Calendario tradizionale. Venerdì 16 febbraio – Per il Martirologio, clicca qui
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Gentili amici,
è importante mantenerci fedeli nel nostro impegno per la preghiera di riparazione, perché gli oltraggi al Sacro Cuore di Gesù sono quotidiani e condotti a ogni livello. Altrettanto insistente e continua deve essere la nostra preghiera di riparazione. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà. Possiamo rileggere, cliccando qui, le modalità della preghiera di riparazione. È prezioso anche l’ausilio del libretto con gli Atti di devozione al Sacro Cuore e le Litanie del Sacro Cuore (clicca qui).
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Per la nostra formazione, iniziamo la lettura del “Giovane provveduto”, di San Giovanni Bosco. Il testo potrà anche essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.
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NOTIZIE E AVVISI
– I sacerdoti della Fraternità San Pio X celebrano la Santa Messa in rito antico in diverse città. Per l’elenco completo delle Cappelle in Italia e orari delle celebrazioni, clicca qui.
–Tutte le domeniche e i giorni festivi a Savona, alle 17.30 si recita il S. Rosario e alle 18.00 si celebra la S. Messa in rito antico. Nelle solennità il S. Rosario viene sostituito, alle 17.15 dal canto dei Vespri.
– Tutte le domeniche e i giorni festivi a Bologna si celebra la S. Messa in rito antico alle ore 18.00 nella chiesa di Santa Maria della Pietà in via San Vitale.
– Ogni primo giovedì del mese a Bologna si celebra la S. Messa in rito antico alle ore 21.00 nella parrocchia di San Giuseppe Cottolengo in via Marzabotto.
– Tutte le domeniche e i giorni festivi a Verona si celebra la S. Messa in rito antico alle ore 11.00 nella Rettoria Santa Toscana, in piazza XVI Ottobre n. 27.
– Tutti i sabati e nei giorni delle solennità a Brescia si celebra la S. Messa in rito antico alle ore 18.00 nella chiesa di San Zeno al Foro (piazza Carducci). Alle 17.30, recita del S. Rosario, esposizione del Santissimo Sacramento e benedizione eucaristica.
– Ogni domenica e festa di precetto a Pavia si celebra la S. Messa in rito antico, alle ore 9.30 nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, in via Luigi Porta (centro storico).
– Nella diocesi di Prato si celebra regolarmente la S. Messa in rito antico in latino, in seguito al Motu Proprio “Summorum Pontificum” del 2007 nelle seguenti chiese: la chiesa dello Spirito Santo a Prato (piazza del Collegio), ogni domenica e festa di precetto ore 17.00; la chiesa di Santa Cristina a Pimonte, ogni domenica ore 10.00; la chiesa di San Martino a Paperino a Prato la prima domenica del mese ore 16.00 e ogni giovedì ore 7.30; la chiesa del Sacro Cuore a Prato (Via Benincasa), tutti i primi venerdì del mese ore 21.00; la Badia di Vaiano, da febbraio a giugno, un sabato al mese. Per il calendario dettagliato clicca qui.
– Ogni domenica e festa di precetto a Firenze, alle ore 11.00 e alle ore 19.00, nella chiesa dei Santi Michele e Gaetano, viene celebrata la Santa Messa in rito antico. Al sabato le celebrazioni sono alle ore 7.30 e 11.00 e nei giorni feriali alle ore 7.30 e 18.30.
– Ogni domenica e festa di precetto a Belluno, alle ore 8.30, nella chiesa di San Pietro (parrocchia del Duomo), viene celebrata la Santa Messa in rito antico.
– In Alto Adige/Sud Tirolo viene celebrata la Santa Messa in rito antico: ogni prima Domenica al mese a Silandro in via Ospedale alle ore 18, ogni terza Domenica al mese a Bolzano in via Weggenstein alle ore 18, ogni quarta Domenica al mese a Bressanone nella chiesa Mariahilf/Zinggen alle ore 18, ogni 8 del mese nella chiesa parrocchiale a Cengles alle ore 17.
