivato il sudamericano che non giudica i gay in vaticano, tra Santa Marta by Ricca, orge, droga party e lavacro di piedi alle musulmane in galera, sembra di stare a Sodoma.
Ma siccome questo eretico impostore e’ stato eletto in conclave, anche se dovesse fare lo spogliarello assieme a Luxuria sfilando al gay pride per le benpensanti
di parrocchia e i borghesucci volontari by caritas andrebbe comunque seguito senza fiatare.
Cara Dott. Frezza, purtroppo chi non vuole capire, non capisce.
Se può rassicurare, è da tener presente che le parole “Questo è il mio Corpo” e “Questo è il mio Sangue” recitate da un Sacerdote validamente ordinato, consacrano il Pane e il Vino transustanziandoli nel Corpo e Sangue di Cristo, su questo non vi può essere dubbio. Persino nelle messe nere dei satanisti vi sono Sacerdoti degeneri (ovvio) che, pur compiendo il massimo sacrilegio, essendo venduti al nemico ma validamente ordinati, consacrano le Sacre Specie perché gli astanti possano profanarle. Con questo, non nego certo la sciatteria vomitevole del novus ordo, che paragonato alla Messa di sempre è come una Trabant arrugginita di fronte a una Porsche in un autosalone.
Altra puerilità, sta nel ritenere che una Particola consacrata possa detenere una diversa percentuale, diciamo così, di validità, a seconda di chi la consacra. Il Corpo e il Sangue di Cristo, o sono o non sono, non è che l’Ostia di Padre Pio sia Gesù al 100% e quella di Padre Gargamella solo al 40…
Io credo fermamente che quando uno è sacerdote, se al momento della Consacrazione recita la formula in maniera esatta, fa sì che il Signore venga realmente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Da qui non si scappa, dovesse anche essere il peggior uomo del mondo. Il sacerdozio è un timbro impresso indelebilmente, come il battesimo che, hai voglia a dire “mi sbattezzo”, tanto non ti sbattezzerai mai.
Cosi è per il sacerdote, anche dovesse, per sua rovina, diventare satanista. Rimane però lo scandalo.
Ma l’incruento rinnovarsi del sacrificio di Gesù in tutte le sante mese celebrate sulla terra, è ovvio che dovrebbe essere celebrato non dico come faceva P.Pio nella sua reale sofferente partecipazione alla passione di Cristo, ma con il massimo della devozione e del rispetto.
Gesù stesso sia nostro conforto in questi tempi così tristi e sostegno dei suoi sacerdoti. E La Madonna Santissima preghi per questo nostro mondo in rovina.
Però se il celebrante ha solo il dubbio che quello sia il corpo vero di Cristo, la consacrazione è invalida. Lo può confermare qualsiasi sacerdote.
Quanti credono ancora fermamente nella transustanziazione?
Assolutamente falso. Il Sacramento si compie ex opere operato.
La fede soggettiva è SEMPRE fragile ; il Sacerdote è Ministro ordinato, non è “un credente molto credente”.
“Ordinato” significa che ha ricevuto un Sacramento che lo ha fatto “Sacerdote in eterno”; questa è una delle differenze evidenti fra Chiesa e mondo protestantico, che pullula di “pastori” a mezzo servizio.
Il Miracolo di Bolsena avvenne fra le mani di un Sacerdote boemo che non “poteva” credere che davvero il Signore venisse corporalmente fra le sue mani.
Caro amico Raffaele, lei ha tutte la ragioni quando dice di non starci continuamente a tormentare. Teniamoci la nostra fede a cui siamo attaccati da sempre, gioiamo e soffriamo quando ci tocca e offriamo tutto al Signore che vede e provvede; tutto il resto credo sia opera del demonio che vuole farci sempre più confondere nei nostri piccoli ragionamenti. Confidiamo nella Madonna e nel suo Figlio Gesù. E che il Signore abbia pietà di.tutti noi, nessuno escluso.
Assolutamente esatto.
