mai, come nei giorni scorsi, ho avuto la dolorosa percezione della confusione, per me tragica ma che sembra rendere felici molte persone, che in questo travagliato momento storico regna nella Chiesa Cattolica.
Sabato scorso sono stata invitata a Villa Malta, sede romana de LA CIVILTA’ CATTOLICA, per ascoltare una tavola rotonda a due, tenuta da P. Giancarlo Pani S. I., scrittore della rivista, e dal Pastore della Chiesa Evangelica Luterana di Roma Jens – Martin Kruse, e moderata da P. Francesco Occhetta S. I.. L’argomento era: Martin Lutero: 500 anni dalla Riforma.
Padre Pani ha condotto un interessante excursus storico, arricchito dalla proiezione di vari documenti, sugli eventi che precedettero la ribellione ufficiale del monaco Martino e fino alla dieta di Worms, mettendo anche in risalto l’incertezza storica della affissione delle 95 tesi – nessuna delle quali (a quanto pare) era ancora palesemente eretica – sulle porte della Cattedrale di Wittenberg. E’ emerso anche che forse il Papa Leone X commise un errore tattico quando, per controllare meglio l’esuberante monaco, inviò in Germania il Cardinale Gaetano, dell’ordine domenicano, pur sapendo che i monaci agostiniani, ordine cui apparteneva Lutero, essendo seguaci della filosofia di S. Agostino, non apprezzavano i tomisti e perciò i due avversari difficilmente si sarebbero capiti teologicamente giungendo a un accordo. Fin qui, comunque, nulla da eccepire e neppure nulla da ridire in merito all’intervento del Pastore Kruse, finché si è limitato ad esaltare la sconfinata cultura biblica di Lutero, la sua profonda onestà morale e intellettuale e il suo immenso amore per la Parola di Dio, anche se riconosceva il carattere alquanto “fumantino” (come diciamo noi vecchi romani) del buon monaco Martino, sempre pronto però a riconoscere il suo eccesso e a chiedere scusa all’interlocutore, principe o popolano che fosse.
I prevedibili guai (se di guai si può parlare, ma forse sarebbe meglio chiamarle “scappatoie dialettiche”) sono cominciati quando il pastore Kruse ha detto che i luterani preferirebbero che i cattolici li chiamassero “Evangelici”, anziché “Luterani” per il loro attaccamento totale al Vangelo (perché, i cattolici non sono attaccati al Vangelo?); sono continuati quando Padre Occhetta ha detto spiritosamente di sperare che il pubblico presente, dopo aver conosciuto gli immensi meriti umani e morali di Lutero, non corresse in fitta schiera a convertirsi al luteranesimo e sono proseguiti ancora quando, terminati i due interventi, è stato dato spazio alle domande del numeroso pubblico presente. Come era immaginabile, l’interesse principale di tutti verteva sull’intercomunione tra cattolici e luterani, tema di cui ultimamente si è parlato molto e che pare stia diventando di moda, dopo le parole pronunciate dal Papa nella chiesa luterana di Roma, che tutti (e soprattutto i protestanti ) hanno interpretato nel modo che faceva loro maggiormente comodo, data la fumosità delle parole usate da quello che per noi è il Vicario di Cristo (Sì, no, fate voi …).
Quando mi è stata concessa la parola, io mi sono dichiarata (naturalmente con tutto il rispetto dovuto alle due parti dialoganti) totalmente contraria alla possibilità di ammettere l’intercomunione per tre motivi:
- Per la diversa interpretazione attribuita dai cattolici e dai luterani alle parole di Cristo: “La mia carne è veramente cibo e il mio sangue veramente bevanda” (Gv 6, 51 – 55). I primi le interpretano in senso realistico e letterale, credendo per dogma di fede che il pane consacrato si sia trans – sustanziato in virtù del Sacramento dell’Eucaristia che, come tutti gli altri Sacramenti, effonde in chi la riceve la Grazia Santificante. I secondi le interpretano in senso soltanto spiritualistico e simbolico. Anzi (ho aggiunto) mi pare evidente che, proprio per questo motivo (l’interpretazione letterale delle parole di Gesù) dovrebbero essere i cattolici ad essere considerati più “evangelici” dei luterani.
