Sabato 13 il vescovo guiderà la processione in onore della Madonna di Fatima; il giorno successivo lo stesso vescovo manderà il suo vicario a partecipare alla “veglia antiomofobia” nella parrocchia di Regina Pacis. Un giornale locale, forse involontariamente, ha fatto un’analisi perfetta in poche parole…
Redazione
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Ne parlava due giorni fa il nostro Cristiano Lugli: il parroco dell’Unità Pastorale 5 di Reggio Emilia, don Paolo Cugini, organizza per domenica 14 una “veglia di preghiera” per le solite “vittime” di omofobia, transfobia, eccetera.
La cosa non è piaciuta a tutti: ci informano che le linee telefoniche e mail della Curia reggiana sono state sottoposte a duro lavoro per le proteste di molti fedeli che evidentemente hanno ancora le nozioni elementari di Dottrina cattolica e si ricordano ancora che esiste il peccato, e in particolare quello mortale, ancor più grave se si tratta di uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.
Hanno telefonato e scritto in molti alla Curia e questa come ha risposto? Mandando un vicario del vescovo a partecipare alla “veglia”.
Più chiaro di così, si muore. Poi, non stiamo a fare i pignoli: ma come, il vescovo il giorno prima celebra la Madonna di Fatima e il giorno dopo manda un suo rappresentante a celebrare gli invertiti? Queste sono le delizie della neochiesa: c’è spazio per tutti e per tutto, tanto non si crede più in nulla. L’unico precetto universale è il “volemose bene”, che tra l’altro è anche assai comodo, togliendo la fatica di ammonire, insegnare, predicare, eccetera.
Comunque, per conoscere tutto lo sviluppo della farsa tragica reggiana vi consigliamo di leggere – cliccando qui – l’articolo pubblicato su Radio Spada, col titolo Commemorazione sacrilega – attraverso un gay pride – per la prima unione civile italiana …e la diocesi manda vicario a veglia antiomofobia.
Da parte nostra notiamo solo una cosa: sulla Gazzetta di Reggio è uscito un articolo (che riproduciamo qui sotto) nel quale, forse involontariamente, è stata fatta la fotografia perfetta di questo manicomio. Abbiamo evidenziato un passaggio, proprio all’inizio dell’articolo, in cui si dice: “… la Chiesa bergogliana della Misericordia”. Appunto: la “chiesa” bergogliana. Roba sua. Se la tenga. Continuiamo a restare cattolici, è l’unico modo per salvarsi. Se altri vogliono divertirsi con queste tragiche farse, tanto peggio per loro, ma teniamocene lontani e avvisiamo gli amici di fare altrettanto.
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12 commenti su “L’epilogo della farsa tragica di Reggio Emilia”
Oggi una bella processione, domani una riunione sacrilega, dopodomani qualche predica misericordiosa, quanto basta per confondere la testa della povera gente e non fargli capire più niente (c’è uscita anche la rima).
Meglio di così…
….come il loro papa, ora a Fatima a mani giunte e collo torto davanti alla Madonna, a fare santi i due veggenti più piccoli (con Lucia ci va più piano), quello stesso e medesimo figuro che ci avevva ammoniti: “non date retta ai veggenti”, pareggiati coi lettori dei tarocchi, i ‘tarotisti’ (?!?) .
Un colpo qua e un colpo là, per prendere un applauso da ambe le parti, furbescamente CIONDOLANTI, perché ognun dica di averli visti pendere dalla loro parte.
“Non affrontiamo il tema del peccato “.
E perché mai, il peccato , questo sconosciuto .
abbiamo altre cose piu importanti a cui pensar.
A che nessuno si senta escluso.
Sólo il figlio di Dio. Che quello si sia emarginato messo all’angolo e dimenticato.
Restiamo saldi nella Fede.
(È un piacere
bbruno tornare a leggere un tuo commento).
Io ho ricevuto questa lettera e alla quale ho prontamente risposto “Cara Lia,
prima di sottoporre a S.E. La tua lettera mi servirebbe un tuo recapito
telefonico e indirizzo.
Un caro saluto
…………
Forse pensano che siamo fantasmi creati dalla fantasia di “alcuni contestatori tradizionalisti” No siamo tutti cattolici che hanno scritto quello che pensano e credono veramente
È accaduta la medesima cosa a me, dopo l’invio di una mail di protesta al Vescovo di Reggio Emilia, e io pure ho prontamente risposto fornendo i miei dati. Dopo di che, silenzio assordante…
Ho amici omosessuali che vivono tranquillamente la loro diversità.Ma chi odia gli omosessuali?Noi cristiani no !,in Arabia Saudita si! gli tagliano la testa.Ma nessuno manifesta contro questo paese.Questo odio viene montato a sommo studio per muovere il sentimento lacrimoso senza andare ad analizzare veramente la condizione di questi poveri ragazzi che vanno aiutati e non illusi.
