di Mauro Faverzani
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Qualcuno era sconcertato, qualcun altro angosciato: tra i presenti lo scorso 1 giugno all’inaugurazione del nuovo tunnel ferroviario ad alta velocità del San Gottardo, il disagio era palpabile.
Al taglio del nastro c’erano il presidente della Confederazione svizzera, Johann Schneider-Amman, a Rynaecht, all’ingresso nord del tunnel, ed il ministro Doris Leuthard a Pollegio, Canton Ticino, all’ingresso sud. A bordo del primo treno hanno viaggiato invece, tra gli altri, il premier italiano Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande ed il premier austriaco Christian Kern.
Il nuovo tunnel ferroviario, il più lungo al mondo coi suoi 57 chilometri, è stato progettato per collegare le località svizzere di Erstfeld e Bodio e consentire di risparmiare mezz’ora sulla tratta Zurigo-Milano (destinata a diventare un’ora in meno nel 2020). Da dicembre sarà aperto anche al traffico commerciale. Per realizzarlo sono occorsi 17 anni di lavoro ed oltre 11 miliardi di euro.
Tutto bene, dunque? Non proprio.
Ma a sollevare più di una perplessità è stata l’inaugurazione della struttura: diverse agenzie ed organi d’informazione, italiani e soprattutto stranieri, nel corso dell’inaugurazione, hanno percepito forte il richiamo ad una simbologia satanica nell’uomo ringhiante vestito da capra posto al centro a presiedere una sorta di rituale dominato da crani cornuti ed osannato da vari figuranti in costumi angoscianti.
La regia è stata affidata ad una personalità controversa quale quella del 71enne tedesco Volker Hesse. L’autorevole quotidiano elvetico Neue Zürcher Zeitung in un servizio pubblicato nel giugno 2010 definì come «messe nere» le sue prime rappresentazioni, riecheggiando un passato insospettabile: «Cresciuto da “cattolico renano“, come egli stesso si definisce, segnato dai suoi trascorsi da chierichetto in un’abbazia benedettina, sentì il bisogno di allontanarsi dall’educazione religiosa ricevuta». Afferma lo stesso regista in un virgolettato: «Ho spesso preso parte a processioni, sofferto la paura del peccato e cantato il confortante Lumen Christi nella notte di Pasqua»: cosa vi sia di tanto angosciante o sconvolgente in tutto questo non è dato capire…
I suoi lavori più recenti si sono occupati di temi decisamente sinistri quale quello della morte, dell’apocalisse, della distruzione, della solitudine e della disperazione, ma non certo in un’ottica religiosa, bensì priva di luce, di speranza. Come anche lo spettacolo per l’inaugurazione del tunnel ha confermato.
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11 commenti su “Ancora forte lo sconcerto per il tunnel del San Gottardo – di Mauro Faverzani”
Io consiglio di non intraprendere alcun viaggio su quella tratta. Ho visto le foto. Pare un tunnel consacrato al demonio. Non capisco: il mondo è impazzito.
Di “angosciante” c’è il semplice fatto che Cristo, combattendo e vincendo il Demonio a QUEL prezzo, ci mostra che esso non è brutto come lo si dipinge: è molto più brutto.
La Massoneria, invece, si basa sulla bestemmia del culto dei due dèi, quello luminoso e quello oscuro – o sui CICLI di distruzione e rinascita, senza inizio né fine, senza sbocco né retribuzione. Stregoneria occidentale e paccottiglia orientale, frullate insieme
Il mio pensiero è già stato esposto al dott. Maurizio Blondet ma voglio qui riproporlo:siamo alla vigilia di una terza guerra mondiale, che verrà quasi sicuramente scatenata dalla nato contro la Russia,coinvolgerà l’Europa,sarà breve ma combattuta con armi nucleari.Questo tunnel a me sembra soltanto un grandioso rifugio antiatomico costruito sotto la montagna per gli esponenti politici,massonici e coloro che a livello europeo stanno muovendo le carte per preparare il più grande sterminio che l’umanità abbia mai visto dai tempi dell’arca di Noe.Proprio questo rappresenta
il traforo del San Gottardo:la nuova arca riservata agli eletti dove le direttive per costruirla non sono arrivate da Dio ma da satana e a lui hanno reso omaggio.Chi scrive non è un giornalista,non ha quindi la possibilità di poter “indagare”su ciò che veramente si celi dietro quel tunnel,ma chi può sarebbe utile che lo facesse…forse e dico forse si possono ancora rivoluzionare la carte che sono già state messe in tavola .
La massoneria, di cui Bergoglio è un “eletto” rappresentante sta mettendo in atto i suoi malefici piani…
e il mondo sta a guardare!
poveri noi.
Dio,solo Tu hai Parola di vita eterna, intervieni al più presto, metti fine a questo scempio.
Non condivido il riferimento alla massoneria.
Se il papa gesuita tace significa che va tutto bene. D’altra parte, chi è lui per poter giudicare?
C’è qualche vescovo e cardinale che si è lamentato della pagliacciata pagana? Se c’è stato si facciano i nomi… Abbiamo bisogno di guide sicure, veramente cattoliche. Altrimenti continueranno ad andare alle adunate gesuitiche, privi come sono di verifiche serie sulla cattolicità dell’attuale papa. Ormai, lamentarsi non serve più a nulla. Occorrono FATTI e NOMI di Pastori degni di questo nome.
Tra le altre cose ad indicare la regia satanica di questa opera , c’e’ il fatto che e’ stato tolto il SAN dalla scritta sui treni della linea ferroviaria in questione e dalla cartellonistica delle stazioni per cui adesso e’ diventata la linea Gottardo quindi non piu’ San Gottardo. Piu’ esplicita di cosi’ la regia satanica non poteva essere…..
Vale veramente l pena di approfondire e chi può è bene che lo faccia……
Tutto questo risponde ad una logica, orrenda ma coerente: nell’istante stesso in cui si espelle Cristo, e ne è negata la regalità universale, che cosa volete che accada? Satana diventa il principe del secolo, la bestia avanti la quel tutti si prostrano in adorazione. A questo punto credo che occorra riprendere le pagine immortali dell’Apostolo Giovanni.
A proposito di “conversioni”, è interessante un libretto, pressoché introvabile, dal titolo: “Marx era un satanista?” La vicenda umana del “buon” Karl pare riecheggiare quella del regista di cui sopra.
Chissà se il vertice della Chiesa, vorrà occuparsi di cosa così grave e coinvolgente per coloro se cristiani e anche agnostici si imbarcheranno su quel treno in quel tunnel certamente non benedetto, si renderanno conto che simboleggia e intende simboleggiare ben altro viaggio e purtroppo senza possibilità di ritorno dalla destinazione maledetta?