- Per i cattolici l’Ostia può essere consacrata solo dal Sacerdote che ha ricevuto il Sacramento dell’Ordine (lo stesso significato del termine “sacerdote” si ricollega al “sacrum facere”), il che non avviene per i luterani che, dei sette Sacramenti istituiti da Cristo, hanno conservato solo il Battesimo.
- Per i cattolici la fede in Cristo significa soprattutto credere che Egli è realmente presente nel “SS. Sacramento dell’Altare”, cosa che i protestanti non credono.
Al termine del mio intervento una buona metà del pubblico ha applaudito, non me ovviamente ma la dottrina cattolica. Le scappatoie di cui parlavo poc’anzi, però, hanno continuato a presentarsi e ad essere utilizzate prima da Padre Pani il quale, senza entrare nel merito del problema (e come avrebbe potuto farlo? Dopotutto lo scopo del meeting era solo celebrativo e non controversistico),ha parlato dell’esistenza, negli Stati Uniti, di una corrente teologica tra varie comunità luterane che tenta di riconsiderare la loro dottrina dei Sacramenti; e poi dal Pastore Kruse che invece si è limitato a ribadire quanto aveva già dichiarato all’Agenzia ZENIT il 19 gennaio: “ Il papa ha invitato i fedeli a prendersi le proprie responsabilità di fronte a Dio per decidere secondo coscienza se è possibile la partecipazione comune tra cattolici e protestanti all’Eucaristia. Non esistono ragioni teologiche per cui questo non possa avvenire”.
A questo punto, io cattolica “bambina” e ultima tra le pecorelle di Cristo, avrei voluto gridare: “Ma questo è protestantesimo puro! (ma sarebbe stata musica per le orecchie del Pastore …) Come si fa a sostenere che non esistono ragioni teologiche di ostacolo all’Intercomunione!” e avrei voluto sfidare Padre Pani e Padre Occhetta a confutare cattolicamente quanto avevo appena detto. Ma mi sono dovuta mordere la lingua perché non era il momento, né il luogo, né l’occasione per farlo. Non era un incontro di discussione teologica, ma solo rievocativo e celebrativo dell’evento storico della Riforma ed io non avevo certo i titoli per parteciparvi, non essendone una specialista ma solo una cattolica dura e pura. Forse, e con una certa ingenuità veramente degna di una cattolica “bambina”, mi sarei potuta aspettare che i due Padri gesuiti spendessero almeno due parole per ribadire la bimillenaria dottrina cattolica dell’Eucaristia, ma poi ho pensato: “Come potrei pretenderlo proprio dai figli di S. Ignazio, il cui quarto voto è l’assoluta, incondizionata e totale fedeltà al Papa che, per giunta, ora è pure uno di loro?”. Mi sono dovuta accontentare di aver dato una forte testimonianza cattolica che ha ricevuto anche degli applausi, segno che non sono solo io ad essere una cattolica “bambina”, oltre che dura e pura.
Inoltre, si era fatto tardi e l’incontro si è concluso tra le manifestazioni di amicizia e stima reciproca tra le due parti dialoganti.
Caro Direttore, quale conclusione potrei trarre da questa mia esperienza se non che siamo soffocati da una terribile confusione teologica e dottrinale ben difficile da dissipare e sicuramente alimentata dai protestanti perché essa porta acqua al loro mulino? Come non temere che nel 2017 Martin Lutero sarà canonizzato da Papa Francesco insieme a tutti i vescovi (e vescove) protestanti del mondo? Se è vero che nei giorni scorsi a una delegazione luterana finlandese in visita al Papa è stata tranquillamente impartita la S. Comunione nella Basilica di S. Pietro vuol dire allora che neppure per il clero cattolico ci sono problemi, perché l’Eucaristia è solo un simbolo!
Che fare allora, se non pregare lo Spirito Santo perché “hostem repellat longius” e usare tutte le capacità di cui il Signore ci ha dotati per chiarire le idee di coloro che non comprendono questo tremendo pericolo? Tra poco accenderò la televisione per seguire su TV 2000 il S. Rosario recitato davanti alla grotta di Lourdes , ma temo che non riuscirò a pregare secondo le intenzioni di Papa Francesco, come ci invitano sempre a fare i Sacerdoti che guidano la preghiera. Pregherò piuttosto l’Immacolata Concezione perché illumini il Santo Padre e non lo faccia mai deragliare dai binari tracciati da Colui che lo ha scelto come Suo Vicario.
