La cattiveria dei “buoni” – di Irma Trombetta Marzuoli

di Irma Trombetta Marzuoli

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zzzzbnnnMorto Gianluca Buonanno, spopola sui social l’agghiacciante insulto al defunto e l’inquietante danza delle iene intorno ai “poveri resti”, ed io non posso non notare la ferocia dei “buoni”, la cattiveria dei politicamente corretti, l’infamia dei professorini da salotto, l’ignominia dei “militantucci” da discoteca, la viltà dei “droghicchiati” sinistrorsi.

Simil-uomini e crassi bestioni che inneggiano alla fine tragica di un uomo giovane e con due figli ancora bambini, sono la bandiera di una società che, tradito Cristo, ha seppellito la pietà umana; rinnegato Dio, ha massacrato l’umanità, che dunque ritorna, con marcia serrata e a tratti impetuosa, nella giungla: barbara, selvaggia, feroce, impietosa. A parte la pietà di circostanza, suggerita dal Nuovo Ordine Mondiale, riservata esclusivamente ai migranti, agli stranieri, agli invasori; o quella, ispirata dall’istinto, che salva gli amici, i “vicini”, i “simpatici”.

Amare il prossimo, non più precetto divino – che nulla o quasi condivide col nostro superficiale ed epidermico sentire – torna ad essere un fatto privatissimo, momentaneo, fugace, precario ed assolutamente inconsistente.

Legato alla voglia, al capriccio e al gusto personale, l’ “ammore” si sbriciola e il mondo immediatamente si divide, come le tragiche acque del Mar Rosso, tra coloro che sono dalla nostra parte, che ci piacciono, che  sono nostri amici e sodali e tutti gli altri da far affogare nel dileggio gratuito, nell’insulto immeritato, nell’indifferenza immotivata.

Bullismo nei confronti dei morti che non piacciono o omaggio esagerato, falso, equivoco e pericoloso per quelli, da santificare già alle esequie, che sono dei “nostri”!

Se i rapporti umani non si basano sull’amore a Cristo – e sulla Sua Verità, tutta intera! – allora sono fasulli come certe omelie funebri; sono svenevoli come damine ottocentesche; sono radicate nel tempo e nell’anima come  sassolini sulla spiaggia; sono persistenti come la brina di luglio.

L’amore al prossimo o è un atto di volontà, il più delle volte faticosissimo, dettato dall’amore divinamente ispirato, oppure è l’ombra e lo specchio del nostro egoismo.

Oggi, distrutto nelle vite personali il senso del sacro e abolita per legge ogni residua tensione spirituale veramente e profondamente cristiana, nemmeno la morte è più limite invalicabile.

Sui social, recinti del demonio dove abbandonarsi al piacere solitario del virtuale vilipendio di cadavere, tutto è lecito: la decenza che i nostri padri portavano ad esempio quale virtù immancabile dell’uomo dabbene, è stata retrocessa a debolezza; il rispetto a  fragilità; l’insulto ai morti – orrore da barbari – diventa sicuro motivo di orgoglio e segno certo di sincerità e schiettezza.

Questi sono gli uomini e le donne di oggi, questo lo stile, questa la “cultura”.

Una sola cosa ci consoli, omosessualità in crescita e dati demografici alla mano: non durerà a lungo!

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fonte: Ordine Futuro 

11 commenti su “La cattiveria dei “buoni” – di Irma Trombetta Marzuoli”

  1. Quegli s… che hanno insultato il nome di Buonanno, utilizzando uno strumento becero come facebook, sono gli stessi che si lasciano abbindolare dal politically correct della stampa di regime e dai buffoni che ci propongono di volta in volta a capo del governo. Non e’ solo diseducazione e imbecillita’, siamo arrivati ormai alla pura bestialita’. Colpa anche di una classe dirigente che piu’ che con argomenti, prova a stare in piedi con facili slogan.

  2. Chi ha conosciuto davvero l’uomo Buonanno, sa che oltretutto hanno insultato un uomo fattivamente misericordioso e caritatevole. Ma le iene, si sa, usano ridere intorno alle carcasse da spolpare.

  3. Che Dio accolga in Paradiso Buonanno che, mi hanno confidato alcuni suoi amici, faceva del bene al prossimo…senza palesarlo e in silenzio!
    E’ stato anche un ottimo sindaco.
    Purtroppo questo è il lato peggiore dei social…dove tutti parlano di chiunque a loro piacimento o a loro dispiacimento.

  4. Per Giovanni e Vittoria. Si era misericordioso ed aiutava la gente in difficolta’ economica come ha detto il giornalista Del Debbio, tra l’altro rivelando che gli era stato proibito dallo stesso Buonanno di dirlo finche’ egli fosse stato in vita. E come ha detto giustamente un lettore de il Giornale, chi e’ di centodestra l’aiuto lo fa di tasca proprio senza rivelarlo, chi e’ a sinistra lo strombazza e poi lo fa con i soldi pubblici. Poi chi e’ di centrodestra ,pur ateo ,si inchina rispettosamente davanti all’avversario politico chiamato ad altra vita , mentre invece chi e’ di sinistra con le dovute eccezzioni si lascia andare a considerazioni di odio e disprezzo

  5. Coloro i quali hanno oltraggiato il cadavere di Buonanno hanno confermato con il loro atteggiamento stupido e volgare l’arroganza e l’ipocrisia tipica della sinistra.Buonanno era un uomo polemico in politica,ma umile e generoso.In ogni caso,come diceva il giudice Livatino,martire cristiano ucciso dalla mafia,davanti a un uomo morto si prega o si sta in silenzio.

  6. I suoi modi potevano essere discutibili, ma Buonanno ha solo risposto a una vocazione: quella del mettersi al servizio del prossimo, al servizio di coloro che ci sono più prossimi. Ancora non gli perdonano l’aver difeso la sua gente, i suoi vicini, magari gli anziani, gli studenti, le famiglie bisognose, gli artigiani, i lavoratori, i piccoli imprenditori, chi produce ricchezza e lavora per la sua gente. Chi è il prossimo? Modi discutibili, certo la provocazione, molto spesso, sprona i dormienti e gli asserviti.

  7. Pietro Montevecchio

    Non dureranno a lungo non solo per ragioni demografiche: i rivoluzionari alla Robespierre finiscono sempre sul patibolo che hanno allestito per gli altri..

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