di Belvecchio
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Un caro amico ci ha appena amabilmente rimproverato che “scriviamo troppo”, e forse è vero, forse dovremmo pregare di più e scrivere di meno, se non altro per cercare di ripararci dalla maleodorante marea che rischia di sommergerci.
E tuttavia, non abbiamo fatto in tempo a posare la penna, che ecco giungere la notizia che il Cardinale Burke ha dovuto cambiare isola… da Malta – che non è certo tanto male – a Guam – che subito uno si chiede “cos’è?”.
Guam è una piccola isola del Pacifico con 160.000 abitanti, a circa 13.000 km da Roma, dove risiede un vescovo chiacchierato… e siccome Francesco è contrario alle chiacchiere ha chiesto al caro confratello Raymond Leo Burke di volare fin là per cercare di sbrogliare la matassa.
Chiunque a questo punto pensasse, maliziosamente, che Francesco abbia così sbolognato il cardinale “dubioso”, si sbaglierebbe di grosso, poiché è risaputo che Francesco non porta rancore a nessuno e tanto meno a quelli che amabilmente chiama “legalisti” o “rigoristi”… e Burke è stato proprio Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
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La verità è che Francesco aveva da risolvere un problema logistico: non sapeva dove fare alloggiare un suo amico… ed allora ha fatto un po’ di posto e ha chiesto amabilmente a Burke di allontanarsi per un po’… per fare posto ad un certo prof. Paul R. Ehrlich, che non è un dubbioso, anzi è uno di quelli che ha tante di quelle certezze che si confonde perfino… e non riesce ad accorgersi che tante di esse non sono positive, come crede lui, ma negative: cioè non sono certezze, ma gratuite supposizioni molte volte smentite dai fatti.
Come mai allora Francesco l’ha fatto venire a Roma, preoccupandosi di allontanare il Cardinale Burke, per farlo parlare al convegno organizzato per il 29 febbraio – 1 marzo, dalla Pontificia Accademia delle Scienze e dalla Pontificia Accademia per le Scienze Sociali?
Contrariamente a Burke, che si interessa di dottrina cattolica, Erhlich è un patito del catastrofismo planetario e da anni sforna studi sulla fine del pianeta, che, secondo lui, cadrà a pezzi se non si provvede a praticare in massa l’ecologismo, l’eugenetica, la sterilizzazione forzata, ed altre piacevolezze simili.
Ecco perché Francesco l’ha voluto a Roma, perché, notoriamente allergico alla dottrina cattolica, è un patito cultore dell’ecologismo e quindi tutti quelli che parlano, anche a sproposito, di cura del pianeta, di rieducazione della popolazione, di rimedi alla sovrappopolazione, sono i suoi amici preferiti.
Assolto il dovere d’istituto di informare i lettori sulle ultime novità vaticane, possiamo posare la penna e prendere in mano il Rosario, per supplicare la Santissima Vergine Maria, Madre di Dio, di proteggerci in quest’ora infausta per la vita della Santa Sposa di Cristo e di ottenerci dal suo Divino Figlio di accorciare secondo i Suoi disegni i tempi della devastazione della Chiesa, che Lui ha permesso che cadesse in mano all’uomo venuto dalla fine del mondo… certo a nostro monito, perché noi ci si mantenga saldi nella fede fuggendo i cattivi maestri e i falsi profeti, distinguendo i buoni cattolici dai traditori.
Chi volesse leggere in dettaglio sulla forzata vacanza tropicale del Cardinale Burke, può accedere all’articolo di ieri di De Lorenzo; mentre chi fosse interessato a saperne di più sul prof. Erhlich può leggere l’articolo di M. F.
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8 commenti su “Gente che va… gente che viene… Cloaca vaticana? – di Belvecchio”
Qui le vergolette si sprecano: la “missione” “affidata” dal “misericordioso” al Card. Burke si chiama ESILIO FORZATO, un classico metodo per “far fuori” i nemici, alternativa alla soppressione fisica. Questo andrebbe spiegato ai “cattolici adulti”? ma anche alle vecchiette che, più o meno convinte, dicono: “Rongrazio ogni giorno Dio per averci dato un Papa come Francesco”!
Brrrrr… da far accapponare la pelle!
Mi basta la sua informazione, gent. Belvecchio, non ho alcuna voglia di approfondire. Anch’io prendo in mano il S.Rosario e cerco di vivere alla presenza di Dio in ogni attimo della mia giornata, cosciente che i tempi sono molto gravi.
Per quanto riguarda il vescovo venuto ‘dalla fine del mondo’, quest’espresssione mi colpì tanto quella famosa sera di 4 anni fa; fu il secondo grosso colpo dopo il ‘buonasera’: presentivo che c’era qualcosa che non andava. Il resto lo conosciamo…
Ma, come dice S.Paolo:
“Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.”
L’isola è lontanissima ma il distacco durerà poco. Giusto il tempo di dimostrare ancora una volta il valore del Cardinale, come Religioso e Giurista. Aiuterà a riflettere sulla entità di una perdita, dopo gli spostamenti decisi nel recente passato ; sull’importanza di avvalersi dell’opera di uomini di spessore soprattutto nei settori chiave del governo della Chiesa. Perché se è tragicamente vero che sulla terra “non è tutto bianco o nero”, servono testimoni autentici del Vangelo per non perdersi nel grigio.
Pregare di più sicuramente, ma il pregare di più non dovrebbe impedire il parlare di più o almeno il parlare quanto basta.
bergoglio ha detto che il suo pontificato durerà poco, speriamo che sia pochissimo.
Mi domando,invece, perché il cardinale Burke e i suoi quattro colleghi dei dubia, non rinunciano al loro titolo di cardinali per protesta? Si è dimesso un papà e non lo fanno i collaboratori.
CARO AMOS, non lo fanno perchè sono in ubbidienza..e poi perchè, ringraziando Dio sono stati fatti cardinali da santi pontefici…
Le vendette di Bergoglio non riusciranno MAI a sopprimere la Dottrina bimillenaria della Chiesa! Bergoglio passerà (spero quanto prima), e dalle macerie (lasciate da lui) rinascerà la Fede Cristiana! Del despota argentino (e dei suoi scherani), si ricorderanno solo le sue eresie e il suo odio per la Chiesa di N.S.G.C.