Grazie per aver avuto la pazienza di leggere questo mio umile e malinconico“reportage” e non stanchiamoci mai di lodare sempre Gesù Cristo!
Carla D’Agostino Ungaretti
40 commenti su “L’intercomunione con i luterani. Cronaca di un curioso “meeting interreligioso celebrativo” – di Carla D’Agostino Ungaretti”
La nostra preghiera “secondo le intenzioni del Santo Padre” non è una preghiera per le idee personali di Francesco, o di Benedetto, o di Clemente . . .i quali si trovano in un certo momento a essere Papi, è una preghiera secondo le intenzioni che Gesù Cristo Capo della Chiesa assegna al suo Vicario, non alla persona ma alla funzione, e tali intenzioni sono sempre l’unità della Chiesa e la confermazione nella Fede.
Carissima Signora Carla, ha ben detto ciò che doveva e poteva dire, ma la situazione è così ingarbugliata che dei cattolici ‘bambini’ come lei ama definirsi, oramai se ne fanno beffe in gran maggioranza. E dice bene quando afferma che tutta questa confusione teologica e dottrinale è sicuramente alimentata dai protestanti perché essa porta acqua al loro mulino. La situazione attuale, in fondo, era già prefigurata nella” Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione” di circa 17 anni fa che, a mio modestissimo parere, non fu altro che una captatio benevolentiae nei confronti dei luterani con conseguente detrimento della dottrina cattolica, per giunta senza risultati per quanto riguarda il raggiungimento dell’unità dei cristiani (che altro non dovrebbe significare se non il ritorno in seno alla chiesa cattolica di coloro che se ne sono allontanati).
Ma il mondo cambia così velocemente che quello che un tempo era giusto ora è diventato sbagliato. Però di questo noi cattolici “bambini” non ce ne faremo mai una ragione.
Non sono d’accordo “che tutta questa confusione teologica e dottrinale è sicuramente alimentata dai protestanti”: la più grave responsabilità l’hanno i papi conciliari. In primis PVI che ha approvato e promosso quest’ecumenismo falso nel documento CVII “Unitatis Reintegratio”. Quali vicari di Cristo in terra i papi conciliari avrebbero dovuto proteggere il Deposito della Fede … e basta!
E a proposito. Dove erano e dove sono tuttora i prelati preposti ad ostacolare la deriva verso il protestantesimo? Lei ha difeso la Fede Cattolica meglio dei su detti prelati, o vili o non più cattolici.
Bravo Umberto, e brava Carla ! siete due fari luminosi della civiltà cattolica bimillenaria;mi onvinco sempre più che le parole della Madonna “questa volta la Chiesa la salveranno i laici” (pronunciate in più di una recente Sua apparizione) si stanno avverando, dovendo constatare la viltà, se non la vigliaccheria di tanta parte del clero che, pur conoscendo benisimo di “fondamentali” del Cattolicesimo, la Verità tutta intera, tace, ondeggia, tentenna, si ritira, ma in conclusione spalleggia i nemici di Cristo e della Chiesa Cattolica. Coraggio e avanti, quindi, cari amici/che e fratelli/sorelle in Cristo Gesù, ché la battaglia sarà lunga ed aspra, ma loro ne usciranno sconfitti, possiamo starne certi, come del fatto che alla notte segue il giorno, alle tenebre la luce. Laudetur Jesus Cristus. Ad Jesum per Mariam
BRAVA!!!!!!!
Faccio i miei complimenti alla signora D’Agostino Ungaretti, che io conosco e stimo da anni, per il suo coraggioso intervento alla riunione e per aver narrato e commentato con molto equilibrio l’avvenimento al quale ha partecipato. Lei ha ragione nel temere che si stia scivolando verso una catastrofe ecclesiale, per la pertinace intenzione di mettere definitivamente da parte il dogma e ridurre così la pastorale a diplomazia e politica clericale. Nelle questioni che riguardano Lutero, tutto il Concilio di Trento (eminentemente dogmatico) viene di fatto abolito, e al suo posto resta il Vaticano II (ambiguamente pastorale).
Grazie dell’ articolo molto bello! Che il Signore ci aiuti a non allontanarci mai dalla sana dottrina!
