Dal 2017 ad oggi il dibattito sul tema delle vaccinazioni si è fatto sempre più caldo investendo l’ambito scientifico, politico e civile. Dopo l’introduzione con il decreto Lorenzin dei 10 vaccini obbligatori per i neonati, con annesse sanzioni (esclusione da scuola e multe), il tema ha cominciato a riempire le prime pagine delle testate nazionali e non ha mancato di entrare di prepotenza nella ultima campagna elettorale.
Con l’ascesa al Governo di Lega e 5 Stelle, i genitori scettici – chi più chi meno, chi per un motivo chi per un altro – speravano che il vento potesse cambiare, considerate le promesse fatte da ambedue i partiti per modificare, o comunque aggiustare, la legge 119/2017, permettendo così a tutti i bambini di entrare all’asilo nido o alla scuola materna (mentre nella scuola primaria, ai sensi del decreto Lorenzin, si può comunque accedere pagando una multa).
Alle aspettative, come spesso accade, non sono seguiti i fatti. Che il Movimento 5 Stelle fosse inaffidabile su questo tema (e non solo su questo) si sapeva: gli esponenti del partito più determinati contro l’obbligo vaccinale, Paola Taverna e Davide Barillari, sono stati prontamente messi a tacere. L’emendamento Taverna, che prevedeva il prolungamento dell’autocertificazione per un altro anno, è passato in Senato ma è stato boicottato alla Camera dagli stessi colleghi di partito della senatrice. Sul cosiddetto Milleproroghe si è verificato un inaspettato dietrofront a seguito delle audizioni dei medici e pediatri da parte delle commissioni affari costituzionali e bilancio, tenutesi a Montecitorio nella prima settimana di settembre.
Quindi: soluzione Taverna spazzata via nonostante l’approvazione al Senato, e una sorta di nuova proposta dei pentastellati che, a conti fatti, non è altro che l’attuazione totale della legge Lorenzin. Ovvero: vaccini subito, oppure fuori dall’asilo. Non solo: proposta di estendere 10 vaccini anche a tutto il personale docenti, dirigenti e ATA.
Le urla giubilanti di Pd e Fi, stando a quanto riportato da Repubblica (giornale dalla linea ipervaccinista) avrebbero però fatto infuriare il ministro Salvini il quale avrebbe chiesto al sottosegretario Giorgetti di rimediare alla pessima figura del governo, già dimentico delle promesse elettorali.
“Ma scusate – avrebbe dichiarato il leader del Carroccio – in campagna elettorale ho garantito urbi et orbi che, in caso di vittoria, nessun bambino sarebbe stato espulso dalle classi, tutti sarebbero entrati a scuola – impegno ribadito nel contratto di governo – e adesso noi facciamo l’esatto contrario e torniamo al decreto Lorenzin? Ma siamo impazziti?”
Il che dimostra la stoffa del politico onesto, coerente con una strategia politica capace, in ogni caso, di garantire voti. Non è in effetti la prima volta che Salvini interviene sul tema, anche a costo di essere l’unica voce fuori dal coro. Poco dopo la salita al Viminale, parlando ad una radio toscana, Salvini ribadì la sua volontà di far entrare tutti i bambini a scuola, ringraziando pubblicamente i ricercatori Gatti e Montanari – detestati aspramente dall’establishment del vaccinismo statale – per le ricerche fatte sui vaccini attraverso un precisissimo microscopio elettronico con cui hanno potuto constatatare l’inquinamento da nanoparticelle di tutti i vaccini analizzati: quelli che vengono somministrati ai nostri figli.
Resta da chiedersi se queste coerenti e oneste mosse politiche siano in grado di risolvere la situazione venutasi a creare nella popolazione e nelle stesse istituzioni scolastiche. Mai prima d’ora si era arrivati ad una simile lotta di classe fra bambini, alcuni di serie A (quelli vaccinati), altri di serie B (quelli non vaccinati) – questi ultimi bollati ed emarginati con il nuovo triangolo arancione (il colore che durante il dibattito politico ha rappresentato i movimenti di genitori a difesa la libertà di scelta).