– Ogni domenica e festa di precetto a Bergamo, alle ore 9.00 e ogni venerdì alle ore 20,30, nella chiesa della Madonna della Neve, viene celebrata la Santa Messa in rito antico. Al termine della S. Messa del primo venerdì del mese, Adorazione Eucaristica e recita delle Litanie del Sacro Cuore di Gesù. Per essere aggiornati sulle celebrazioni in rito antico, cliccare su https://www.facebook.com/madonnadellanevebergamo/
– Ogni domenica e festa di precetto a San Lorenzo, frazione di Pizzoli (AQ), alle ore 18.00, presso l’Abbazia di Sant’Equizio, viene celebrata la Santa Messa in rito antico.
– Ogni domenica e festa di precetto a Milano, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, in largo Cairoli, viene celebrata alle 10.00 la Santa Messa in Rito ambrosiano antico. Per informazioni:http://messatradizionalemilano.blogspot.it/ .
– Ogni domenica e festa di precetto, a Monza, viene celebrata la Santa Messa in rito antico alle 18.45, nella chiesa delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, via Italia 37. Per informazioni, cliccare “La Messa di sempre – Monza” .
– Ogni domenica e festa di precetto a Legnano, nella chiesa della Madonnina, in via Sempione angolo via Ronchi, viene celebrata alle 17.30 la Santa Messa in Rito ambrosiano antico. Per informazioni: http://www.ambrosianeum.net/ .
– Ogni primo venerdì del mese, al Priorato Madonna di Loreto, a Rimini-Spadarolo, alle ore 21, Adorazione Eucaristica notturna per riparare le offese e gli oltraggi al Sacro Cuore di Gesù.
– a Firenze, nell’Oratorio di S. Francesco Poverino, Santa Messa domenicale in rito antico alle ore 10 e tutti i venerdì, alle ore 18.30, Preghiera di Riparazione (S. Rosario, Litanie del Sacro Cuore, Atto di riparazione ed altre preci anche per impetrare l’aiuto divino alla Chiesa martire della ferocia islamica). Per informazioni: Dante Pastorelli, dante.pastorelli@virgilio.it, tel. 055.600804.
– Ogni venerdì un gruppo di fedeli si ritrova per la preghiera a Cremona. Per informazioni: Mauro Faverzani – mauro.faverzani@gmail.com
– Ogni primo venerdì del mese viene celebrata la Santa Messa in rito antico alle 19.30 a Modena nella parrocchia dello Spirito Santo in via Fratelli Rosselli. Vi partecipano alcuni aderenti alla Lega di riparazione secondo le intenzioni proposte dalla nostra iniziativa. Ricordiamo che nella medesima chiesa viene celebrata ogni domenica alle 17 la S. Messa (dal 2007) e, a richiesta, anche gli altri sacramenti.
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– Se altri sacerdoti fossero disposti a fare lo stesso nella zona in cui operano, ce lo facciano sapere e provvederemo a darne comunicazione.
– Ricordiamo che è possibile anche il semplice incontro tra laici che preghino secondo le intenzioni della Lega come già indicato. Anche in questo caso, sarebbe utile segnalarcelo in modo da poterne dare comunicazione. Rimane il fatto che lo strumento più efficace per la diffusione è il passaparola, che sarebbe meglio chiamare apostolato.
– Nei limiti delle nostre forze, siamo a disposizione per incontrare gli amici che intendono impegnarsi in questa impresa. Per questo, si faccia riferimento all’indirizzo di posta elettronica della Lega di riparazione, legariparazione@email.it , e troveremo il modo e il tempo per farlo.
Sia lodato Gesù Cristo
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LETTURA DI FORMAZIONE
San Giovanni Bosco
IL GIOVANE PROVVEDUTO PER LA PRATICA DE’ SUOI DOVERI NEGLI ESERCIZI DI CRISTIANA PIETÀ
per scaricare il testo in formato pdf, clicca qui
ALLA GIOVENTÙ
Due sono gl’inganni principali, con cui il demonio suole allontanare i giovani dalla virtù. Il primo è far loro venire in mente che il servire al Signore consista in una vita malinconica e lontana da ogni divertimento e piacere. Non è così, cari giovani. Io voglio insegnarvi un modo di vita cristiana, che vi possa nel tempo stesso rendere allegri e contenti, e additarvi quali siano i veri divertimenti e i veri piaceri, talché voi possiate dire col santo profeta Davide: Serviamo al Signore in santa allegria: Servite Domino in laetitia. Tale appunto è lo scopo di questo libretto: insegnare a servire il Signore e a stare allegri. {5 [133]}
L’altro inganno è la speranza di una lunga vita, di convertirvi poi nella vecchiaia od in punto di morte. Badate bene, miei figliuoli, che molti furono in simile guisa ingannati. Chi ci assicura di venir vecchi? Uopo sarebbe patteggiare colla morte che ci aspetti fino a quel tempo; ma vita e morte sono nelle mani del Signore, il quale può disporne come a Lui piace.