… “siamo soffocati da una terribile confusione teologica e dottrinale”…
Gentile sig.ra,
la confusione che pervade Lei – e molti altri – è dovuta al fatto che legittimamente vorrebbe un Bergoglio cattolico. Ma non lo é. Non si meravigli oltre, perché la stessa messa novus ordo non è cattolica: è protestante. Faccia appello al semplice detto “lex orandi lex credendi ” e ne tragga la regola per non essere più confusa. Non se lo merita.
Cosa farà Lei – e molti altri – se nel 2017 “beatificheranno” Lutero?
Per non perdere la fede, cerchi di assistere alla Santa Messa Cattolica celebrata da quei pochi preti rimasti che hanno ancora gli ordini in quanto ordinati da Veri Vescovi. Non frequenti le altre “messe” perché il “prete” probabilmente non crede nella transustanziazione. Hanno dato la comunione ai luterani? Non importa perché non si trattò di ostie consacrate e NSGC di certo non c’era. Bergoglio e C. stanno praticando la nuova religione ecumenica che assolutamente non è la Religione Cattolica.
“Hanno dato la comunione ai luterani? ” : ma anche a Vladimir Luxsuria, caro Umberto, e ha visto chi glie la ha data? in diretta televisiva? ora questi tuona contro le nozze hay, le adozioni gay, l’utero in affitto e via dicendo. Ma un poco di coerenza no, eh?
Vladimir Luxuria deve solo pentirsi, confessarsi e non peccare più (al meno pubblicamente) essendo stato battezzato, comunicato e cresimato nella chiesa cattolica (il fatto che fu battezzato nella chiesa conciliare non è una colpa da addebitarsi a lui ma a chi aveva/ha il potere ecclesiale) . Per gli eretici (come i luterani) le cose sono molto molto diverse. Devono convertirsi al cattolicesimo. Punto.
Intanto il Papa volerà in Svezia per commemorare i 500 dello scisma (questo significa alla fin fine) … invece di celebrare cicli di Messe in riparazione … i tempi cambiano, evidentemente.
Perciò mi unisco a chi, in altra sede, ha scritto che si attende una visita pure ad Ecône tra qualche tempo … perchè, se il dialogo è vero dialogo, anche questo sarebbe da mettere in agenda … ma ovviamente è puro esercizio di fantasia.
Uno scisma causato dalla più grave eresia della storia della Chiesa. Il fatto che il Papa vada a celebrarlo, magari chiedendo scusa, è di una gravità senza precedenti.
Bergoglio per fortuna non è Papa.
Ottimo il suo articolo, ma per la prima volta dissento, carissima Carla, da un punto:
“”Pregherò piuttosto l’Immacolata Concezione perché illumini il Santo Padre e non lo
faccia mai deragliare dai binari tracciati da Colui che lo ha scelto come Suo Vicario.””
Purtroppo “secondo me” sta già deragliando da tanto tempo e sta per precipitare
nell’abisso!!!!!!
il bello (o il brutto) cara Paoloa, è che ci vorrebbe portare tutti con sé, giù, in fondo, dove c’è una gran puzza di zolfo, e “dolore e digrignar di denti”. Ma io declino l’invito, e lei?
Pensi che qualcuno che segue questo sito sia disposto a seguire el papapampero nella genna?Interessante quello che hai scritto: “ci vorrebbe portare”. E’ ciò che penso anch’io. Il suo scopo, a mio parere, é deviare i fedeli. Ci sarà qualche sacerdote o vescovo che avrà il coraggio di ribellarsi a questo scempio eventuale del 2017? Aspettano le ricorrenze della Madonna per scandalizzarci; anziché ricordare Fatima, beatificheranno un eretico?
Cara Paola, Gesù ha pregato per quelli che Lo hanno crocifisso, quindi anche noi dobbiamo pregare per quelli che vediamo confusi nell’errore; tanto più se occupano posti di rilievo da dove possono condurre tanta gente alla perdizione. Si ricordi quell’opera di misericordia che dice: “Pregare Iddio per i vivi e per i morti”.
