Gianfry Ravasi, principe della Chiesa, è persona eminentissima, di cultura ampia, di vedute vaste, di letture infinite, di conoscenze raffinate, di doti innumerevoli. Biblista di fama, autore, commentatore, telepredicatore, ha trascorsi martiniani che poco ci entusiasmano. Tuttavia lui sa e noi, che siamo meno di zero e nessuno, gli riconosciamo autorità.
Non è quindi al Cardinale che ci rivolgiamo, lui conosce bene di che andiamo cianciando, ma per esempio a quei lettori fedeli del quotidiano comunista Il Manifesto (tra i quali alcuni signori ex chierici vaganti, serenamente dimessi dallo stato clericale, ai quali il neurologo ha diagnosticato la Sindrome della Smemorina) che rischierebbero di non capire. Potrebbero mal interpretare, cioè, ritenendo che il Vangelo di Matteo reciti soltanto (come felicemente e tempestivamente cinguettato dal porporato, tramite il profilo sociale Twitter, in armonia con l’ennesima burrasca migratoria) «ero straniero e non mi avete accolto».
Il testo evangelico, in realtà, dice tante altre cose; tante che si potrebbe tirarlo per la giacchetta, per la tonachella, per la lettera e la parolina greca o latina o italiana comunque e dovunque, a piacimento, a convenienza. È per questo che s’insegna a leggerlo e interpretarlo globalmente, completamente, organicamente, nel tutto intero, nella cornice delle Scritture, della Tradizione, del Magistero. Altrimenti ciascuno estrapola quello che piace, quello che vuole, quello che serve alla politichetta quotidiana. Si trova nella Bibbia, è stato più volte osservato, addirittura l’affermazione «Dio non esiste». Dichiarazione suprema di ateismo, ottimo puntello per l’UAAR, se si abbandona il riferimento al pensiero di uno stupido.
Dunque in Matteo, proprio nel Matteo ravasianamente twittato, si legge anche «beati coloro che hanno un’anima da poveri». Quindi lo capisce anche un mentecatto che l’obiettivo è lo spirito, non la scarsezza di mezzi e denari. Si legge anche: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti… chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli». Si legge anche di cavarsi gli occhi e tagliarsi le mani, se sono occasione di scandalo. Si legge anche: «Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore».
Si legge anche: «Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello». Più oltre: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci». Poi l’invito a guardarsi dai «falsi profeti». E: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada». E, per concludere: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi».
La lezione sarebbe questa: mai lasciarsi impressionare (o condizionare) da un’unica citazione.
22 commenti su “Tra Matteo e il cardinale c’è di mezzo il mare – di Léon Bertoletti”
Ma il cardinale Ravasi ha ancora l’ardire di parlare, dopo essersi reso protagonista in primis del mercimonio pietoso di sacri paramenti liturgici inviati a New York City per una parata blasfema e oscena ??? (tralasciando i comunque pesanti precedenti).
Spero pertanto che, leggendo sue future parole (salvo ravvedimento PUBBLICO), tutti quanti si domandino:
“RAVASI CHIII ???”
Di male …..in peggio…..ecco le ultimissime notizie………..
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/vaticano-gesuita-pro-lgbt-allincontro-mondiale-sulle-1539957.html
Il Card.Ravasi fa come il Papa: vuole piacere al “mondo”. Ma non era stato Gesù a dire: “Guai a voi quando sarete apprezzati e amati dal 2mondo”?
Più che una “chiesa che vuole piacere al mondo” sembra una chiesa molto esibizionista. Una chiesa che deve sempre intervenire su tutto e tutti. Che fa tutto ciò che va di moda in questi anni, dalla globalizzazione delle ideologie alla globalizzazione in generale. Più che una chiesa sembra quasi un partito politico stile partito democratico: buonismo spinto e ideologie di moda. La chiesa che si deve integrare forzatamente e innaturalmente a cose che non le appartengono. La chiesa dovrebbe parlare poco e trattare solo temi inerenti la religione direttamente o indirettamente che siano. Se si sentono certe liturgie domenicali accompagnate da schitarrate e tamburelli traspare un l’esibizionismo molto esplicito.