Che se Iddio vi concedesse lunga vita, udite il grande avviso che Egli vi dà: Quella strada, che l’uomo comincia in gioventù, si continua nella vecchiaia fino alla morte: Adolescens juxta viam suam, etiam cum senuerit, non recedet ab ea. E vuol dire: se noi cominciamo una buona vita ora che siamo giovani, buoni saremo negli anni avanzati, buona sarà la nostra morte e principio di un’eterna felicità. Al contrario se i vizi prenderanno possesso di noi in gioventù, per lo più continueranno in ogni età nostra fino alla morte, caparra troppo funesta di una infelicissima eternità. Acciocché questa disgrazia a voi non accada {6 [134]} vi presento un metodo di vivere breve e facile, ma sufficiente perché possiate diventare la consolazione dei vostri parenti, l’onore della, patria, buoni cittadini in terra, per essere poi un giorno fortunati abitatori del Cielo.
Questa operetta è divisa in tre parti. Nella prima voi troverete le cose principali che dovete operare e quanto dovete fuggire per vivere da buoni cristiani. Nella seconda si raccolgono parecchie pratiche divote, come soglionsi usare nelle parochie e nelle case di educazione. Nell’ultima si contiene l’Uffizio della B. V., i Vespri dell’ anno e l’Uffizio dei Morti. In fine troverete, un dialogo intorno ai fondamenti della nostra santa Cattolica Religione, secondo i bisogni del tempo, coll’aggiunta di una scelta di canzoncine sacre.
Miei cari, io vi amo di tutto cuore, e basta che siate giovani, perché io vi ami assai. Nel vostro cuore voi conservate il tesoro della virtù, il quale possedendo, avete tutto; perdendolo, voi divenite i più infelici e sventurati del mondo. {7 [135]}
Il Signore sia sempre con voi, e faccia che praticando questi pochi suggerimenti possiate accrescere la gloria di Dio e giungere a salvare l’anima, fine supremo per cui fummo creati.
Il Cielo vi conceda lunghi anni di vita felice, e il santo timor di Dio sia ognora quella grande ricchezza, che vi colmi di celesti favori nel tempo e nell’eternità. {8 [136]}
PARTE PRIMA. Cose necessarie ad un giovane per diventar virtuoso
Articolo I. Conoscenza di Dio.
Alzate gli occhi, o figliuoli miei, ed osservate quanto esiste nel cielo e nella terra. Il sole, la luna, le stelle, l’aria, l’acqua, il fuoco sono tutte cose che un tempo non esistevano. Né mai alcuna cosa poté dare l’esistenza a se medesima. Egli è Dio che colla sua onnipotenza le trasse dal niente creandole, motivo per cui si nomina Creatore.
Questo Dio, che sempre fu e sempre sarà, dopo aver create le cose che nel cielo e nella terra si contengono, diede esistenza all’uomo, il quale di tutte le creature visibili è la più nobile e perfetta. Onde i nostri occhi, i piedi, la bocca, la lingua, le orecchie, le mani sono tutti doni del Signore.
L’uomo è distinto da tutti gli altri animali, specialmente perché è fornito di un’anima, la quale pensa, ragiona, vuole e conosce ciò che è bene e ciò che è male. Quest’anima essendo un puro spirito non può morire col corpo; ma quando questo {9 [137]} sarà portato al sepolcro, quella andrà a cominciare un’altra vita che non finirà più. Se fece bene, sarà sempre beata con Dio in Paradiso, dove godrà tutti i beni in eterno; se operò male, verrà punita con un terribile castigo nell’Inferno, dove patirà per sempre il fuoco ed ogni sorta di pene.
Badate per altro, o miei figliuoli, che voi siete tutti creati pel Paradiso, e Iddio qual padre amoroso prova grande dispiacere, quando è costretto a condannare qualcheduno all’Inferno. Oh! quanto mai il Signore vi ama e desidera che voi facciate buone opere, per potervi rendere partecipi di quella grande felicità, che a tutti tiene preparata in eterno in Cielo.
Articolo II. I giovanetti sono grandemente amati da Dio.
