di Francesca de Villasmundo
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pubblicato sul sito francese Media Presse Info
L’8 marzo scorso, per la giornata mondiale della donna, si è svolto in Vaticano un avvenimento molto speciale. La fondazione Fidel Götz e il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (oh, sì, esiste!) hanno organizzato nel cuore del Vaticano, nella Casina Pio IV, sede della Pontificia Accademia delle Scienze, la terza edizione di «Voices of Faith» (Voci della Fede), il cui scopo dichiarato è di «Rendere visibili le donne invisibili».
10 donne hanno testimoniato il loro impegno verso le loro consorelle nel mondo. Verso le donne schiave, il traffico di cui sono vittime, quelle senza domicilio, quelle senza educazione, quelle che non sono libere del loro corpo…
Centrato sul problema delle «rifugiate» di tutti i paesi, questo colloquio, come ha spiegato l’organizzatrice Chantal Götz, aveva anche l’obiettivo «di incoraggiare e di ispirare la prossima integrazione e la partecipazione delle donne cattoliche, con i loro pensieri, idee e metodi, nelle istituzioni cattoliche».
Più globalmente, questa conferenza si è data la missione suprema di «cambiare il mondo» e di promuovere la pace, per mezzo, con e per le donne, di ogni genere, perfino con le streghe che promuovono la cultura della morte…
Fra le intervenute si trovava una celebre suora americana: Simone Campbell, attivista del gruppo “Nuns on the bus” – le Suore sull’autobus -, direttrice esecutiva della lobby «cattolica» Network e membro delle Suore del Servizio Sociale; organismo che fa pressione negli Stati Uniti in favore di politiche e di leggi federali che favoriscano «i diritti delle minoranze, dei poveri, delle persone emarginate o vittime dell’ingiustizia».
Per diritti delle minoranze, intendono tutte le minoranze anche quelle arcobaleno…
La Campbell, che si presenta come una religiosa cattolica, è soprattutto considerata come una «femminista radicale» che milita per il diritto all’aborto e sostiene l’innominabile associazione Planned Parenthood, quella dei molteplici scandali legati all’utilizzo e alla vendita dei feti abortiti.
Questa sulfurea religiosa è intervenuta a questo colloquio sostenuto dalla Santa Sede. Papa Francesco non ha potuto essere presente: aveva ricevuto il programma in anteprima e il primo invito.
Nel corso del suo intervento, Simone Campbell ha lanciato un messaggio contro il potere «maschio» del Vaticano, ed ha affermato che il clero maschile era più preoccupato per il potere che per gli argomenti che interessano i fedeli, come gli abusi sessuali.
«Questi uomini sono più preoccupati per la forma e per l’istituzione che per le persone reali.» «Questo riguarda più il potere maschile e l’immagine del maschio, non le storie delle persone. Il vero problema – ha affermato – è che hanno fissato il loro potere come una guida spirituale mentre non hanno la minima idea di ciò che sia la vita spirituale».
Ha poi apertamente criticato l’assenza a «Voci della Fede» del Papa e della Curia romana, in ritiro spirituale quaresimale:
«Non so se si tratta di uno schiaffo in faccia e del grande potere che credono di avere!» – ha commentato.
Tuttavia, dopo l’accesso al potere petrino di Jorge Mario Bergoglio, questi dovrebbe riscuotere i suoi favori: infatti, papa Francesco, lo stesso che ha messo sotto tutela e distrutto i Francescani dell’Immacolata, l’ha tirata fuori da un bel pasticcio. Nel 2015, ha messo fine all’inchiesta iniziata sotto Benedetto XVI, cha riguardava lei e le sue amiche pro aborto; inchiesta che avrebbe potuto concludersi con una scomunica, talmente sono gravi le deviazioni di queste religiose, perfino in un mondo conciliare così ben pensante e politicamente corretto!
Ma per questa pasionaria, nessuno trova grazia ai suoi occhi dal momento che è di sesso maschile; nemmeno Papa Francesco… per dire a che livello si colloca la sua ideologia femminista.
Con degli amici come questa, la Roma modernista che la riceve e le offre una tribuna scelta, non ha bisogno di nemici… Papa Francesco, di fronte a questa diatriba sessista, deve malgrado tutto perdere il po’ di piglio latino che gli rimane, lui che apre alla grande le porte del Vaticano al pianeta rosa!
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4 commenti su “«Voci della Fede» e delle donne in Vaticano, voce pro aborto! – di Francesca de Villasmundo”
“Mentre non hanno la minima idea di ciò che sia la vita spirituale”: come si permette quella strega eretica e abortista di parlare di vita spirituale?
Totò Riina ne ha sicuramente molta più di lei!
La sua “vita spirituale” è a livello di quella di Pannella, Bonino, Hitler e Stalin: tutte persone che fanno/facevano distinzioni di importanza fra le varie vite umane in base al sesso o all’età o ad altre caratteristiche.
Inutile dire che è già da tempo scomunicata IPSO FACTO, insieme a tutte le sue consorelle abortiste (checché ne dica il Bergoglio, che commissaria e perseguita i buoni e assolve gli ammazzabambini impenitenti (e aveva pure ringraziato queste scomunicate)) e quindi FUORI dalla Chiesa Cattolica!
Certo che si permette di parlare in questo modo. E’ lo stile, inconfondibile, del suo maestro spirituale, colui che è menzognero fin dall’inizio e che oggi, più che mai, la fa da padrone nella vita sociale e politica oltre che ecclesiale. Lo stile caratterizzato da una menzogna continua, dallo stravolgere il senso del bene e del male e dell’ordine naturale costituito; il tutto condito da uno smisurato orgoglio e superbia, mascherati dietro presunti diritti (tanto di moda!) o altri ragionamenti ammantati di buoni sentimenti.
Ho l’impressione che questa ‘signora’ continuerà su questi toni e che il suo obiettivo sia l’ottenimento della papessa.
“Voci delle fede” in chi? Sicuramente voci di fedeltà al padrone del mondo (quello che finalmente ha avuto libero accesso in Vaticano, anche mascherato da monaca ribelle), dacché la vera fede da lì ormai se n’è andata. E poi, hai voglia a non presentarsi al convegno nonostante l’invito; questa mossa non significa certo un dissociarsi, dal momento che a costoro è stata concessa la Casina Pio IV. Ogni giorno che passa è sempre più evidente il contenuto del terzo segreto di Fatima. Che la Madonna, nel centenario della Sua apparizione, ci aiuti a superare questo terribile momento.
E il Signore Dio disse: “Non è bene che l`uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile”. Gen 2, 18.
Illuminismo: “l’uomo DEVE essere solo: strumentalizzando il mondo, elevandosi sora gli altri, lottando contro Dio per la propria indipendenza”.
Post-illuminismo novecentesco: “La donna DEVE lottare contro l’uomo per la propria indipendenza. Il figlio, se c’è, è sua PROPRIETA’ “