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I luttuosi eventi del Centro Italia ci pongono di fronte al mistero della morte, confermandoci che nessuna parola umana, o tantomeno nessun sostegno psicologico possono dare una spiegazione al mare di dolore in cui possiamo trovarci all’improvviso immersi. Solo nel sereno abbandono alla volontà di Dio l’uomo può trovare il senso della vita e non essere atterrito dalla morte. Proponiamo perciò all’attenzione degli amici lettori, per le anime dei morti nel sisma e per la meditazione di tutti, la recita delle preghiere “Per le anime del Purgatorio”, “Per impetrare da Dio la grazia di non morire di morte improvvisa” e la preghiera a San Giuseppe, pubblicate da San Giovanni Bosco nel suo libro “il giovane provveduto”, edito nel 1847 ma, come sempre accade per le parole di verità, attualissimo.
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14 commenti su “Di fronte alla morte. Preghiere di San Giovanni Bosco”
grazie per ricordarci le anyiche preghirre, la salvezza dell anima e i veri valori crustiani
Da mercoledì è in corso un demoniaco “processo a Dio perché c’è stato il terremoto”.
Su tutte le reti, e su molti spazi internet, la “velina” che impera è “Dio è contro di noi, e perciò è nostro diritto e dovere essere contro di Lui”.
Ricordo che la Massoneria rampante, nella città di Messina, fulcro del già Regno delle Due Sicilie, organizzò una parodia di processione per il Natale 1908, ripetendo “O Gesù, se non sei un nuome vuoto, mandaci un terremoto”.
La catastrofe ci fu il 28 dicembre.
Il risultato: i Massoni videro la possibilità di costruire (da bravi “maestri muratori”) una Città dell’Uomo, in cui fosse tollerata UNA sola chiesa (la Cattedrale).
La città fu ricostruita mirabilmente negli anni ’20 e ’30, con DECINE di chiese.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a9/Messina_Strait.jpg
Nel civilissimo paese di Amatrice, certamente non c’era una situazione massonica aggressiva.
Non importa: le “Autorità” hanno deciso che Dio è colpevole, e che ora costruiranno “come Loggia comanda”
Sui social, come sapete, un sito islamista ha esultato per il terremoto, lodando Allah per aver colpito noi infedeli. Grande disapprovazione, invero: ma purtroppo “compensata” dalla assai più cruda esecrazione verso Militia Christi, che aveva espresso – forse in modo un po’ ingenuo – il concetto (del resto tradizionale) della punizione divina per le colpe dei cristiani, portando ad esempio la legge Cirinnà. Non si può non notare il doppiopesismo della stampa. Ma io avrei ben altro da dire: un conto è godere malignamente dei danni del nemico (per l’Islam noi tutti siamo il nemico), un altro è meditare sui fatti e trarne una morale. Siamo effimeri, esposti a mille pericoli, destinati comunque alla morte del corpo: è giusto, di fronte a un cataclisma, chiedersi come rettificare la propria condotta. Questa è la visione cristiana, che non tutti condividono, ma che a mio parere non lede nessuno.
Se Dio punisca o no è “il tema discriminante fra Clero e neo-Clero”. https://www.youtube.com/watch?v=j6aPUVuA3ZM&feature=youtu.be dal minuto 9:10 in poi.
Ripeto che la zona colpita è una delle meno corrotte d’Italia. Per questo non vedo in QUESTO disastro una “riprensione” particolare di Dio per le vittime. Invece esso è stato colto al balzo dai Massoni per:
A- catechizzare l’Italia intera sul fatto che “Dio ci vuol male”
B- immaginare un “Centro Italia” (espressione MAI usata in precedenza per quella zona: tirata in ballo con finalità simboliche) ri-costruito SENZA Dio e CONTRO Dio. Come la “Terza Roma” dei Piemontesi, del Mazziniani, degli Anglicani e dei Valdesi: non più Imperatori – non più Papi … Senatori Massoni Illuminati
Quello che dite e’ tutto vero, appena parli ti strumentalizzano quello che hai detto, vedi quanto detto da Monsignor d’ercole,.
Per quanto riguarda la causa del terremoto non sottovaluterei le 20 piattaforme trivellanti davanti alla foce del Tronto,
Caro Raffaele, non credo che le punizioni di Dio che dovessero arrivarci per mezzo di catastrofi naturali debbano essere o siano legate ai territori di maggior o minor corruzione. Avvengono e basta, sta a noi trarne le dovute riflessioni, il dolore degli innocenti è la cifra del mistero cristiano come il sangue dei martiri innocenti è partecipazione al sacrificio per li bene vero. Un mistero grandioso che ha offerto a tanti santi la possibilità di salvare tanti uomini.
Peccato che i preti d’oggi non sappiano (o non osino) più argomentare nulla di tutto ciò .
Il dolore degli innocenti è qualcosa di grande e profondo, in sintonia con il Dolore dell’ Unico Innocente.
Ma qui parlavamo di dolore dei colpevoli. Esiste anche una dottrina sul fatto che le comunità umane debbano purgare le loro colpe (comunitarie) in questo mondo, perchè esse non hanno alcuna vita ultraterrena.
