di Giampaolo Rossi
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UNA NOTIZIA SCONVOLGENTE
La notizia è di quelle sconvolgenti e so che potrebbe destabilizzare molte delle anime belle occidentali. La notizia è questa: in Siria, anche le bombe americane fanno vittime civili.
Si, proprio così. Il 16 marzo scorso due droni Reaper hanno lanciato 4 missili Hillfire ed una bomba a guida GPS su un villaggio nelle vicinanze di Aleppo. Obiettivo: una riunione di combattenti islamici di Al Qaeda, provenienti da tutta la regione per svolgere una Da’wa.
Il problema è che la riunione si svolgeva in un edificio adiacente alla Moschea che in quel momento era piena di fedeli che pregavano. Risultato: secondo alcune fonti, un massacro. Quarantadue civili uccisi, ma la cifra è destinata ad aumentare perché nella Moschea ci sarebbero state centinaia di persone. Il CentCom (il Comando Centrale del Dipartimento di Stato) ha confermato il bombardamento e il Pentagono ha dichiarato che indagherà sull’accaduto dopo aver rilasciato immagini che dimostrerebbero che la Moschea è rimasta “in buona parte indenne” (ammissione implicita che comunque è stata colpita).
TESTIMONI CREDIBILI?
Le fonti che denunciano questo “crimine di guerra americano” sono quelle che da anni sono ritenute le più credibili dal mainstream occidentale per ciò che riguarda la Siria. I loro report, le loro denunce vengono veicolate come oro colato da tutto il sistema dei media americani ed europei.
Stiamo parlando dei leggendari White Helmets e dell’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani. Sono queste due organizzazioni ad aver denunciato per prime l’accaduto.
Dei Caschi Bianchi abbiamo scritto più volte: abbiamo raccontato l’origine di questa organizzazione umanitaria creata dai Servizi segreti britannici, costruita da un’agenzia di marketing, finanziata daMI6, Cia e regimi del Golfo; i suoi legami con i gruppi di Al Qaeda (di cui molti volontari fanno parte), le loro manipolazioni mediatiche premiate persino da Hollywood per rappresentare una Siria in cui l’Isis è solo un fantasma, Al Qaeda non esiste, gli americani non ci sono e se ci sono regalano cioccolatini e la guerra è solo colpa di Assad e Putin che bombardano i siriani.
L’Osservatorio è invece la principale fonte di approvvigionamento di notizie sulla Siria dai parte dei media di tutto il mondo, per sapere chi ha bombardato cosa, chi combatte chi, violazioni dei diritti, crimini (ovviamente sempre di una parte sola).
L’Osservatorio osserva talmente bene la Siria che la sua sede è a Londra ed è costituito praticamente da una persona, Rami Abdul Rahman, fuggito dalla Siria 15 anni fa e mai più ritornato.
In realtà la sensazione è che questo Osservatorio sia semplicemente la centrale propagandistica delle veline elaborate dalla Cia e dal MI6 da far circolare sui media occidentali e su Al Jazeera per rappresentare la situazione siriana sotto una forma più credibile per l’opinione pubblica occidentale.
CIVILI UCCISI: PERCHÉ SOLO ORA?
Ora fate attenzione, perché la questione del bombardamento è delicata.
Se la notizia del massacro non è vera, perché due fonti la cui attività propagandistica è sotto il controllo della Cia, l’avrebbero data?
Se invece la notizia è vera, perché solo ora si denunciano le vittime civili dei bombardamenti americani in Siria?
Gli Stati Uniti bombardano la Siria da quattro anni; solo negli ultimi due, l’Amministrazione Obama ha lanciato oltre 10.000 bombe su questo paese e 50.000 su sette paesi del Medio Oriente (come abbiamo documentato in questo articolo).
È presumibile stimare a centinaia di migliaia gli ordigni dal cielo autorizzati da Obama per le sue guerre umanitarie nei nove anni di mandato.
Eppure i morti civili di questi bombardamenti (così come quelli della coalizione filo-occidentale) sono stati pressoché inesistenti. Tranne casi eclatanti come l’ospedale di Medici Senza Frontiere raso al suolo in Afghanistan dalle bombe Nato, nel 2015, non abbiamo evidenza (figuriamoci enfasi) dei morti civili causati da Presidente amato dai pacifisti di tutto il mondo.
È come se le bombe di un Nobel per la Pace siano state indolori, alla camomilla. Al contrario, appena Trump è diventato Presidente, si scopre che le bombe americane ammazzano gli innocenti e non solo i terroristi.
UNA GUERRA DENTRO LA GUERRA
Spieghiamo meglio: due organizzazioni apertamente finanziate dalla Cia e vicine ai gruppi jihadisti, nel pieno della guerra tra Cia e Casa Bianca, iniziano a denunciare i “crimini” americani proprio nel momento in cui il nuovo Presidente Usa ha cambiato la strategia in Siria: non più appoggio e armi ai ribelli anti-Assad e guerra totale ad Al Qaeda e Isis.
Sembra una guerra tutta interna alla guerra, in cui le vittime civili sono solo uno strumento di manipolazione e propaganda.
Le bombe reazionarie di Trump uccidono esattamente come quelle umanitarie e progressiste di Obama. Solo che le seconde non sono state raccontate.
Migliaia di morti civili causati da Obama in questa guerra sporca voluta dall’Occidente e dai suoi alleati sauditi, sono stati in questi anni come polvere che il corrotto sistema dei media ha nascosto sotto il tappeto della propria coscienza.
Forse è da qui che dobbiamo ripartire per consegnare un briciolo di coraggio a ciò che ancora chiamiamo Occidente e democrazia.
Su Twitter: @GiampaoloRossi
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1 commento su “Anche le bombe Usa ammazzano i civili. Ma solo quelle di Trump – di Giampaolo Rossi”
Onestamente, con grande rammarico, non mi fa paura tanto la televisione, che diffonde tante panzane, ma la sciocca gente, che ipnotizzata dai mass media, se le beve e le ripete come un mantra.