Aprile, il mese crudele – di Alfonso Indelicato

di Alfonso Indelicato  (*)

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“Aprile è il più crudele dei mesi” scriveva Eliot nel suo capolavoro “La terra desolata”. Era inconsapevole profeta di questo nostro aprile, che pure è crudele per motivi diversi da quelli ai quali egli alludeva.

Pochi giorni fa il sindaco milanese Sala, interrogato circa una prossima kermesse all’insegna dell’uso della cannabis, indossa un’aria pensosa e accarezzandosi il mento dichiara: “cercherò di capire”. Poi gli sovviene che il partito dei cannaioli ha votato in blocco per lui e si affretta ad aggiungere: “anch’io una volta ho fumato una canna”. Chissà se basterà a convincerli che non è più di destra.

E’ alle viste un matrimonio importante: Chiesa e Movimento Cinquestelle si fanno reciprocamente gli occhi dolci. Resta da capire se sia vero amore o mero interesse. Dicono i maligni che la prima si aspetti dal secondo, in caso di prossima vittoria elettorale, il mantenimento dell’esenzione dall’IMU sui beni ecclesiastici, mentre il secondo attenda dalla prima il sostegno al reddito di cittadinanza. I temi etici resterebbero parafernali, ma del resto anche il Papa ha dichiarato di non comprendere cosa siano i “valori non negoziabili”. Vogliamo essere più cattolici del Papa?

Comunque sia, Grillo sembra effettivamente entrato in un  mood cattolico, tanto che ieri ha pensato bene di officiare una sorta di Messa offrendo ai suoi adepti dei grilli liofilizzati e pronunciando le parole della Consacrazione. Può essere che  Mons. Galantino abbia considerato la cosa come un esempio di liturgia innovativa, senza adombrarsene troppo. Se ne sono però adombrati diversi piddini, dichiarandosi feriti dalla pantomima “come cattolici”. Devono essere diventati praticanti molto di recente, perché quando hanno approvato le unioni civili e, alla Camera, la legge del fine vita, non lo erano ancora.

Tornando al sindaco Sala, ha subito pressioni dall’ANPI perché il prossimo 25 aprile proibisse le consuete  cerimonie in onore dei caduti della RSI. Non sapendo che pesci prendere ha cercato di barcamenarsi, dichiarando che “non si può impedire a nessuno di entrare al cimitero”. Ora che il prefetto, scavalcandolo e trattando direttamente con l’ANPI, ha proibito la manifestazione, si proclama soddisfatto e ripassa “Bella Ciao” preparandosi a cantare in piazza. Pensare che Letizia Moratti, quando era sindaco, portava un saluto ai sepolti nel Campo X ogni 25 aprile. E che il futuro commissario dell’Expo, allora della Moratti fedele collaboratore, non se ne era mai lagnato.

A proposito, l’ANPI  ha invitato al corteo per il 25 aprile una delegazione di palestinesi, provocando così la defezione dei reduci della Brigata Ebraica e del PD. Ha parlato, quest’ultimo, di “manifestazione divisiva”.  In effetti cosa c’entrino i seguaci dell’OLP con quei lontani eventi non è dato sapere, ma del resto, se non altro per ragioni anagrafiche, oramai non c’entra più neanche l’ANPI.

E’ vero: aprile è crudele per gli spuri connubi, per le sgangherate parodie blasfeme, per le verità storiche note e taciute,  e soprattutto per i morti dalla parte sbagliata che non si possono ricordare.

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(*)  Consigliere comunale di Fratelli d’Italia  – Alleanza Nazionale  eletto a Saronno

5 commenti su “Aprile, il mese crudele – di Alfonso Indelicato”

  1. Un paese diviso per inedia ormai. Divisi perché una parte l’ha fatta da padrone per settanta anni. Dovevamo metterci al passo dei tempi. L’ Italietta. Quand’era imperiale, non andava bene. Faceva ridere. Poi rimpicciolì d’un tratto. Non conosceva come va il mondo. Internazionalismo. Cosmopolitismo. Tutti fuor di casa, niente più preghiere. Anche queste da ridere. Il mondo invece uhm. Bisognava conoscere il mondo. Quello che tiene la posizione orizzontale. Era questo il mondo che bisognava conoscere. Che fortificava. Naturalmente con un po’ di sballo. Era una guerra ed i giovani non lo sapevano. Li stavano cuocendo a fuoco lento. Alcuni ragazzi della media ed alta borghesia caddero vittime di questa guerra fratricida. Furono vittorie proletarie. Ma caddero anche tantissimi figli di nessuno, illusi che quella fosse la strada per diventar qualcuno. Occorreva che la gioventù fosse addormentata, per tenere il potere in mano e passarlo di padre in figlio. Gli sberleffi a quei ragazzi che alla propaganda non credettero mai.Sesso, droga,viaggi illusori e tanta comprensione corruttrice.

  2. Non si tratta solo di aprile, caro Indelicato. Ogni mese ha la sua crudeltà in questo terribile mondo in cui viviamo, ché quando l’uomo si fa dio tutto il male è possibile, pure che si osi continuare a dirci cattolici quando per convenienza ci si è venduti l’anima.

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