Due uomini non fanno società come due donne . La societas nasce con l’unione di un uomo ed una donna il bambino che nasce è il proseguo della vita e della comunità.
“…. in Arabia Saudita si! gli tagliano la testa….”
In compenso il biancovestito ad alta quota tornando da Fatima (l’ossigeno scarseggia…) ha avuto la sfrontatezza di farsi portavoce di una richiesta di uno scienziato ateo che gli ha espressamente detto “Io sono ateo! Le chiedo un favore: dica ai cristiani che amino di più i musulmani”… dichiarandolo pure un messaggio di pace.
Ho inviato la mia mail alla segreteria del Vescovo Camisasca, non perché credo che possa servire a qualcosa, visto l’andazzo odierno, ma perché lo sento come un dovere.
Poi con tutta fiducia mi affido al Padre celeste e da alcuni giorni faccio mie le invocazioni del salmo 93:
“Fino a quando gli empi, Signore, fino a quando gli empi trionferanno?
Sparleranno, diranno insolenze, si vanteranno tutti i malfattori?
Calpestano il tuo popolo, opprimono la tua eredità, Signore.”
Mi affido a Lui, che sa come e quando intervenire, ma al tempo stesso Gli chiedo di affrettarsi. Lui è il Padre buono e ascolta le nostre richieste, veglia sui Suoi figli, non permettendo che alcuno si perda; al momento opportuno verrà e nel frattempo ci donerà forza.
Si organizzi, allora, una veglia contro le violenze perpetrate dai sodomiti, dai pederasti e dai diversamente sessuati! Le vittime in questo caso sono vere e ben più numerose
È chiaro come la luce del sole che la Chiesa cattolica è occupata e governata da una gerarchia sovversiva. Occorre, però, ribadire che il disastro non è cominciato e non coincide con Bergoglio, il quale è certamente l’espressione parossistica del male progressista, ma non si può ignorare che la propagazione ed il radicamento dell’eresia modernista e del liquame progressista è avvenuto sotto ben 4 pontificati (escludo dal conto Giovanni Paolo I, il quale non ha potuto incidere in alcun modo nel governo della Chiesa). Non mi risulta che i 4 pontefici che hanno preceduto Bergoglio si siano distinti per la lotta contro il modernismo ed il progressismo, i quali – sotto quei pontificati – si sono imposti nella Chiesa e nel cosiddetto mondo cattolico sino a caratterizzarne la storia degli ultimi cinquant’anni.
A proposito di peccato contro natura. Il Dottore della Chiesa , nonché Santo, Patrono dei Confessori ed Esorcista ,San Alfonso Maria de Liguori scrive nel suo meraviglioso Apparecchio alla Morte che tutti quelli che stanno all’Inferno, ci stanno TUTTI per il PECCATO della LUSSURIA ( in tutte le sue forme è ovvio). Con questo peccato ( in tutte le sue forme quindi compresa la SODOMIA) da solo o con altri peccati, ma MAI SENZA LA LUSSURIA.
Più confusione di così non si può…
Questo il mio pensiero:
1. Riguardo omosessualità e gender theory, Papa Francesco si è espresso con chiarezza. Ovviamente i suoi discorsi vanno letti o ascoltati INTERAMENTE;
2. La “”politica”” applicata da don Cugini è quella tipica dei ‘democratici’, natur di sinistra, politicamente corretti e socialmente discriminanti, nonchè intolleranti nei confronti di chi – tout court – non la pensa come loro;
3. Il termine””omofobo “” fa parte della cosiddetta neolingua: parola inventata, vuota di significato, etimologicamente non parafrasabile;
4. Don Paolo Cugini ha preso un’altra cantonata. Evidentemente la sua foga stile Che Guevara, lo porta spesso alla deriva rispetto la sua missione sacerdotale;
5. Personalmente auspico che la presenza del vicario durante l imcontro al Regina Pacis, sia legato ad un mero controllo al fine di riferire oggettivamente fatti e discorsi al Vescovo;
6. Il Vescovo sarà tenuto ad un commento. Sarebbe gravissimo se si esonerasse da questo oppure benedicesse l iniziativa;
7. Propongo un Rosario…