Viviamo tempi bui, in cui si afferma la “grazia” della “interreligiosità”, in cui si getta la confusione nelle menti dei fedeli, con gravissimo rischio per la loro salvezza. Rileggiamo le parole di Mons. Lefebvre in occasione del “raduno interreligioso” di Assisi del 1986. Una lettera di trent’anni fa, quanto mai attuale, perchè la Verità non muta con lo scorrere del tempo. Una lettera di un Pastore che non aveva timori di sorta nel parlare con la chiarezza che deriva dalla Fede.
PD
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Lettera di S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre, Fondatore della Fraternità San Pio X, inviata a sette cardinali per la condanna del prossima giornata di preghiera per la pace promossa da Giovanni Paolo II ad Assisi per il 27 ottobre 1986
Ecône, 27 agosto 1986
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Eminenze,
Di fronte agli eventi attuali nella Chiesa e di cui Giovanni Paolo II è autore, in previsione di ciò che si propone di fare a Taizé e a Assisi nel prossimo mese di ottobre, non posso fare a meno di indirizzarmi a voi per supplicarvi, in nome dei numerosi sacerdoti e fedeli, di salvare l’onore della Chiesa umiliata come non lo è mai stata nel corso della sua storia.
I discorsi e gli atti di Giovanni Paolo II al Togo, in Marocco, in India, alla sinagoga di Roma, suscitano nei nostri cuori una santa indignazione.
Cosa possono pensare di questo i Santi e le Sante dell’Antico e del Nuovo Testamento?
Cosa farebbe la Santa Inquisizione se esistesse ancora?
È il primo articolo del Credo e il primo comandamento del Decalogo che sono derisi pubblicamente da colui che è seduto sulla Cattedra di Pietro.
Lo scandalo è incalcolabile nelle anime dei cattolici.
La Chiesa è scossa nelle sue fondamenta.
Se la fede nella Chiesa Cattolica, unica arca di salvezza sparisce, è la Chiesa stessa che scomparirà.
Tutta la sua forza, tutta la sua attività soprannaturale ha per base questo articolo della nostra fede.
Giovanni Paolo II continuerà a rovinare la fede cattolica, pubblicamente, in particolare ad Assisi, con il corteggio delle religioni previsto nelle strade della città di San Francesco, con la ripartizione delle religioni nelle cappelle e nella Basilica perché vi esercitino il loro culto in favore della pace come è concepita all’O.N.U.
È questo che è stato annunciato dal Cardinale Etchegaray, incaricato di questo abominevole Congresso delle Religioni.
Come è possibile che nessuna voce autorizzata si elevi nella Chiesa per condannare questi peccati pubblici?
Dove sono i Maccabei?
Eminenze, per l’onore del solo vero Dio, di Nostro Signore Gesù Cristo, protestate pubblicamente, venite in aiuto ai vescovi, ai sacerdoti, ai fedeli rimasti cattolici.
Eminenze, se mi sono rivolto a voi è perché non posso dubitare dei vostri sentimenti in proposito. Questo appello lo indirizzo ai Cardinali di cui troverete i nomi in questa lettera, in modo che, eventualmente, possiate agire insieme.
Che lo Spirito Santo vi venga in aiuto Eminenze, e vogliate gradire l’espressione dei miei sentimenti fraternamente devoti in Christo et Maria.
+ Marcel LEFEBVRE, Arcivescovo-Vescovo emerito di Tulle.
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Lista dei Cardinali destinatari:
S. Em. Cardinale Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova
S. Em. Cardinale Paul Zoungrana Arcivescovo di Ouagadougou
S. Em. Cardinal Silvio Oddi, già Prefetto della Congregazione del Clero, Roma
S. Em. Cardinal Marcelo González Martín, Arcivescovo di Toledo
S. Em. Cardinal Hyacinthe Thiandoum, Arcivescovo di Dakar
S. Em. Cardinal Alfons Stickler, Bibliotecario della Biblioteca Vaticana, Roma
S. Em. Cardinal Édouard Gagnon, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Roma.
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4 commenti su “L’unicità della Fede cattolica e l’onore di Dio. Una lettera di Mons. Marcel Lefebvre”
E questi esimi Cardinali risposero alla lettera.? Cosa fecero?
Una lettera di un Pastore che non aveva timori di sorta nel parlare con la chiarezza che deriva dalla Fede.
GRAZIE carissimo Paolo Deotto per questa pagina!!!
Davvero, oggi più che mai, le sante parole e le sante ammonizioni di questo grandissimo Principe della Chiesa, ci fanno sperare che non tutto è perduto e che ugualmente abbiamo bisogno di Pastori come lui.
Che Dio Padre abbia misericordia di noi e faccia sorgere nella Sua Chiesa altri Principi come mons. Lefebvre. Tale fu il disappunto di Dio Padre per l’ERETICO RADUNO, che poco più in là, fece crollare il soffitto della Basilica di Assisi. Non ricordo l’anno, tuttavia quell’ammonimento non fece eco nelle menti della gerarchia regnante con servitori al seguito, perchè fu ripetuto. dPersino la suora di Calcutta, che alcuni osano chiamare “santa”, come il GP2, si mise a “pregare davanti alla statua del budda, posta sopra all’Altare al posto del Tabernacolo. Gesù. abbi pietà di noi, che inconsapevole gregge è stato ingannato da questi…
Vieni presto Signore Gesù
Anche ammettendo la buona fede di s. Giovanni Paolo II, qual è il risultato concreto di questi incontri? Zero assoluto. In certe zone del mondo (da cui provengono i membri delle altre religioni) essere cristiano è sinonimo certo di martirio. Quindi se ne deduce che se lo scopo di questi convegni, congressi, raduni, scampagnate è quello di avvicinare le religioni, è meglio lasciar perdere senza prendersi e farsi prendere in giro.