Persuasi, cari giovani, che noi siamo tutti creati pel Paradiso, dobbiamo indirizzare ogni nostra azione a questo gran fine. A questo deve muoverci il premio che Dio ci propone, il castigo che ci minaccia; ma assai più deve spingerci ad amarlo e servirlo il grande amore che ci porta. Imperciocchè quantunque Egli ami tutti gli uomini, come opera delle sue mani, tuttavia porta una particolare affezione ai giovanetti, a segno che Egli trova la sua delizia nel dimorare con essi: Deliciae meae esse cum filiis hominum. Dio vi ama perché siete ancora in tempo a fare molte opere buone; vi ama perché siete in una età semplice, umile, innocente, ed in generale non ancora divenuta preda infelice del nemico infernale. {10 [138]}
Simili prove di speciale benevolenza vi diede pure il nostro divin Salvatore. Egli assicura che considera come fatti a se stesso tutti i benefizi fatti a’ fanciulli. Minaccia terribilmente coloro, che con parole o con fatti vi danno scandalo. Eccole parole sue: « Se qualcheduno scandalizzerà uno di questi parvoli che credono in me, per lui meglio sarebbe che gli fosse legata una macina al collo e fosse gettato nel profondo del mare. » Gradiva che i fanciulli lo seguissero, li chiamava a sé, li abbracciava e dava loro la sua santa benedizione. Lasciate, Egli diceva, lasciate che i fanciulli vengano a me: Sinite parvulos venire ad me, facendo così ad evidenza conoscere come voi, o giovani, siete la delizia del suo cuore.
Posto che il Signore tanto vi ami nell’età in cui vi trovate, quale non dev’essere il vostro fermo, proposito per corrispondergli, facendo tutte quelle cose, che gli possono piacere, ed evitando quelle che lo potrebbero disgustare?
Articolo III. La salvezza di un Cristiano dipende ordinariamente dal tempo della gioventù.
Due sono i luoghi, che nell’ altra vita stanno a noi preparati: l’Inferno, dove si patisce ogni male: il Paradiso, ove si godono tutti i beni. Ma il Signore vi fa sapere, che se voi comincerete ad esser buoni in gioventù, tali sarete nel resto della vita, la quale sarà coronata con una felicità di gloria. Al contrario la mala vita cominciata in gioventù troppo facilmente si continuerà fino alla morte, e vi condurrà inevitabilmente all’Inferno. {11 [139]}
Perciò, se voi vedete uomini avanzati negli anni, dati al vizio dell’ubriachezza, del giuoco, della bestemmia, per lo più potete dire che questi vizi cominciarono in gioventù: Adolescens juxta viam suam, etiam cum senicerit, non recedet ab ea. Ah! figliuolo, dice Iddio, ricordati del tuo Creatore nel tempo di tua gioventù. Altrove dichiara fortunato quell’uomo, che fin dalla sua adolescenza avrà portato il giogo dei comandamenti: Bonum est viro, cum portaverit jugum ab adolescentia sua. Questa verità, fu conosciuta dai Santi, specialmente da santa Rosa di Lima e da s. Luigi Gonzaga, i quali avendo cominciato fin dall’età più tenera a servire fervorosamente il Signore, fatti adulti non trovavano più gusto se non per le cose che riguardavano Dio; e così divennero grandi santi. Lo stesso diciamo del figliuolo di Tobia, il quale in ogni cosa fu sempre ubbidiente e sommesso a’ suoi genitori. Essi morirono ed egli continuò a vivere virtuosamente fino alla morte.
Ma taluni diranno: Se cominciamo al presente a servire il Signore diventiamo malinconici. Vi rispondo che ciò non è vero. Sarà malinconico colui che serve il demonio, poichè comunque si sforzi per mostrarsi contento avrà sempre il cuore che piange, dicendogli: Tu sei infelice, perché nemico del tuo Dio. Chi più affabile e più gioviale di san Luigi Gonzaga? Chi più lepido e più allegro di s. Filippo Neri e di s. Vincenzo de’ Paoli? Nondimeno la loro vita fu una continua pratica di ogni virtù.
Coraggio adunque, miei cari, datevi per tempo al servizio del nostro buon Dio, e voi avrete sempre il cuore allegro è contento, e conoscerete per prova quanto sia cosa dolce e soave servire al Signore. {12 [140]}
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(1 – continua)