Alcuni dei recenti fatti accaduti in tutta Italia possono aiutarci a delineare meglio il quadro generale.
Partendo da Padova, sede delle prime manifestazioni per la libertà di scelta, dove 19 bambini il 3 settembre sono stati lasciati fuori da scuola perché i genitori si sono presentati senza le autocertificazioni. Il titolone del Corriere del Veneto, che riportava le parole dei presidi, recitava così: “Sono i figli dei no vax”. Un’etichetta facile da appiccicare e impossibile da staccare.
A Imola, 58 bambini non in regola. L’Asl e le scuole ci hanno tenuto a farlo sapere.
Idem a Bologna: 90 bambini non in regola, e quindi fuori da scuola.
Si badi bene che sono numeri precisi. Precisissimi. Che vengono resi pubblici non certo per caso, ma perché servono a far passare un messaggio forte e chiaro volto a far comprendere che i loro sanno chi sono quei bambini, sanno dove stanno e, soprattutto, che sono quel numero. Un numero dello Stato.
Chi non asseconda i diktat dello Stato, dallo Stato viene punito e socialmente emarginato. Nel frattempo si mente sapendo di mentire. Come diceva il dottor Villani, membro della Pontificia Accademia per la Vita e ospite d’onore nel dibattito pseudo-scientifico del Meeting di Rimini, i vaccini non provocano nessuna reazione avversa di rilievo da anni. Peccato che, ad esempio, nel solo 2015 siano state registrate 7892 reazioni avverse, di diversa entità. Il negazionismo vaccinista insiste a sbandierare la sicurezza dei vaccini pur vigendo in Italia una legge (L.210/92) che indennizza i danneggiati da vaccino. Quali?
Villani, durante il Meeting, è riuscito persino a dire che non esistono vaccini contenenti linee cellulari di feti abortiti. Poco importa se nella scheda tecnica del vaccino MPR (PriorixTetra®) fornita dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) sia confermata la presenza della linea cellulare MRC-5. Si tratta di vaccino prodotto su colture di cellule umane ottenute da un feto sano abortito volontariamente.
Il negazionismo porta dritto dritto alla discriminazione, perché si cancellano a priori tutte le valide motivazioni per le quali i genitori di molti bambini non si sentono in coscienza di sottostare ad un vero e proprio TSO statal-ospedaliero, peraltro con implicazioni morali enormi come quella summenzionata. Il modo migliore per forzare anche l’ultima piccola fettina (si parla di uno scarso 5%) di persone non allineate alla volontà di creare una sorta di “vaccino universale” (guardacaso cavallo di battaglia della Massoneria), è quello di estrometterli dal consesso sociale. Volontà molto bene espressa da Roberto Novelli, deputato di Forza Italia, che in una nota ha manifestato il desiderio di “emarginare i no-vax dalla società e, se ne fanno parte, dalla politica”.
Detto fatto: le forze dei Nas sono state impiegate in questi giorni per effettuare blitz nelle Asl e nelle scuole materne a verificare la veridicità delle autocertificazioni cosicché, nel caso in cui qualcosa non quadrasse, i bambini sarebbero estromessi immediatamente da scuola e mai più fatti entrare fino ad effettuata e certificata vaccinazione. I controlli sono partiti da Torino e in questi giorni si sono susseguiti in tutta l’Emilia Romagna, regione col pugno di ferro che ha conquistato il podio per il numero di coperture vaccinali raggiunte.
Nella Provincia autonoma di Trento sono invece arrivate alle scuole lettere della Polizia che invitavano a non far entrare bambini non provvisti di autocertificazione a seguito della richiesta esplicita della stessa Provincia di mandare poliziotti nelle scuole.
Davanti a molte materne, in questi primi giorni di scuola, si sono potute infatti notare le uniformi.
A scuola sono ammessi tutti, anche i bambini affetti da HIV. Ovviamente coperti dalla privacy. Ma non i bambini perfettamente sani ma non vaccinati. Questi ultimi sono ridotti a numero da identificare, a categoria da estirpare con le buone o con le cattive. Poi arriveranno i genitori indottrinati dai salotti scientifici che raccomanderenno ai loro bambini di non giocare con i bambini non vaccinati, di non bere dal loro bicchiere e di non condividere un pezzo della merenda.
