di Marcello Foa
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Niente male l’immagine, vero? In un mondo di pagliacci, il rapper Snoop Dogg nel suo ultimo video se la prende – con molto coraggio, non c’è che dire – con il presidente ovviamente a sua volta clown Ronald Klump che “vuole deportare tutti i cani”.
E, con la sua gang, si vendica, simulando un’esecuzione. Nel filmato si ode lo sparo e il fatto che si tratti di una pistola giocattolo, dalla cui canna esce la bandiera con la scritta bang, non sminuisce certo il messaggio.
Nell’America del politicamente corretto, è possibile che un rapper auspichi la morte del vero presidente, Donald Trump, suscitando, con ogni probabilità, l’ilarità del pubblico di quella sinistra, che asseconda l’onda.
In fondo tutto è lecito per screditare il capo della Casa Bianca. Di questo capo della Casa Bianca. Perché, per ipotesi, se un rapper di destra avesse fatto lo stesso con Obama, le grida di orrore si sarebbero levate alte.
Che bello schifo, anche se per nulla sorprendente. I moralisti, si sa, vanno sempre a corrente alternata.
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4 commenti su “Sparare a Trump? Si può fare – di Marcello Foa”
la cultura della sinistra imita Abele quando sono in scena i delinquenti e i pervertiti, imita Caino quando giudica le persone normali
Davvero uno schifo, e brutto. American dream is over. Gli Stati Uniti sono un paese in decadenza. Con Trump o senza Trump. L’unica cosa che Trump potrebbe fare è che il crollo avvenga prima. Trump non comprende che la sua America ha un sistema monetario che ha bisogno di deficit, perchè il dollaro è moneta di riserva globale. Se viene a mancare il flusso di dollari verso l’esterno, il mondo si scontra, si indebita, va in tilt, fallisce. Il Regno forse cadrebbe più avanti, ma lo sfrenato accumulo esponenziale di debito nel sistema, è di un crollo, anche se il quantitative easing possa indebolire il dollaro. Stanno cercando soluzioni, ma la cosa più inquietante è se dovessero arrivare dopo una guerra mondiale….Non dipende da Trump
Il conformismo e la stupidità generano mostriciattoli.
E’ sempre stato così. Mi chiedo se a Napoli la contestazione violenta fosse toccata a Mattarella, quanta indignazione avremmo visto e letto nei giornali. Ma per Salvini va bene. Idem quando quell’invasato spaccò la faccia a Berlusconi con la statuina del Duomo di Milano. E così via, in infinite altre occasioni, indietro nel tempo fino agli ultimi anni ’60, o anche prima (Genova e il famoso congresso dell’MSI). La sinistra è inciviltà, nel senso letterale del termine: negazione, distruzione della civiltà.