di Marcello Foa
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Le nuove misure di austerità, approvate dal Parlamento di Atene, non serviranno a far rinascere la Grecia, ma ribadiscono l’assurda linea seguita finora.
A un Paese ormai esangue – tartassato da un’asuterità che ha fatto esplodere la disoccupazione e ucciso l’economia reale – si chiede di donare ancora più sangue e al contempo di correre ancor più veloce. Questo non è un salvataggio, questa è tortura, è depauperazione programmata e deliberata, talmente illogica che persino il FMI ora invoca una ristrutturazione del debito, a cui, come al solito, la Germania, con assurda protervia, si oppone.
Intanto la European School of Management and Technology ha dimostrato che questi piani qualcuno hanno salvato: le banche. Le cifre sono impressionanti: più del 95% dei 215,9 miliardi stanziati per pagare i debiti di Atene sono stati usati per salvare le banche greche. E per salvare i loro creditori: le banche francesi e tedesche. Con i soldi dei contribuenti europei e rifiutando una logica fondamentale del capitalismo, quella secondo cui è giusto far fallire gli insolventi. La Grecia era insolvente e doveva fare default, dunque occorreva che le banche facessero fronte a queste perdite. Ma non si è voluto e non perché alla troika importasse un granché il destino della Grecia e del suo popolo. Contava – e conta – solo proteggere i banchieri dai loro colossali errori di valutazione.
Ma coì non si fa che rimandare nel tempo un epilogo che è inevitabile. C’è da chiedersi cosa sarà rimasto del popolo greco, quando anche i tedeschi si arrenderanno all’evidenza. La situazione è drammatica. Andate a rileggere lo straziante appello di un intellettuale tutto d’un pezzo come Panagiotis Grigoriou. Sono passati quasi due mesi e la situazione è addirittura peggiorata.
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12 commenti su “Vogliono uccidere la Grecia – di Marcello Foa”
Guardi che la Grecia ha costruito il suo debito sul welfare a gratis. Che poi i debiti li abbiano fatti con le banche estere non è colpa delle banche estere (cui è stati chiesti ripetuti prestiti, concessi) ma dei politici che promettono quello che non c’è: e il popolo greco, come del resto quello italiano, continuano a votare questo tipo di politici, perchè guardano al proprio tornaconto immediato. Un principio base dell’economia, non solo capitalista, è che se compri coi soldi che non hai, fallirai. E chi è causa del suo male deve piangere innanzitutto sé stesso.
Spiacevole a dirsi, ma è così.
Purtroppo devo farle notare che sta ragionando male in termini economici. In un sistema capitalistico NON si presta a chi non ha solidità economica e fiscale (= Grecia, senza per ora considerare il perché di ciò), quindi le banche francesi e tedesche sono inescusabili: hanno sbagliato, in termini di economia capitalistica, e per coerenza dovevano essere lasciate fallire LORO in seguito a default greco. Così si fa. Il popolo greco NON ha i centri-studi e le risorse scientifiche che invece le banche hanno.
Che è successo ai capoccia di banche FR+GE? Non sapevano più l’economia? Semplice, sono stati ingannati dalla mancanza del tipico segnale d’allarme che scatta in casi come quello greco, cioè la svalutazione del cambio della moneta. E questo è avvenuto a causa dell’euro che, appunto, maschera le diverse competitività tra stati.
Poi se vogliamo inserire considerazioni morali sui perché la Grecia fosse insostenibile, si aprirebbe tutt’altro capitolo, ma troppo lungo.
Non lo sapevano perché il governo greco ha truccato i conti al fine di mascherare la situazione reale. Non lo dico io, eh… lo hanno affermato loro.
Ora, lungi da me ammettere che la “cura” greca sia sensata… chiaramente non lo è. Ma non ammettere le responsabilità della mia amata Grecia in tutto questa tragedia è non vedere la realtà.
(E quando le banche falliscono è sempre una tragedia… pensate alla questione Banca Etruria moltiplicata per mille.)
Sul truccare i conti, si sa pure che la cosa si fece (anche in Italia) con la supervisione di Goldman&Sachs ed altri colossi della finanza, quindi forse i cittadini non sapevano, ma certo i grandi banchieri mondiali sapevano benissimo. Quel che non ho detto ieri (causa limiti di spazio) è che i banchieri franco-tedeschi hanno prestato irresponsabilmente (ma a ragion veduta, per proprio tornaconto) perché la moneta unica, oltre a disinnescare il campanello d’allarme consistente nella fluttuazione del cambio, dava loro la certezza di ricevere indietro moneta non svalutata; disinnescava quindi anche ciò che avrebbe potuto trattenere loro dal finanziare a piene mani un’economia fragile senza pretendere interessi elevati, e toglieva ai greci ogni ritegno ad ottenere prestiti, visto che appunto i prestiti venivano erogati ormai ad interessi europei, non da “terzo mondo” come sarebbe stato corretto per l’economia Greca. (segue)
Quanto poi al fatto che il fallimento di una banca sia una tragedia, siamo d’accordo, ma domandiamoci DA QUANDO è diventato rischioso tenere soldi in banca. Dal 1936 in Italia non era mai fallita una sola banca senza che il capitale dei depositanti venisse garantito al 100% (altra cosa sono gli azionisti). E in Francia-Germania-Olanda-Belgio sono state salvate fior di banche con aiuti di stato nell’ultimo decennio, cosa che ora, quando toccherebbe all’Italia salvare le sue, è stato proibito da quegli ipocriti di Bruxelles. All’Italia non è concesso sganciare 4 miliardi oggi, mentre ieri nel centro-nord Europa ne sono sganciati oltre 1000, di miliardi, per fare la stessa cosa.
