di Diletta Maria de Cusatis (*)
Mentre a Firenze e in Toscana vanno deserte le riunioni di partito, per non parlare della “morte” delle parrocchie che ,ormai, sono deserte, percorso inverso per la Comunione Tradizionale, che vede sempre le proprie iniziative coronate da successo; ultima quella di sabato 24 novembre 2012,quando si è presentato presso l’hotel “la Contessina” di via Faenza,71, il libro di Danilo Quinto :”Da servo di Pannella a figlio libero di Dio-Attraverso la più formidabile macchina mangiasoldi della partitocrazia italiana per arrivare a Cristo” con la prefazione di S.E. Mons. Luigi Negri (Fede e Cultura Ed.). I posti della sala non erano sufficienti a contenere i presenti, motivo per cui sono state aggiunte numerose sedie, insomma ottanta persone, in massima parte giovani e giovanissimi (ho incontrato con piacere anche tre compagni di scuola di idee diametralmente opposte alle mie, ma che sono rimasti molto colpiti dalla testimonianza di Fede di Danilo Quinto!) hanno seguito per due ore la conferenza in religioso (è davvero il caso di dirlo) silenzio…Alle 18 in punto Ascanio Ruschi, Presidente della Comunione Tradizionale, ha salutato gli ospiti e presentato l’autore del libro che ha parlato, insieme al vignettista de “Il Giornale”, Alfio Krancic e al Direttore di “Controrivoluzione”, Pucci Cipriani il quale è entrato subito in tema, mettendo in evidenza la “lunga linea rossa” della Rivoluzione incarnata dai principi delle false libertà (“Per noi cattolici invece-ha detto Cipriani-la libertà è solo la Verità evangelica”) in nome delle quali si sono sempre commessi i grandi crimini, dal genocidio vandeano, allo sterminio della popolazione del Sud durante il Risorgimento, ai gulag, ai campi di sterminio nazisti. Cipriani ha poi letto dei brani di un libro degli anni Settanta del Professor Luigi Lombardi Vallauri dal significativo titolo: “Aborto Libertario e Sadismo”(Scotti e Camuzzi Editore- Milano 1976) in cui si evidenzia, ad esempio, come negli ordini di Hitler al “camerata Rosenberg” si ritrovi, in pratica, il programma odierno del partito radicale :dall’aborto, alla sterilizzazione, alla diffusione dei prodotti anticoncezionali, etc (Cfr.L. Lombardi, Vallauri, o.c. pagg.85-91).
Anche Alfio Krancic ha ribadito la continuità della Rivoluzione attraverso le varie tappe:” Il Sessantotto che alcuni tra i presenti ricordano-ha affermato -non era che una delle tappe per arrivare al culmine della Rivoluzione: il mondialismo, la Repubblica Universale Massonica, che, anche in Italia vede un governo fantoccio dei camerieri delle banche, non votato dal popolo(ma appoggiato dai partiti della destra e della sinistra secondo il motto massonico del “solve” et “coagula”) che sta facendo macelleria sociale alle spalle dei sacrifici e del lavoro della gente”.
Finalmente ha preso la parola Danilo Quinto, l’ex cassiere del partito radicale, per la sua stupenda testimonianza di Fede: dall’incontro con Lidia, quella che ora è sua moglie, a quello- “il più importante, quello già stabilito da Cristo, con la Fede” -una Fede che lo ha aiutato e lo sta sostenendo nel suo Calvario da quando ha lasciato quel Circo Barnum in cui per oltre vent’anni anche lui si era esibito. Tra il silenzio del folto pubblico-attento e visibilmente commosso-Danilo Quinto ha raccontato ,con gran messe di esempi, l’azione prevaricatrice e corruttrice del partito radicale (“A Firenze è stato imposto, non voluto dagli elettori, nella maggior parte dei casi cattolici, l’attivista radicale Marco Taradasc, che si è accodato ai comunisti della Regione per proporre la droga libera per tutti e i matrimoni gay, e che si ritrova a riscuotere montagne di quattrini in quanto, prima parlamentare europeo e ora -manu militari-consigliere regionale in Toscana”); dunque mentre i radicali, vessilliferi di morte, demoliscono i principi del diritto naturale, ha detto Danilo Quinto, facendo oltretutto nomi e cognomi, governi di destra e di sinistra e il fior fiore dei parlamentari cattolici, consentono che la loro radio(radio radicale)riceva decine di milioni di euro l’anno, più gl’importi della legge sull’editoria, più le quote di finanziamento pubblico per la loro lista, più il denaro proveniente dall’accordo elettorale con il PD, più le pensioni per i loro ex deputati(Toni Negri, Cicciolina e compagnia brutta).
La gente ha seguito in apprensivo silenzio le parole di un “ex” che, all’improvviso, ha riconosciuto la Verità e adesso vive nell’ansia e nella gioia di poterla comunicare agli altri, nonostante il calvario che, a causa della sua scelta, sta subendo lui e la sua famiglia.
Un grande e prolungatissimo applauso ha, alla fine, salutato l’intervento di Danilo Quinto. “E con questo applauso-ha concluso l’Avvocato Ascanio Ruschi-la Firenze vera saluta la testimonianza scaturita dal cuore del nuovo fratello in Cristo Danilo Quinto”.
(*) Studentessa 2° Liceo Classico – Pisa