Si, va bene, ma rimane che Gesù dice chiaramente (Mt, 25, 45): “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. Anche le altri citazioni, che amo molto, specie quella relativa alla “spada”, sono senz’altro da meditare. Anzi ci sarebbe anche quest’altra (Mt, 10, 21-22): “Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome” e altre non proprio in linea con certa retorica familistica… Tuttavia, mi sembra che proprio esaminando “globalmente”, “cattolicamente” Scritture e Magistero risulti inoppugnabilmente che Cristo ci invita, anzi ci comanda di amare Dio e il prossimo, in quanto il secondo è, per così dire, “icona” del Primo. Dunque, cardinal Ravasi a parte, non credo che la Tradizione debba schierarsi dalla parte di chi voltare le spalle ai disperati che cercano salvezza nella migrazione. Certo, la speranza che va offerta deve essere non solo economica, ma anche spirituale, poiché la…
Certo bisogna accogliere ma non bisogna farsi invadere. Perché nei Vangeli c’è scritto di dare ospitalità e non accoglienza. L’amore è al prossimo e prossimità significa vicinanza, per cui il primo prossimo per noi italiani è l’italiano, per una famiglia, i componenti della famiglia e non è che si debba togliere il pane dei figli dandolo a chi viene ospitato.
Io invece mi stupisco di come alcuni si professano cattolici e sono favorevoli alle invasioni di finti disperati. E usano anche il Vangelo a sproposito, vero Giorgio?
Chiesa in libera uscita 1 e 2 . 1 Lettera per l’inizio del Ramadan in Lombardia e a Milano, 2 Lettera per la fine del Ramadan. Chissà cosa diranno in Paradiso San Marco d’Aviano, di San Giovanni Bosco ( che scrisse sulla falsa religione maomettana), e San Pio V che formò una Lega di principi cristiani per fermare con una flotta i Turchi a Lepanto.
http://www.chiesadimilano.it/news/attualita/ramadan-occasione-di-incontro-e-dialogo-218907.html
http://milano.repubblica.it/cronaca/2018/06/12/news/milano_mario_delpini_ramadan-198841897/
Il Vangelo di S. Matteo si chiude con la tassativa prescrizione di Gesù di predicare la sua dottrina di salvezza e di battezzare; e qui soprattutto casca l’asino (o il malizioso) che omette un dovere essenziale della vera Chiesa! Altrove poi Cristo dice che chi non si converte sarà condannato. E i condannati eretici e infedeli costituiscono una “peste” per le anime: si tratta di un’altra sentenza divina. P.e. gli erranti farisei erano coloro che, ciechi e guide di ciechi, menavano i credenti nella fossa. Perciò non ci sono scuse per Ravasi come per Bergoglio.
citazione per il signor Ravasi: Gv, 12,6 .
Carminati e il mondo di mezzo ? Piccoli dilettanti, in confronto alle Caritates.
Catechismo Chiesa Cattolica.
2241 Le nazioni più ricche sono tenute ad accogliere, nella misura del possibile, lo straniero alla ricerca della sicurezza e delle risorse necessarie alla vita, che non gli è possibile trovare nel proprio paese di origine. I pubblici poteri avranno cura che venga rispettato il diritto naturale, che pone l’ospite sotto la protezione di coloro che lo accolgono.
Le autorità politiche, in vista del bene comune, di cui sono responsabili, possono subordinare l’esercizio del diritto di immigrazione a diverse condizioni giuridiche, in particolare al rispetto dei doveri dei migranti nei confronti del paese che li accoglie. L’immigrato è tenuto a rispettare con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del paese che lo ospita, ad obbedire alle sue leggi, a contribuire ai suoi oneri.
Maomettani Fuori.
Estrapolare una frase dal Vangelo e strumentalizzarla per motivazioni politiche è una piccineria che non si addice a un assiduo frequentatore di salotti e red carpets come Ravasi.
Il Vangelo contiene anche il seguente passo: “Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento [di Cristo], non ricevetelo in casa. (2 Gv 1,20)”.
Bisogna contestualizzare e interpretare le scritture senza utilizzarle per slogan politici.
Ravasi predica in maniera fascinosa e fascinante ma i contenuti che elargisce sono quelli approvati dai cattocomunisti radical chic.
Presso la chiesa dei domenicani dei Santi Bartolomeo e Stefano di Bergamo (che già aveva organizzato una grande festa in chiesa per celebrare il “porcus Saxoniae”,eretico e dannato, Lutero) mons. Ravasi ha recentemente tenuto uno dei suoi eventi chic organizzato da cattocomunisti in ghingheri con le mani impastate nell’immigrazione. I discorsi di Ravasi, rumorosamente applauditi dalla massa giacobina presente, battevano e ribattevano sulla costruzione di ponti incondizionatamente elogiando gratuitamente e forzatamente anche…
Voltaire.
