Un lettore di Padova ci ha inviato la lettera che pubblichiamo, condividendo quella che, per amor della Chiesa, ci limitiamo a chiamare “perplessità”. Cliccando sulla fotografia possiamo vedere, sulla destra, il Rettore, P. Enzo Poiana, che si congeda dal suo visitatore.
PD
Padova, 6 febbraio.
Stamattina, alle otto e mezzo, è arrivato in piazza del Santo un corteo di auto blu, che sono state poi parcheggiate sul sagrato. Ne è scesa la delegazione di Mario Monti. Il Presidente è entrato nella basilica, dalla quale è uscito mezzora più tardi, accompagnato amichevolmente dal rettore. Dopo uno scambio affettuoso di saluti, il corteo è ripartito e il rettore è tornato, forse, a pregare.
Ci chiediamo se fosse quello stesso rettore che, poco tempo prima, aveva negato un colloquio riservato ad altro candidato, un cattolico ortodosso dichiarato ed effettivo, con la giustificazione (legittima) che in periodo di elezioni è bene che la Chiesa rifugga da qualsivoglia tentativo di strumentalizzazione politica.
Ci chiediamo, ancora, in quale segno intenda vincere la Chiesa seminando quotidiano disorientamento, per sistema, in coloro che ancora si ostinano a considerarla un riferimento.
Un fedele perplesso e confuso
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