Con immutata amicizia
Tonietta
Concordo con immenso dolore sull’articolo della cara signora. Aggiungo a malincuore la scena o scenetta che dir si voglia in cui ieri sera Papa Bergoglio invitava ad unirsi a lui nella benedizione finale i due rappresentanti ortodosso e protestante . Con la mano . Mancava solo un fischio…che pena! Che Dio mi perdoni ma che pena! Preghiamo per lui
Cara Bea, non pensa che l’Isis sia alle porte dell’Italia per tutte le scandalose azioni di questo vdr? Io sento odor di castigo divino nell’aria.
Anch’io, cara Maria Teresa, e non penso che riguardi solo l’Isis.
Non ho elementi per poter affermare che la ‘protestantizzazione’ della Messa e della vita della Chiesa sia stata voluta da Paolo VI, è indubbio però, ormai riconosciuto, che questa deriva partì con il Novus Ordo Missae. Anche in quel caso vi è stato un errore tattico, messo in evidenza molto bene dal Prof. Vassallo. Ai neo-modernisti di allora non fu difficile far evidenziare ai fedeli che la difesa della Messa tradizionale era sostenuta da esteti e da un gruppo di personaggi loschi (ed era vero) guidati da Vittoria Guerrini. Fu il momento in cui Ottaviani e Bacci, consapevoli della deriva luterana, si ritrovarono gli unici a far fronte, loro e la banda, mai chiaramente vagliata nelle intenzioni, di esoteristi e iniziati. Grande scossa vi fu nei Sacri Palazzi, ma fu un vero errore tattico quello di credere alla buona fede, per esempio, di un Zolla, l’untore dello spirito e delle coscienze, superbo e capriccioso parvenu dei salotti iniziatici.
Scusate il p.s.: e che dire dei volti dei due invitati? Non era incredulità, come affermato dal commentatore, ma di imbarazzo vero e proprio. Non si capiva che fare , dove mettere le mani. Meglio stare fermi come l’ ortodosso o rimanere a mezz’aria come il protestante? Mah!
Bravissima la nostra pubblicista. Mi permetto però di consigliarle di non andare in futuro ad altri eventi del genere. Dirò di più: un protestante coerente – e ce ne saranno – non dovrebbe nemmeno ricercare simili commistioni.
“Quando avremo insozzati coi nostri escrementi quelli che ora ci opprimono, essi adoreranno il nostro sterco e lo avranno in conto di balsamo” Parole testuali di Martin Lutero
Dunque siamo arrivati a tenere in conto di balsamo lo sterco dei protestanti. Anna Garenna
La Madonna a don Stefano Gobbi il 31/12/92 diceva: “Il quarto segno è l’orribile sacrilegio, compiuto da colui che si oppone a Cristo, cioè l’anticristo. Entrerà nel tempio di Dio e siederà sul suo trono, facendosi adorare lui stesso come Dio.” Non ci siamo ancora ma possiamo individuare nei fatti su esposti l’azione del falso profeta, colui che gli prepara la strada, come il Battista preparava la strada a Cristo. Dice ancora Maria: “La S. Messa è il sacrificio quotidiano, l’oblazione pura che viene offerta al Signore in ogni parte, dal sorgere al tramonto del sole. Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante, si dirà che la Messa non è un sacrificio ma solo la sacra cena. E così verrà soppressa la celebrazione della S.Messa. In questa abolizione del sacrificio quotidiano consiste l’orribile sacrilegio compiuto dall’anticristo..” Vedi Daniele 12, Mt 24, 2 Ts 2. Da quel momento possiamo cominciare a contare i giorni ultimi, per…
“In questa abolizione del sacrificio quotidiano consiste l’orribile sacrilegio compiuto dall’anticristo” : ma allora Licia, scusi, se il VdR imporrà ai preti (per dare un segno della sua misericordia) di celebrare una semplice “cena”, alla quale possano partecipare anche protestanti, abolendo di fatto la transustanziazione (cosa che in certe congregazioni già si fa) si rivelerà come “falso profeta, colui che gli prepara la strada”. oppure come vero e proprio anticristo ? la cosa non mi è molto chiara.