Un po’ come accadeva con i bambini ebrei, e in effetti sono già state proposte le classi differenziate. Ma a breve, probabilmente, il problema non sussisterà più.
Il marchio è ormai impresso nella mentalità comune ed è l’arma decisiva nella guerra civile fra i genitori e fra gli stessi bambini. E chi volesse tentare, obtorto collo, di iscrivere il proprio figlio in una scuola parentale, deve sapere che sono già pronti controlli mirati per quella che si profila essere la nuova caccia alle streghe. Quelle non vaccinate, s’intende.
Le prime leggi razziali venivano emanate il 3 settembre 1938.
Ottant’anni dopo, il 3 settembre 2018 – data d’inizio di asili e materne – decine e decine di bambini vengono esclusi perché non vaccinati.
20 commenti su “Pigiami a righe e triangoli arancioni per i bambini non vaccinati – di Cristiano Lugli”
Articolo interessante, ma l’autore non credo che sia un laureato in medicina, altrimenti scriverebbe ben altre cose. Ho due amici, dei quali uno defunto, che sono stati colpiti dalla poliomielite in tenera età Sarebbero state persone “normali” se ai loro tempi ci fossero stati i vaccini, ma i vaccini per i super intelligenti non servono anzi sono dannosi. Poi non mi pare che l’autocertificazione sia valida nel campo della sanità. Vorrei vedere il comportamento dell’ autore dell’ articolo se avesse un figlio/a o un nipotino/a immunodepresso. Cambierebbe idee o rimarrebbe fisso nelle sue elucubrazioni? Ho due nipotini che vivono in Francia, lì se non sei vaccinato non puoi andare a scuola, ma nemmeno a giocare a pallone o al catechismo in parrocchia. Non credo che le autorità francesi siano più stupide di quelle italiane.
Io conosco una donna che, vaccinata a dieci anni contro la rosolia, si è ammalata a vent’anni della stessa malattia durante un ricovero ospedaliero. Undici vaccini per un infante di pochi mesi sono un inutile rischio che decenni fa nessun pediatra serio si sarebbe assunto… ma questi sono i pediatri sessantottini…
Non sono più stupide, ma più massoniche. Perché invece non parla dei danneggiati (ad esempio con me che lo sono…) al posto di fare il troll?
Altra cosa: visto che fa il sapientoni saprà certamente che il vaccino mpr prevede, come riportato sul bugiardino, sei settimane di quarantena. Ovviamente nessuno si tiene a casa il bambino per sei settimane, alla faccia dei suoi immunodepressi. Non serve una laurea ma il buon senso e la logica, di cui fa parecchio difetto.
Per Ernie ed Edoardo scusatemi non pensavo che voi foste laureati in medicina e chirurgia, ma soprattutto specializzati in pediatria. Io mi fido invece delle persone che ne sanno più di me, cioè veri immunologhi e veri pediatri, non chi parla per sentito dire o perché fa chic o è di moda. Poi scusatemi cosa c’entra la massoneria francese con l’obbligo delle vaccinazioni, allora anche i parrochi francesi sono dei massoni visto che vogliono che i bambini del catechismo siano vaccinati. Un ultima cosa la salute non deve essere soggetta alla politica o meglio alla propaganda politica-
in diversi i paesi europei non c’è obbligo vaccinale , li i medici sono tutti incapaci? e poi sempre con sta storia dei medici che soli hanno il diritto di parlare come se non ci fossero medici contrari all’obbligo e come se le persone agissero solo per amore disinteressato quando in italia fu il ministro di lorenzo che rese obbligatorio il vaccino per l’ epatite b in cambio di una tangente
Il suo è un mondo che esiste solo nella sua testa, signor Franz, la realtà lei rifiuta di guardarla, come tutti gli idealisti massoni o di sx o della ex Chiesa Cattolica. Siete tutti eguali, vi costiuite una realtà che esiste solo nella vostra mente e volete imporla, con le buone o con le cattive. Ma per fortuna il popolo incomincia a svegliarsi, e d’ora in avanti non avrete più vita così facile come fino ad oggi. La vostra pacchia sta per finire !
