Dire che la repubblica laica esclude la religione è un controsenso, è come dire che abbattendo le colonne portanti un palazzo si sostiene meglio. Togliete al laicismo tecnologizzato i valori cristiani e troverete la società più grottesca della storia. Il laicismo senza i valori cristiani, si trasforma in una ideologia disumana come il socialismo reale, comunismo e nazismo.
di Agostino Nobile
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Nel suo famoso discorso alla Camera dei Comuni del novembre 1947, W. Churchill dichiara: «Nessuno pretende che la democrazia sia perfetta. È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora». Il commento è senz’altro seducente, ma Churchill, non dice perché la democrazia, tutto sommato, è la migliore forma di governo. Coerente con la sua religione laicista, Churchill considera l’uomo, in tutta la sua essenza, il segmento di un puzzle che forma la comunità. Per lui, come per quasi tutti i governanti attuali, la società è formata da entità astratte. Se Churchill fosse stato lungimirante e libero dalla gabbia mentale massonica, al suo discorso avrebbe aggiunto che la democrazia senza il Dio cristiano è destinata alla corruzione e alla decadenza, proprio perché i suoi valori sono intrinsecamente cristiani. Non esiste una democrazia basata sui precetti induisti, buddisti o islamici. Né tanto meno su basi laiche, in quanto la laicità è nata col “date a Cesare…” di Gesù Cristo. Per chi dovesse ignorarlo, la laicità è figlia del cristianesimo.
Il presidente Hollande e il suo primo ministro Manuel Valls quando dicono che la Repubblica laica esclude la religione, mentono, non sappiamo se consapevolmente o per ignoranza. Ma certamente l’affermazione è un controsenso, è come dire che abbattendo le colonne portanti un palazzo si sostiene meglio. Togliete al laicismo tecnologizzato i valori cristiani e troverete la società più grottesca della storia. Il laicismo senza i valori cristiani, si trasforma in una ideologia disumana come il socialismo reale, comunismo e nazismo. Nessuna meraviglia se le democrazie hanno sdoganato le stesse leggi ammazza-persona degli “ismi”: aborto, eutanasia, eugenetica. Ma i laicisti superano, per fantasia, o barbarie, secondo i punti di vista, i loro antenati. Per la prima volta nella storia hanno legalizzato il matrimonio per le persone dello stesso sesso, con diritto all’adozione. Se tale scelta non sarà arginata dal buon senso, le conseguenze non si faranno attendere.
Dunque, è il laicismo senza il Dio cristiano che ha causato il degrado politico e sociale. Non ci vuole un quoziente intellettivo particolare per capire che senza il timore di Dio, ognuno tira acqua al proprio mulino, senza porsi problemi di coscienza, lobbies gay, lobbies miliardarie, lobbies partitiche, etc… Il mondo è vivisezionato e controllato dalle lobbies. Il politico, pur di mantenere il proprio potere è disposto a tradire le promesse date ai propri elettori, per non parlare di alcuni magistrati che infrangono la Costituzione sempre più spesso, nonché delle devastanti lobbies dei think tank, letteralmente, contenitori di pensiero, ovvero gruppi di esperti che fanno e disfano il mondo politico, sociale e militare. L’arma principale è, per l’appunto, la corruzione. Si potrà obiettare, giustamente, che anche all’interno della Chiesa esiste la corruzione. Il peccato originale, infatti, non guarda in faccia a nessuno, santi, papi, operai, impiegati, imprenditori, casalinghe, buddisti, islamici, induisti, etc… dobbiamo fare i conti con quel male morale che tende all’autoaffermazione, al rifiuto di Dio. G. K. Chesterton descrive molto bene questa lacuna morale che investe anche la Chiesa: «Cristo non scelse come come pietra angolare il geniale Paolo o il mistico Giovanni, ma un imbroglione, uno snob, un codardo: in una parola, un uomo. E su quella pietra Egli ha edificato la Sua Chiesa, e le porte dell’Inferno non hanno prevalso su di essa.
Tutti gli imperi e tutti i regni sono crollati per questa intrinseca e costante debolezza, che furono fondati da uomini forti su uomini forti». Dunque, sarà sempre necessario gettare le mele marce fuori dalla Chiesa, con la consapevolezza che la perfezione morale è un’utopia. Tuttavia, tra la democrazia atea e la Chiesa si trova un solco profondo. La Costituzione cattolica è la Parola di Dio, l’Antico e il Nuovo Testamento, e non può essere abrogata o cambiata secondo le tendenze del mondo da un pugno di ecclesiastici. Se ciò accadesse, la Chiesa non sarebbe più di Cristo, ma di qualche papocchio che si sente più cristiano di Gesù. La Costituzione della democrazia atea al contrario, è soggetta agli umori personali dei politici e dei legislatori, i quali hanno potere assoluto sulla sfera sociale ed economica dello Stato. La sacralità della vita, della persona e della famiglia divengono strutture malleabili, modellabili secondo criteri personali e quindi soggetti a continui mutamenti. Se per ipotesi la matematica e la fisica, scienze assolute che sono alla base dell’evoluzione umana, fossero relative, e dunque mutabili, l’umanità intera sarebbe ancora a pascolare le pecore. Basta trasferire il paragone sull’uomo, centro dell’universo e figlio di un Creatore assoluto, per capire in quale tipo di democrazia ci hanno intruppato.
2 commenti su “Democrazia post-moderna – di Agostino Nobile”
Matematica e fisica scienze assolute.Scienze con il loro iter conoscitivo in divenire ed il rigore ferreo delle loro leggi assodate. Il rigore ferreo delle leggi base lo ha anche l’uomo ma non lo si vuol riconoscere nella sua interezza. Lo si riconosce soltanto o soprattutto nella sua fisicità. L’aspetto morale e religioso compenetrante l’aspetto fisico, viene ignorato. Viene ignorato non perchè non lo si possa conoscere ma perchè conoscendolo richiederebbe delle responsabilità che l’uomo stesso declina. Quindi, nel migliore dei casi, guarda altrove.
Il vero problema è che la laicità non esiste e non esisterà mai. Ogni potere temporale ha bisogno di una fondazione e di un fondamento, un radicamento, nel potere simbolico religioso. Ogni persona ha bisogno di essere parte di un popolo ed ogni popolo ha bisogno di identificarsi in qualcosa o in qualcuno, di avere un compito. La stato laico autentico sarebbe prescindere totalmente da qualunque risposta davanti al mistero della vita cioè l’anarchia, un non-stato. La verità è che lo stato laico non è altro che una maschera indossata dall’ateismo (che poi diventerà nel giro di un attimo neopaganesimo) e dal neopaganesimo per sostituirsi al cristianesimo e alla Chiesa Cattolica, il cui comportamento mi ricorda molto quello descritto in Ezechiele 16. Verrà la grande tribolazione, ma Gesù, il Cristo, il nostro re, tornerà e ci salverà. “Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi”. Gv 14, 18