Ricordo il miracolo Eucaristico di Lanciano. In risposta al dubbio della presenza reale
di Cristo nell’Ostia.
Qualora dovessero cambiare e rendere nulla la formula della Consacrazione , dovrà essere Gesù a darne una prova eclatante di invalidità.
Verissimo quanto dice, se c’è la materia valida, la forma valida e l’intenzione valida. Ma ci sono? E chi consacra è prete o no? Questo è il nostro dilemma. Uno che consacra con Bergoglio, o con un anticristo (come diceva Lefevbre), è a livello di messa nera se consacra validamente e non licet quindi. Se non è in grado di consacrare è nullo. E non licet quindi. Un satanista ha INTENZIONE di fare il fine bene della Chiesa? no. Quindi non agisce validamente, manca l’intenzione, è nullo. Se io non so in qualche modo sarò giustificato, sempre che sia impossibile per me conoscere, ma se so non posso categoricamente accettare messe nere o nulle. Questo è il dilemma. E in ultimo: quale frutto ha portato Lefevbre? Il mantenimento sull’alto seggio dell’usurpatore. Risaliamo al 1958 perché neanche giurisdizione hanno costoro, nessuno! PS nelle messe nere l’intenzione c’è e pure il resto perché si vuole spregiare…
@Angela
Non è proprio come dice lei https://www.amicidomenicani.it/se-un-sacerdote-che-ha-perso-la-fede-consacri-l-eucaristia-e-assolva-validamente/
Grazie a Dio.
Lei re vermiglio, mi mette un link che forse non ha letto o non ha capito, come non ha letto o non ha capito cosa ho scritto io. Per la fede è sufficiente, e sottolineo sufficiente, in situazione STRAORDINARIA, anche un non credente, di tipo particolare però, che voglia fare ciò che fa la Chiesa che è la Volontà di Cristo. E’ Dio che agisce e l’uomo fa solo da tramite, e ciò in tutti i Sacramenti. Che questo non sia dogma (bontà di chi scrive questa ammissione!) mi sta bene ma che sia prossimo..NO, non mi sta bene. Un non credente non sacerdote non consacra, non amministra, neppure credente non consacra, non amministra, solo nel matrimonio lo fa un laico ma che sia credente almeno uno dei 2 e perché qui i ministri sono 2 e sono gli sposi. Per l’ordine e la cresima NON basta neppure un prete ma ci vuole un Vescovo, validamente consacrato, cioè senza anafore di Ippolito inesistenti e per lo più riservate a persone già vescovi, x cui nulle. Scrive una cosa giusta , ci vuole che il ministro comunque “accetti di essere STRUMENTO DI DIO”. Il 1° e 2° quesito sono una sola…
continuo. E nessuno diviene Vescovo per cui tutti i don da lui ordinati NON sono don. Parla poi di pronunciare le parole canoniche, ora è stato modificata la formula di consacrazione eucaristica, anche se sostanzialmente c’è il tutti sostituito al molti, viene accettata anche altra materia, se ancora manca l’intenzione non c’è consacrazione. Nella Confessione poi l’atto di dolore mi pare faccia parte della forma e manco lo fanno dire. Inoltre sappiamo ormai che costoro non hanno l’Autorità-infallibilità e quindi non sono in grado, neanche volendo, di dare giurisdizione o variare le cose.