Le vaccinazioni servono quando c’è un”pericolo”, e comunque non devono mai essere “obbligatorie”, salvo che non si sia in presenza di un’epidemìa. Nessuno dice che i vaccini non servono, ma io voglio essere lasciato libero di decidere se vaccinarmi o no.
Qualche anno fa c’era un grande pericolo aids. Qualche bambino nasceva “già malato” (nessuna sanzione per i genitori, ovviamente!). L’aids è contagiosa. Però… però non si poteva discriminare, e così non solo il bambino infetto “doveva” essere accolto, ma era vietato sapere se era o no infetto.
Oggi se mio figlio non è vaccinato (e non rappresenta un pericolo per nessuno) è marchiato come facevano i nazisti con gli ebrei.
Questa non è democrazìa: è dittatura!
Quello che mi chiedo e di cui nessuno parla è: se a scuola i bambini non vaccinati sono così pericolosi, perché la vaccinazione non è obbligatoria anche per professori e bidelli?
Inoltre, dato che negli ospedali ci sono certo più immunodepressi che a scuola, perché la vaccinazione non è obbligatoria anche per medici ed infermieri?
Ma ditemi un po’ e tanto per sapere: tutti i cosiddetti minori che accogliamo fra gli immigrati e gli immigrati stessi sono vaccinati? Quando questi si.presentano a scuola, nelle nostre scuole,gli si chiedono i certificati di vaccinazione?
In Austria, in Svizzera, in Germania, anzi a pensarci bene praticamente in tutta Europa non esiste alcun obbligo vaccinale. Eccezione? l’Italia grazie al viscido Renzi. E la Francia, guidata da uno psicopatico isterico ostaggio di una anziana pedofila. Ovvero due nazioni purtroppo succubi dell’alta finanza e delle lobby del farmaco. I romani di fronte ad azioni oscure e oblique ponevano una domanda: cui prodest? Gli americani, molto pragmaticamente, dichiarano senza imbarazzo: find the money: Segui i soldi, se vuoi capire! Tutto ciò a chi giova? Chi si arricchisce? Come giustamente riportato dal Corriere della Sera e da Repubblica, il business dei vaccini è cresciuto in maniera pazzesca, e sta arricchendo con cifre da capogiro le case farmaceutiche è tutto un indotto di collaboratori. Per questo condivido chi scriveva in un commento precedente che è ingiusto e profondamente disumano che la salute delle persone sia dettata da interessi politici e dalle logiche del business.
Da operatore sanitario, aggiungerò tre considerazioni. Primo, è vero quello che si chiedeva Andrea2 qui sopra: agli operatori della scuola e della sanità non viene chiesta la pletora di vaccini obbligatori, come se loro non facessero saltare la cosiddetta “immunità di gregge” (una sòla, per dirla alla romana). Secondo: confermo l’enorme giro d’affari per le aziende farmaceutiche, che in poco tempo hanno letteralmente moltiplicato gli introiti. Terzo, l’affaire vaccini è anche per così dire interno al Servizio Sanitario Nazionale: nelle varie aziende USL si sono creati uffici, unità operative ed intere infrastrutture (con i loro primari, le gerarchie dirigenziali e non, il lauto budget) chiamate a pianificare, coordinare e svolgere l’azione vaccinale. Tutto per il nostro bene, ovviamente. Follow the money, triste ma vero. E anche questo Governo evidentemente è troppo debole per opporvisi.
Il fatto che tutti i vaccini contengano cellule fetali abortite dovrebbe indurre noi cattolici a rifiutarli.
Curioso che in questa isteria vaccinista nessuno veda un problema ben più grave dovuto al riapparire a causa dei migranti di malattie che si credevano debellate come la TBC
In forme sempre piu resistenti ai farmaci.
Ovviamente per questi nessun obbligo sanitario
Esatto!