Giusta domanda, caro Catholicus, Lei ha centrato il problema…..Analizzando con attenzione il tutto, mi sembra ragionevole dedurre che il “falso profeta” non può che essere rappresentato da tutto il pensiero e dalle forze che, all’interno della Chiesa, hanno portato all’instaurarsi di questo pontificato…..e, quindi, di conseguenza…… (mi sembra che non ci sia bisogno di aggiungere altro…). E’ ragionevole dedurre che siamo nel tempo di Daniele 12,11-12 e, quindi, di Mt,24…. Prepariamoci…..Il Signore è con il Suo Resto e combatte al suo fianco……”Non prevalebunt”!!!
il 31 ottobre p.v. il vdr sarà in svezia per celebrare i 500 anni della (nefasta) riforma luterana! continua così il riavvicinamento tra le chiese cristiane avviato dopo il concilio e al quale francesco è intenzionato a dare nuovo impulso (fonte: corriere della sera del 26.01.2016).non ci sono commenti!
Poveri gesuiti, fan veramente specie con quel cervello e cuore ormai pieni di nebbia confusionale, il classico muraglione che non ti fa veder più nulla.. Son tre anni che le spoglie mortali di Sant’Ignazio si staranno ribaltando nel sarcofago. E’ giunto il tempo che i gesuiti erronei e traditori si rechino in Roma alla sua tomba e, messisi proni davanti a lui, gli domandino perdono con tutto il cuore. Capiranno allora CHI E’ IL PADRE DEL DISORDINE E DEL MONDO ALLA ROVESCIA CHE ESSI SI PRESTANO A DIFFONDERE. E dopo ciò domandino scusa a tutti i cattolici che hanno tradito e stanno tradendo (la speranza in una resipiscenza non è mai persa…). Quanto al loro confratello, che abbiamo la sventura di aver per papa (prendiamo la cosa come un tempo di purga e purificazione…) ritengo che un rinsavimento sia piuttosto improbabile (per età anziana, scarsa cultura, vanagloria, e via dolorando…).
Santa Maria Ausiliatrice, non ci abbandonare.
Cara Signora Marisa, sono talmente d’accordo con lei – io, che sono stata allieva e collaboratrice di un grande gesuita e scrittore di CIVIILTA’ CATTOLICA, Padre Piersandro Vanzan, purtroppo scomparso nel 2011 che per me è stato ad un tempo un direttore spirituale e un fratello maggiore – che, uscendo da Villa Malta, ho provato la tentazione di inviare al Papa la “Preghiera per conservare la vera fede” di un loro grande confratello, il Santo gesuita Pietro Canisio, pubblicata pochi giorni fa da CORRISPONENZA ROMANA. Non l’ho fatto, per timidezza o chissà perché. Comunque, l’URL è:http:// http://www.corrispondenzaromana.it/san-pietro-canisio-preghiera-per-conservare-la-vera-fede/
La leggo spesso e ne traggo grande conforto. Grazie per avermi letto.
.
Io ho avuto Padre Vanzan come professore di religione in prima liceo scientifico (inizio anni ’70), poi non più, purtroppo. Ne ho sempre conservato un ottimo ricordo e qualche sua lezione è incisa nella memoria come se fosse accaduta ieri.
non credo che Bergoglio possa o voglia canonizzare Lutero, né che possa essere distribuita l’Eucarestia ai luterani, anche perché bisognerebbe prima confessarsi, che vorrebbe dire diventare praticamente cattolici.
Aspettiamo a processare quelle che per il momento non sono nemmeno intenzioni.
Mi spiace, sinceramente, contraddirla: l’Eucarestia ai luterani è già stata distribuita. In quanto al resto… come interpreta il viaggio del papa il prossimo ottobre per le celebrazioni di Lutero?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/01/20/vacanze-romane-dei-luterani-di-finlandia-con-comunione-cattolica/
Gentile LR, trascrivo dal dizionario del Corriere.it:
ATTENDISMO: Politica di temporeggiamento in attesa del verificarsi di un evento risolutore.
Bene, in attesa dello sperato evento, dormiamo sonni tranquilli.
Santa notte.
Caro LR, l’Eucarestia ai Luterani è già stata distribuita recentemente in S. Pietro, alla delegazione dei Luterani di Finlandia in visita a Papa Francesco : ecco dimostrato che quelle che, invece, con tutta evidenza, sono intenzioni (quante volte abbiamo sentito dalla sua bocca quell’invito alla “unità nella diversità”) sono anche diventate fatti concreti………mi sembra evidente che in questo modo la Chiesa stia procedendo ad una relativizzazione dell’Eucarestia, il che equivale ad abolirla……(Dn 12,11-12 e Mt 24 “Quando vedrete l’abominio della desolazione, di cui parla il profeta Daniele, stare nel luogo santo…..”). Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro…..