Se colleghiamo i puntini, è inevitabile riconoscere qual è il vero cancro che corrode Grecia e Italia. Uscire immediatamente da moneta unica e mollare Bruxelles al più presto!
Queste sono opinioni politiche, ognuno ha le proprie e io non desidero discuterle. Oltretutto ho già scritto che non approvo la “cura” somministrata alla Grecia.
Dico solo che i greci hanno votato persone che promettevano cose impossibili, hanno speso una quantità di soldi presi a prestito superiore alle proprie possibilità (truccando pure i conti) e al momento di restituirli tutto è crollato loro fra capo e collo.
E, insisto, come negli anni ’70 ed ’80 in Italia nessuno protestava per le pensioni baby o per i dipendenti pubblici in super esubero, neanche in Grecia si sono levate, al tempo, grida di allarme da parte della società civile. Andava bene a tutti. Il grido c’è stato quando alla fine è arrivato il conto. Tanto per fare un esempio, io adesso non voterei un politico che mi promettesse una pensione calcolata con il metodo retributivo da percepire dopo 19 anni, 6 mesi ed 1 giorno. Lo considererei pericoloso, la matematica rende semplicemente impossibili queste cose. Però in passato in Grecia politici hanno promesso questo e altro, e sono stati eletti a furor di popolo per 60 anni di fila.
Si prestano soldi che non ci sono. Senza debito non c’è denaro. Nel 1929 non c’era credito e nemmeno denaro da prestare.Il denaro generale proviene dal debito, quindi il denaro degli interessi non esiste. Perchè i governi non potrebbero creare il denaro che necessitano senza nessun interesse per loro stessi? Perchè si crea denaro debito che circoli sempre e che non abbia interessi se vuole esistere? Crescita e sostenibilità non sono incompatibili. Che cosa rende un sistemo economico dipendente dalla crescita per perpetua?
Manipolare il denaro è da parassiti e ladroni, è il denaro che lavora per la gente che presta, che guadagna soldi dai soldi che non esistono ma che si creano dal nuovo debito.
Sì e vogliono far fallire anche l’Italia. In più noi abbiamo la SINISTRA ed i suoi volenterosi collaboratori cioè i cattocomunisti che ci mettono moltissimo del loro per fare la stessa opera di distruzione del Paese.
Da anni si vive nelle illusioni, indotte a piene mani da chi il suo tornaconto l’aveva e l’ha, e gli illusi devono pagare gli errori degli illusionisti.
Viene ad uggia tutto perchè in tutto religione, cultura, politica, economia vige l’unica regola universale: far, in ogni modo, fesso il prossimo.
Mi ha rattristato una pubblicità che ho visto due giorni fa su un giornale, dove si prospettavano vacanze da sogno a prezzi in saldo per la Grecia, dove si diceva inoltre che ora si può comprare abitazioni, hotel, fare spesa insomma con poco, perchè la Grecia è in saldo. Che tristezza, tra poco tocca a noi, anzi gli stranieri stanno già comprando pezzi di Italia a pochi soldi. Siamo diventati i supermagazzini dei ricchi e dei ladri di ogni cetto sociale.
Mi spiace moltissimo per la Grecia, per i suoi abitanti… ridotti alla fame!!!!!!!!
E pensare che la Grecia ha dato i natali a tantissime scienze( filosofia, matematica, medicina etc…etc..)
purtroppo la politica scellerata dei “sinistrosi” greci (che però per loro non vale l’austerity) ha portato al fallimento di questo paese.
Ho visto tempo fa, la foto di quella specie di politico greco (corrispettivo di renzI) che faceva parte dei disordini dell’ormai famoso G8 di Genova…
allora ho capito perché la povera Grecia si è ridotta alla fame estrema!
il capitalismo è un tumore maligno che la politica (di destra e di sinistra) ha tentato di debellare uscendo sconfitta dal xx secolo – in Italia la Dc ha tentato l’intervento della politica nell’economia (IRI ecc.) purtroppo l’unica felice iniziativa della Dc è fallita miseramente – sarebbe utile che gli italiani capissero che le loro attuali difficoltà hanno origine dal fallimento della lotta democristiana al capitalismo “puro”