Le nostre strutture sanitarie sono in crisi soprattutto dove afferiscono stranieri: medicina d’emergenza-urgenza, reparti di malattie infettive e tropicali, ostetricia e ginecologia, ecc. In molte città, come nella mia, esistono ambulatori dedicati ai “migranti”, costosissimi e super-attrezzati, che insieme agli altri interventi sanitari (totalmente gratuiti, va ricordato: anche quelli di alto livello tecnologico) stanno facendo affondare il già traballante bilancio delle sanità regionali, in special modo al Nord. A questo si aggiunge il fenomeno – diffusissimo – del richiamo di parenti malati dall’Africa o dall’Est Europa, in modo che abbiano cure di qualità e gratuite a spese del contribuente italiano. Infine, quasi ogni giorno si registrano aggressioni a medici e personale sanitario da parte di stranieri con problemi mentali o semplicemente incivili, con conseguenze anche gravi e comunque psicologicamente onerose.
Dietro queste leggi e la finestra di Owen degli immunodepressi vi è l’affermazione del principio della signoria dello Stato sul corpo, che i figli non sono dei genitori ma dello Stato. Per far cedere i refrattari nulla di meglio dell’emarginazione sociale.
Il fatto stesso che si ricorra a palesi menzogne e si manipolino i dati, per tacere dell’impiego di cellule provenienti da feti abortiti, denota che dietro vi sono ben altri interessi e la Verità non risieda nel quartiere degli ipervaccinisti. I quali ignorano, per voluto silenzio e manipolazione dei media, che la commissione di inchiesta del Senato sul progetto Signum ha accertato e dichiarato la sussistenza del nesso causale tra i vaccini praticati ai militari, i medesimi imposti ai bambini, e le neoplasie sopraggiunte (che in una prima fase si attribuivano all’uranio impoverito).
La Verità è, quindi, dalla parte degli scettici e in generale di chi rifiuta di “conformarsi”…. Opporre ai vaccini un rifiuto in coscienza è quindi un atto di Giustizia, per la quale si viene ora perseguitati.
Chapeau, bravissimo Tony, non poteva essere più chiaro di così !
Franz Peter non so che età lei abbia, ma il vaccino antipolio è in circolo da tempo e gli ultimi casi di poliomielite sono stati causati dal vaccino. Non so se si ricorda quando davano il vaccino per bocca e i medici si raccomandavano di non venire a contatto con le feci del vaccinato, perchè potevano trrasmettere la malattia. Chissà che i suoi amici non siano stati contaggiati dal vaccino o da chi era da poco vaccinato. Comunque sia chi non vaccina non impedisce gli altri di vaccinarsi. Pertanto come può un non vaccinato essere un pericolo per chi invece si vaccina se i vaccini funzionano? Come mai non verificano che i vaccini funzionano su tutti i bambini con un semplice esame del sangue? Perchè è stupido pensare che tutti i bambini vaccinati che entrano negli asili siano realmente immunizzati,. Ci sono anche quelli che non rispondono, io vaccinata contro tubercolosi per ben due volte (perchè infermiera) non ho prodotto nemmeno un minuscolo anticorpo. Sa che i bambini vaccinati con MPR sono portatori sani per 6 settimane? Perchè entrano a scuola? Perchè non fanno la quarantena?
Il decreto Lorenzin prevede che i bambini che abbiano già contratto una data malattia non vengano sottoposti a vaccinazione in quanto già immuni.
Domande:
– I vaccinandi vengono sottoposti a previa analisi per accertare la presenza di anticorpi contro una o tutte le malattie contro le quali stanno per essere vaccinati??
– Se un genitore provvedesse sua sponte ad accertare la presenza di anticorpi nel bambino, e scoprisse che è già immunizzato contro 1 o 2 delle 10 malattie contro le quali va vaccinato, come fare visto che il vaccino è DECAVALENTE e non si tratta di vaccini singoli per ciascuna malattia??
– Il mondo scientifico ufficiale parla mai dei danni conseguenti alle vaccinazioni (encefaliti, ….)? Si dirà che sono casi di minoranza in confronto al grande beneficio ecc. Ma chi parla di statistiche e percentuali di bambini reali già colpiti nella salute?
– Con la Francia siamo (noi capofila) gli unici 2 stati con obbligo così massiccio, mentre in molti stati UE neppure esiste obbligo: questi sono i più fessi e noi i più intelligenti, o cosa??