continuo. Un sacerdote che ha perso la fede consacra validamente se VUOLE fare (cioè INTENZIONE, uno dei 3 elementi necessari) ciò che fa la Chiesa e pure confessa validamente. Mi sta bene, anche se è da provare perché il miracolo di Bolsena riguarda un prete in dubbio, non ateo. Ma accettiamo l’Ecclesia supllet, anche per questo caso. MA “INTENDE fare ciò che fa la chiesa invertita di Bergoglio” (INTENZIONE) ? Allora quella non è valida Chiesa e non consacra quindi. INTENDE fare ciò che vuole la massoneria, non è la Volontà di Cristo. POI si tratta di valutare se è prete o non lo è, sia per i lefevbriani che per i modernisti. Lienart INTENDEVA fare ciò che fa la Chiesa (allora la Chiesa gerarchica ufficiale era valida)? NO, aveva giurato come massone 30 grado di distruggere la Chiesa, calpestando la tiara.Quindi o trattenne l’intenzione di consacrare o fu sacrilega quanto una messa nera. Illecita o nulla. L’anafora usata da Paolo VI dichiarata di Ippolito è inesistente come consacrazione episcopale oltre che neanche di Ippolito, quindi i don , se don, restano don…
Cara Angela, visto come argomenta, in modo canonico giuridico, le consiglierei di leggere questo interessante saggio : “Modernismo e progressismo nella Chiesa Cattolica (la verità sulla gravissima crisi in atto nella Chiesa) – Dott. Antonio Coroniti – Sociologo, già Segretario Consiglio Pastorale – Napoli, 9 ottobre 2013, Diocesi di Pozzuoli, San Dionigi vescovo e martire, Via Dei Mercanti, 16/ 87028 Praia A Mare”, saggio facente parte della mia ampia “Antologia del Modernismo nella Chiesa Cattolica” (origini, sviluppi, prospettive). Se mi scrive, all’indirizzo già fornitole, posso inviarglielo (assieme a molta altra documentazione). Grazie
La ringrazio Catholicus. Credo di aver capito già abbastanza bene sul bivio del 1958, anche per conferma verbale di clero. Non è male approfondire.
Penso che prima di parlare di un gigante della fede,come Mons. Le Lefebvre, bisognerebbe sciacquarsi la bocca mille volte.
Per quanto riguarda le provocazioni di Nemo ritengo,invece, che non valga nemmeno la pena di rispondere.
Per tutto il resto che dire, non c’è limite alla vergogna di questi pervertiti.
Antonio
Magari fosse il rito della messa il problema, i problemi sono ben altri, a mio modestissimo avviso.
Un capolavoro avvocato Frezza.
Grazie.
Grazie signora Tonietta.
E come lei sa, l’invettiva contro i preti indegni era all’ordine del giorno ai tempi di San Francesco. Se vogliamo, i due segni “forti” che Egli operava con Dio e non con il demonio -in tempi di ondate ereticali- furono:
1-che non malediceva i ricchi (ad esempio i propri genitori), ma sposava Madonna Povertò, di cui era innamorato; 2-che venerava i Sacerdoti, qualunque Sacerdote, senza interessarsi del loro grado di correttezza morale.
Questo (il fatto che l’Ordine sia un Sacramento) è uno dei “volti” della Cattolicità. Un altro è il fatto che il Matrimonio sia un Sacramento.
Stiamo parlando di stati di vita inaugurati da una grazia sacramentale: condizioni molto pratiche, in cui si entra “con la grazia apposita di Dio”.
Caro Raffele, sarei felice che lei mi dimostrasse che questa non è una conchiglia vuota, un travestitismo clericale di ruoli e funzioni sacramentali x cui invece non hanno + alcuna giurisdizione DIVINA ma solo umana, anzi da Bergoglio si potrebbe dire satanica, perché invertita in modo lampante. Una giurisdizione che non viene da Dio ma dal nemico di Dio che valore ha x lei? Facciamo come san Francesco dice lei? Ma la situazione di san Francesco NON ERA la NOSTRA. Ex opere operato mi va benissimo , son decenni che lo applico continuando a frequentare ma ormai ho capito che le catechesi parrocchiali corrispondono APPUNTO a una giurisdizione umana quando va bene, dal 2013 in massa è satanica. Le eccezioni si contano facilmente. Qui mancano i sacramenti, da Dio, che dal nemico ci sono. Legga i commenti miei sopra al re vermiglio, il primo, il terzo e poi il secondo. Mi convinca che Dio dà giurisdizione all’anticristo Bergoglio (in base a san Giovanni lo sono).Era scritto nel programma massonico che l’avrebbero erosa dall’interno lasciandola conchiglia…
Carissima, come ho scritto, estenuare e torturare se stessi e gli altri in queste valutazioni, fatte con angoscia perché dovrebbero dare la risposta se siamo ancora collegati a Dio o siamo maledetti, a un passo dall’Inferno, è assolutamente negativo. Intendo dire che è MALE, non solo è inopportuno.