Come mai in un sito CATTOLICO,CRISTIANO, come Riscossa cristiana, interviene in una discussione sul Vangelo di Matteo; qualcuno che si trova dalla parte di Satana? citando o credendo di farlo parole di Gesù? Gesù ha detto: La Verità vi farà liberi (Gv.), NON : “accettate la tratta degli schiavi, supportate nel mio nome tutti i politici e uomini di neochiesa CORROTTI”. Le persone hanno il diritto di vivere nella propria patria e NON di espatriare. Perchè qualcuno si preoccupa tanto di potenziali nemici, lontani da Dio, e non dei fratelli che muoiono di fame nella nostra Patria?Il mio prossimo è soprattutto quello in difficoltà che vedo con i miei occhi e non furbi stranieri che pensano di vivere alle nostre spalle.Il costo di un biglietto aereo dall’Africa costa 100 euro o poco più, perchè ne spendono 10000 fingendo di essere derelitti? Prima di dare giudizi “su coloro che NON accolgono”, “leggetevi BENE” , il Vangelo di Gesù, e cercate anche di capirlo o fatevelo spiegare da un BUON SACERDOTE.Non dal Cardinale G.RAVASI. Buona Lettura!.
Concordo pienamente, purtroppo il pressappochismo prevale e questi fenomeni non vengono analizzati nel loro complesso. Purtroppo la gran parte dei sacerdoti diocesani è a favore della sostituzione dei popoli e del cattolicesimo consapevolmente o inconsapevolmente. Sono poche le voci fuori dal coro, la gran parte dei vescovi si comporta in questo modo per fare carriera, i nuovi vescovi e cardinali sono solo quelli progressisti, i seminari sfornano dei bravi ragazzi ma protestanti e molli. Le parrocchie e gli oratori di Bergamo per esempio espongono bandiere arcobaleno, i parroci arcobaleno che fanno le riunioni volute dalla Diocesi di Bergamo prima delle elezioni per orientare il voto al PD e favorire l’immigrazione clandestina, l’aborto e l’eutanasia vengono premiati, gli zelanti che si vestono da prete e si limitano a fare il prete invece vengono emarginati.
Dalla parte di chi??? Scherza, vero? Parlando seriamente, senza dubbio non è necessariamente una forma d’amore l’accoglienza indiscriminata che alimenta sempre nuove migrazioni e nuove tragedie, mentre lo sarebbe aiutare le persone a rimanere nelle loro patrie; ancora di più lo sarebbe proporre loro Cristo (certo non Satana!). In ogni modo un “cattolico cristiano” non considera suo prossimo solo il proprio familiare. Gesù direbbe probabilmente: “Che merito ne avete, se amate i vostri fratelli? Anche i pagani lo fanno. Amate piuttosto i vostri nemici, coloro che vi perseguitano o… coloro che vi invadono!”. Il punto vero è che un amore sano del “nemico” non consiste nell’arrenderglisi (come forse auspica Ravasi). Così non aiuto che si droga vendendogli la cocaina che mi chiede. Si può dover essere anche duri con coloro che amiamo. Non accogliere indiscriminatamente può essere un messaggio d’amore, un invito a riflettere prima di mettersi in mare. Però, il messaggio è credibile se davvero si opera per il bene di coloro che restano nelle loro patrie. Altrimenti niente…
Chiacchieri pure il cardinalone e vomiti pure tutta la sua sapienza. È pur sempre quello dello sciagurato girotondo del pacha mama.
Di seguito il link dove il sacerdote della Religione Universale (promossa da Onu e massoneria) Gianfranco Ravasi partecipa al culto del rituale della terra Pachamama.
https://www.youtube.com/watch?v=qCtMAH0KTmU
Profonda riflessione di Stefano Fontana pubblicata dalla Nuoca Bussola Quotidiana:
http://www.bastabugie.it/mobile/articoli.php?id=5223
* … Nuova…
Al cardinal Ravasi che predica ‘accoglienza’:
http://www.arcsanmichele.com/index.php/vita-della-chiesa/129-vaticano/10951-la-cei-chiede-informazioni-alle-diocesi-sui-migranti-accolti-il-commento-di-pezzo-grosso
L’articolo di Tosatti contiene anche un’ampia relazione-ricerca – in tre parti – della giornalista FRANCESCA TOTOLO da cui ci si rende conto di come i SANTI e i PROFANI abbiamo stretto intima alleanza per MUNGERE AL MEGLIO – NON STOP – LA MUCCA ITALIA.
Ravasi è stato sempre e solamente un “giocoliere delle parole”. Punto.