di Luca Romani
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Fare di Matera, capitale europea della cultura per il 2019, una città in cui ogni tendenza sessuale è benvoluta ed assolutamente “normale”. Questo in sintesi l’obiettivo del progetto “MateraFriendly“, presentato con tutti gli onori venerdì 16 giugno 2017 presso la Sala Mandela del comune della Basilicata noto come la “Città dei Sassi”.
MateraFriendly, ideato e promosso dall’ Associazione LGBT+ RiSvolta, è un’iniziativa trasversale che coinvolge tutti i principali attori istituzionali del territorio. Il progetto può infatti contare su un patrocinio allargato, composto dall’Ufficio della Consigliera di parità della Regione Basilicata, dal Comune di Matera e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e con l’appoggio del CNA, Confesercenti e Confcommercio e CAM.
Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Sergio Palomba, erano presenti tutti i principali promotori dell’iniziativa: Camilla Montemurro responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune di Matera, Rita Orlando in rappresentanza della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Vanessa Vizziello Presidente dell’ Associazione RiSvolta, Marianna Dimona Presidente del CAM di Matera, Leonardo Montemurro Presidente provinciale CNA, Francesco Lisurici Presidente provinciale Confesercenti e l’artista Michele Volpicella, autore del logo del progetto.
COSTRUIRE UN AMPIO CIRCUITO LGBT+
MateraFriendly si propone dunque di costruire un vero e proprio circuito LGBT+ che metta insieme attività commerciali e culturali, strutture turistico-ricettive, tutte accomunate dal politically correct impegno, volto ad abbattere qualsiasi forma di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere e ad includere e accogliere le persone, le coppie LGBT e le famiglie omogenitoriali residenti e in vacanza nella città materana.
Vanessa Vizziello, presidente dell’Associazione RiSvolta, nel suo intervento di presentazione ha chiaramente sottolineato come, al di là degli obiettivi, il progetto sia figlio del mutato contesto culturale italiano attorno al tema della omosessualità, conseguente all’adozione nel nostro ordinamento del ddl Cirinnà:
“La finalità del progetto è quella di contribuire a creare a Matera e in provincia una comunità in cui ciascun individuo, indipendentemente dal sesso, dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere e da altre condizioni personali, possa vivere serenamente e in armonia con gli altri, senza subire alcun tipo di discriminazione da parte di persone o istituzioni. Il Progetto nasce, infatti, per dare riconoscimento e serenità alle persone LGBT della comunità materana e per permettere ai i turisti omosessuali e transessuali, che scelgono la nostra terra come meta delle loro vacanze, di orientare le proprie scelte verso strutture sicuramente accoglienti.
La necessità di creare un circuito friendly visibile in città e nei paesi della provincia nasce anche dal cambiamento culturale introdotto dall’approvazione della legge Cirinnà per il riconoscimento delle unioni civili. Questo passo storico per l’Italia ha portato da un lato alla necessità di riconoscere culturalmente l’esistenza di nuove forme di famiglia e dall’altro alla necessità, in tutta la filiera commerciale, dell’adeguamento delle proprie offerte e dell’ampliamento delle proprie vedute. Pertanto è nata in RiSvolta la necessità di sensibilizzare anche le attività commerciali materane e della provincia, di qualsiasi settore, sul tema dell’accoglienza delle persone LGBT che, ormai in numero sempre più elevato, sono presenti sul nostro territorio, in qualità di residenti e di turisti”.
Oltre la Vizziello hanno preso la parola anche gli altri rappresentati istituzionali, precisando, ognuno le rispettive linee d’intervento.
Tra questi, Leo Montemurro e Francesco Lisurici, presenti anche come delegati della Camera di Commercio, hanno dato la loro disponibilità ad attivare “percorsi e attività che possano favorire lo sviluppo di questo progetto come corsi di formazione per titolari e dipendenti delle attività e l’attivazione di uno sportello informativo presso la sede del CNA di Matera“.
Marianna Dimona ha espresso invece l’importanza di “sensibilizzare l’intera comunità e concorrere alla formazione culturale di tutto l’indotto alberghiero“.
NEUTRALITA’ ?
Il progetto MateraFriendly mostra ancora una volta le ricadute reali e tangibili delle politiche di “normalizzazione” dell’omosessualità adottate nel nostro paese. L’introduzione delle unioni civili, lungi dall’essere un mera e semplice riconoscimento o allargamento di “diritti” all’interno del nostro ordinamento giuridico, costituisce nei fatti l’avvio di un profondo, e per le sue conseguenze, devastante, mutamento antropologico nella nostra società. Matera, capitale europea della cultura per il 2019, rispecchierà così in maniera ossequiosa e fedele il decadente e depravato gay lifestyle promosso dal prepotente diktat etico di Bruxelles.
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2 commenti su “MateraFriendly: Matera capitale europea 2019 della cultura…LGBT+ – di Luca Romani”
Chissà perché la fanno questa manifestazione dal momento che la Basilicata in quanto a ” modernità” è molto , molto, molto arretrata come Regione……..Forse la fanno per fare ” attecchire” la ” modernità” laddove questa ” modernità” non ne vuole sapere di prendere piede e….pure qualcos’altro……..Leggetevi infatti questo articolo del grande Rino Cammilleri…http://www.rinocammilleri.com/2017/06/unionicivili/ Buffoni…cialtroni…..mentecatti……
Questi incantatori di serpenti che invitano a scegliere Matera e le sue strutture ricettive particolarmente accoglienti in materia di frociume e devianze associate, devono dire come finora sono state trattate queste persone quando si sono presentate per alloggiare o mangiare da qualche parte, se sono state frustate, malmenate, esposte al pubblico ludibrio, o che altro. Si sta davvero sostenendo a tutti i costi l’ideologia oltre che della perversione, anche del ridicolo.
Proprio in quel di Matera, combinazione, in un ristorantino facemmo spazio nel nostro tavolo ad una coppia di maschi che inquadrammo subito come “fidanzati”. Beh, cosa successe? Niente di niente. Mangiarono, bevvero, a un certo punto si tennero per la manina e finì lì. Bisognava forse pagargli il dolce o il gelato per dimostrare la perfetta accoglienza?
Povero mondo. Siamo al delirio e mi dispiace per Matera ( che effettivamente merita per la sua unicità), se crede di svilupparsi e progredire così. Tornerà dentro i sassi.