Per tornare al discorso già fatto: trovo del tutto plausibile che Dio abbia punito l’eccesso di empietà della Massoneria piemontesizzante istallata a Messina (città strategica, “consegnata” a Garibaldi nel 1860 dagli ufficiali di Marina massoni; lo stesso Garibaldi profanò direttamente il Santissimo a Milazzo, base della Marina). Trovo invece il disastro attuale un “semplice” fatto naturale
In questi giorni tra amici e familiari è saltato fuori spesso il tema del male patito dall’innocente e del suo senso nella visione cristiana. Purtroppo, non ho mai – dico MAI – sentito un credente o un prete (inclusi i vescovi ai funerali) parlare di corruzione dello status umano dopo il peccato originale, di ineffabilità delle vie divine, di sofferenza dell’innocente come pegno e preghiera per l’espiazione dei peccati propri o, nel caso dei bambini (che sicuramente ora sono in Paradiso), per la salvezza del mondo. Certo, è difficile da accettare, specie quando sofferenza e morte toccano noi o i nostri cari. Ma DOBBIAMO farlo, abbandonandoci alla volontà del Signore – che PERMETTE ma certamente non causa il male – sapendo che c’è un premio eterno, e le Sue vie per farci arrivare là non sono le nostre vie. Così, al dolore per l’accaduto sommo quello per l’ignoranza del clero e popolo cristiano; e prego più intensamente perché anche noi, anch’io, possiamo accettare le nostre croci.
Ho sentito dire, ad un TG, che il vescovo di Ascoli Piceno abbia detto, al funerale delle vittime del terremoto, che di fronte a tanto dolore non aveva risposte da dare, non sapeva cosa dire. E non è nemmeno la prima volta che vescovi e preti fanno simili discorsi, di fronte alle tante tragedie umane. E’ senza dubbio il frutto (marcio) del CV II, il passaggio dal Cristocentrismo all’antropocentrismo, dalla trascendenza all’immanenza. Sembra che anche Paolo VI non sia stato immune da questo difetto: infatti quando trovarono il cadavere di Aldo Moro dicono che abbia avuto come uno scatto d’ira contro NSGC, che aveva permesso questa tragedia.Simili atteggiamenti li ha recentemente confessati lo stesso Bergoglio, volendoli addirittura attribuire a Maria SS.ma ai piedi della Croce (altro che considerarla Corredentrice, la fanno passare per una massaia qualunque: che squallore!).
Non “squallore”: eresia.
Un Dio immaginato come buono e non giusto passa inevitabilmente dalla parte del male – lo scriveva il professor Gnerre. In termini filosofici: Lo si immagina come “responsabile del Mondo” (immaginato come divinità minore, ma comunque come entità unitaria contraltare di Dio: è la “dialettica” hegeliana); poi, appena il cosiddetto “Mondo” si rivela diverso da un divertente Luna Park (o Arcobaleno…), ci si scaglia contro il suo “gestore”.
O ancora: si nega la Creazione per affermatr il Panteismo e l’Emanazionismo (“scintille divine ovunque”)
Ricordate nel Vangelo quando si parla dei morti sotto il crollo della torre di Siloe? Si aggiunge: “Pensate forse che quelli fossero più peccatori di voi? No, vi dico. Ma se non vi convertirete la vostra sorte sarà uguale alla loro.,..”
Il Padre del Cielo in un recente messaggio ci dice: “Guardatevi bene dal negare i Segni ed eviterete di tirarvi addosso altre calamità.”
Come siamo lontani sempre dalla giusta interpretazione dei “Segni” che abbiamo attorno… Gli innocenti ci vengono tolti perché non vedano e subiscano più gli orrori che ci procuriamo col peccato, sempre più grave, sempre più giustificato. E’ chiaro che è il boomerang che ritorna.
Segnalo questo bell’intervento del giornalista Blondet, che non approfondisce l’argomento del male sull’innocente, ma evidenzia da par suo tutta l’ignoranza di questi tempi corrotti: http://tinyurl.com/gu4xv7j .
Mi dispiace dirlo, ma Blondet prende lucciole per lanterne (in questo caso). Attribuisce cioè alle vittime del terremoto la “sinistra rabbia” contro Dio covata ed eruttata, nell’occasione del disastro, dai Massoni al potere (politico e mediatico) – non dalla “gente”, tanto meno da quella particolarmente sensata che vive in quelle zone.
Quei preti ad Amatrice non hanno “sentito un pericolo sconosciuto, estremo” (cito la fine dell’articolo), bensì si sono comportati da ruote di scorta del sistema: dei “Cattolici Atei Progressisti e Buonisti”.
L’immagine che cristallizza questa situazione è l’osceno abbraccio fra il Vescovo in paramenti liturgici e il Sindaco. Non perché siano due persone particolarmente corrotte (non credo lo siano), ma perché entrambi calpestano il proprio ruolo per recitare in un’immonda sceneggiata imbastita da altri: dai Padroni
Ciò che più dispiace, di fronte a questo apparente trionfo della morte, è che la maggior parte della gente, rincretinita dai media e sedotta dal relativismo/nichilismo imperante, non si ponga nessuna autentica domanda sul Senso ultimo di questa nostra esistenza terrena, che è comunque destinata alla terminare.
Prego e spero che almeno qualcuno, anziché puntare il dito su un Dio di cui non riconosce nemmeno l’esistenza (sic!), incominci a pregarLo. A convertirsi…