Io come cattolica anche io bambina cresciuta fino all’età di 10 anni con il pontificato di papa Pio XII noto la musica che è molto cambiata e sinceramente
sto male quando sento dire durante la Messa in unione a papa Francesco e nel silenzio dico Gesù io sto in unione a papa Benedetto perchè secondo me non si può stare in comunione
con chi vede Lutero come un santo mentre la Madre di Dio dovrebbe essere festeggiata per i 100 anni dell’apparizione ai pastorelli di Fatima ed ascoltata per consacrare La Russia al suo cuore Immacolato .
A me sinceramente non sconcerta tutto questo bailame di azioni, metamorfosi, discorsi, mondanità ecc.. Semmai a “preoccuparmi” è la fretta, la velocità con cui Bergoglio &c., massoni, politici, poteri occulti, media e personaggi famosi ci farciscono la giornata per stordirci con i loro pensieri e le loro azioni deliranti. Hanno fretta di portare a termine il loro progetto nefasto, come se avessero i giorni contati, le ore, i minuti. Questo crea irrequietezza e confusione che non fa altro che canalizzare l’attenzione sul mondo e ci appesantisce l’anima. Eleviamoci, stacchiamo la spina. Teniamoci uniti a Cristo e preghiamo, se il maligno ha fretta di concludere la partita vuol dire che è stato avvisato della fine imminente. Ma chi ha fede di che avrà timore? Non mi fa paura niente e troverò sempre un santo sacerdote che mi amministra i sacramenti. Pregate e rilassatevi, godetevi la fine della notte oscura e aspettate trepidanti la Luce di un’alba nuova. Gesù viene presto!
Sono convinto ancvh’io che la follia modernista, (in)civile e religiosa non durerà molto, non può durare. Ricordate il carosello del bravo Ernesto Calindri, sul tema del logorio della vita moderna? “Dura minga – diceva – non può durare”; chissà cosa avrebbe detto se si fosse trovato di fronte a questo nuovo tipo di logoramento ossessivo, sia del VdR contro i pochi rimanenti veri cattolici, sia dei sinistrorsi contro la società civile, alla quale vogliono imporre ad ogni costo la loro delirante e perversa ideologia.
A me, quando sento Papa Bergoglio chiedere preghiere per lui mi sorge spontanea e triste una domanda: che cosa devo chiedere al Signore per te? Che ti converta o ti aiuti a proseguire in questa terribile china di protestantizzazione della Chiesa? Che ti aiuti ad amare di più i cattolici dei quali sei pastore o a trovare sempre più titoli dispregiativi nei loro confronti? Che ti metta in crisi quando non ti genufletti davanti all’Eucarestia o chiedi che cessinio le poche voci che tentano di farti ravvedere? Ci dici per favore che cosa dobbiamo chiedere per te? Ci sveli i tuoi piani per i quali dobbiamo pregare il Signore? …. Tristezza infinita …
Gentile Italo,
penso spesso che l’unica cosa davvero corretta che papa Bergoglio DICE E NON SMENTISCE MAI è quando, nel chiedere alle folle di pregare per lui, aggiunge di ‘averne tanto bisogno’.
Ritengo che questa sia la più semplice e vera AUTODIAGNOSI (sia pure non precisante in che consiste il BISOGNO, se mai ne sia consapevole) che egli possa fare su di sé. Ed è sicuramente un motivo per pregare per lui collettivamente nella S. Messa. Rimango convinta che molti professionisti della salute mentale potrebbero dare spiegazioni esaurienti in merito, soprattutto dopo aver ascoltato il suo ultimo invito ad accogliere i poveri, accoglienza nella quale sarebbe ostacolato chi soffre di ‘delirio di onnipotenza’ (qualcuno sa spiegare che c’entra?).
Quanto al pregare per lui individualmente bisogna fare appello a tutto il proprio coraggio e a tutta la propria misericordia spirituale se si è riusciti a rimanere cattolici malgrado le sue sberle quotidiane dall’emporio Santa Marta.