Perciò non mi metterò a disquisire sui suoi commenti.
Invece dico -se può interessare- che l’attuale personaggio che figura come Papa è un abusivo, eletto abusivamente, perciò non è per nulla Papa. Siamo in Sede Vacante.
Dal Vertice, occupato, cercano di liquidarci (in senso proprio:”dissolverci”) come Chiesa. Noi non ci facciamo liquidare, semplicemente perché siamo A CASA NOSTRA e CASA DI DIO. La situazione è inaudita, mai sperimentata prima? Certamente! Motivo in più per viverla con calma e amore.
Gli occupanti creano una rete di occupanti locali, a tutti i livelli? Certamente! Che facciano: che agiscano contro di noi, ma SENZA di noi, senza la nostra cooperazione.
Tecnicamente possiamo parlare di “Falso profeta”; ma qualunque sia la definizione, lui senza di noi, noi…
senza di lui.
Caro Raffaele la ringrazio della sua risposta anche se lascia il tempo che trova. Penso che neppure lei abbia la soluzione, come non ce l’ho io. Personalmente ho provato i lefevbriani, l’imbc, i sedepiena del successore di Siri, sono tutti eretici anche loro. I primi e i secondi sono eretici gallicani, si differenziano in sostanza solo per il non una cum dei secondi. I terzi dichiarano che il Papa ha potuto essere eretico senza che per lui valga la scomunica. il fine giustifica i mezzi.
Poi vi sono i sedevacantisti agganciati all’imbc o a vaticano cattolico e di nuovo non ci siamo, i modernisti sono tutti sotto scomunica per aver accettato il modernismo . Le chiese sono quasi vuote a forza di aver sentito fesserie. Io penso che per presenziare si deve avere il coraggio di alzare la manina, anche durante la funzione, quando sbagliano. Sono quasi tutti omosessuali, insegnano un catechismo sbagliato, può essere giusto approvarli presenziando? A dire il vero sono in pace (dopo il trauma) ma cerco la verità. Penso sia essenziale predicare con la vita.Altro non so.
Basta usare il termine ECCLESIALE!!!!!! O si usa l’aggettivo ecclesiastico o il genitivo della chiesa
http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/ecclesiale/
ecclesiale:riguardante la chiesa
http://www.treccani.it/vocabolario/ecclesiastico/
La domanda resta sempre la setssa: come può in una pianta tossica scorrere una linfa benefica? Come può una chiesa nata intossicata per degenerazione dottrinale, trasmettere una corrente di santità, attraverso riti pur chiamati ‘sacramenti? Come può, detto in breve, una chiesa falsa avere una vera messa e veri sacramenti?
C’è un giovane sacerdote, a Roma, che veste in talare nera, estate/inverno. Un convertito, dacché, nei suoi primi anni faceva il ‘borghese’ fin quando cadde nella sua via di Damasco. Mi raccontò quel momento. “Mi trovavo, qualche tempo fa, di luglio, a Parigi, in un ristorante, tutto camicia e jeans. A un tavolo, di fronte a una diecina di metri, un anziano sacerdote, in talare classica, visibilmente accaldato. Poco dopo, gli si accostò un uomo, di età avanzata che, chiestogli permesso, si sedette cominciando a parlare. Il discorso andò avanti fin quando l’ospite, prese le sue mani e baciandole, proruppe in pianto, con l’anziano sacerdote che, con gesti di consolazione, lo congedò. Mi avvicinai a lui e, qualificatomi suo collega, gli chiesi perché mai, in piena calura estiva, se ne andasse con la talare. Mi rispose: “Vedi, amico mio, io non voglio che quando andrò su, Lui mi chieda – DOV’ERI QUANDO EBBI BISOGNO DI TE?”. Ecco la sua Damasco, raccontata brevemente. Da quel luglio parigino veste talare perché, nel caso di un’anima bisognosa di cura, le sia, fra tanti,…
Quanto all’efficacia ex opere operato, nella consacrazione eucaristica il bravo don Minutella, del cui “gruppetto di attachés” faccio parte, rifacendosi a san Tommaso distingue la “causa strumentale”, cioè il sacerdote, dalla “causa efficiente, o agente”, cioè lo Spirito Santo. Nella messa “una cum” un eretico apostata invalidamente eletto, lo Spirito Santo non ci può stare.
L’unità nell’inganno e nella menzogna porta male. Ne è illuminante esempio la parabola di quel vescovo che in tempi più felici organizzava in Vescovado un Convegno in difesa del Concilio di Trento, teneva catechesi televisive fondate sul Catechismo della Chiesa Cattolica, aderiva prontamente al Summorum Pontificum di Benedetto XVI, partecipava a un Convegno anti-gender prendendo la parola e stigmatizzando; e ora, dopo cinque anni e mezzo di èra Bergoglio, abbozza oggi abbozza domani acconsenti oggi acconsenti domani, a un suo parroco che vola alle Canarie e convola a nozze gay col parrocchiano, che vuole un “figlio” con l’utero in affitto, che augura a tutti noi di “provare un amore grande come quello suo per il marito”, e che poi torna in parrocchia deciso a continuare, si fa per dire, la cura d’anime; a ‘sto parroco insomma, ricordatogli dapprincipio, ma in sordina a mo’ di minimo sindacale, che il CCC non è propriamente allineato sulle di lui posizioni, corre poi ad abbracciarlo e lo benedice pubblicamente in chiesa con l’invito a “coltivare il suo sogno d’amore”.
“Va’ dove ti porta il cuore”, han coronato commossi i parrocchiani.
Niente niente che, tempo un anno o due, gli sentiremo dire che “i migranti sono un dono” e “chi sono io per giudicare”.
D.A. concordo che lo Spirito Santo con Belial non ci può stare, ma pur stimando don Minutella, sempre che sia don …per le innovazioni montiniane, il suo una cum un altro eretico, ancor più pericoloso in quanto più dissimulato, come Ratzinger che scrive della fede del dubbio, di Dio come ipotesi, ed altro … non va.
Né Ratzinger né Benedetto sono stati irreprensibili, ma la sola idea di un confronto con Bergoglio è per me impensabile.
Il maggiore ispiratore del Concilio Vaticano II, Karl Rahner, intratteneva una relazione con una donna pur sapendo che ella divideva le sue grazie con un altro teologo. Una vero e proprio menage a trois. Figuriamoci come poteva essere ispirato quel consultore conciliare!. le idee di quel teologo hanno intriso la dottrina della chiesa modernista e tutto è cominciato dopo il 1965. Dopo il CVII infatti si è aperto il vaso di Pandora con la libera uscita di satanasso che è ora in piena attività soprattutto in ambito ecclesiastico. Da simili maestri non poteva che derivare il vergognoso spettacolo di una chiesa attaccata dalla lebbra del peccato nei suoi pastori e ciò è necessario affinché siano svelati i pensieri di molti cuori in vista della purificazione che puntualmente verrà come da promessa a Fatima. La tempesta sta crescendo di intensità e per non essere sbalzati dalla nave scossa da ondate enormi di scandali non c’è che restare avvinti a Cristo e a Maria nella fedeltà alla Tradizione e ai pastori che pregano. Da come pregano li riconoscerete e non sono pochi.
Anche Rahner era gesuita, l’amata la divideva però con un frate superiore di convento, certo almeno questi pur se avvezzi al triangolo
di Renato Zero almeno non andavano a checche cocaina e travesta come adesso.
Prima arriva la tempesta e meglio è.