Bergoglio in Africa ha parlato di bagni, cucine, scarichi fognari… Non a caso, rivolgendosi ai Pastori, non li ha invitati a celebrare la Messa, ma a “prendere l’iniziativa contro tante ingiustizie, a coinvolgersi nei problemi dei cittadini, ad accompagnarli nelle loro lotte, a custodire i frutti del loro lavoro collettivo e a celebrare insieme ogni piccola o grande vittoria”. Proprio così: “celebrare insieme ogni piccola o grande vittoria” e non il Sacrificio di Nostro Signore, l’unico atto che libera veramente gli uomini, anche quelli che vivono e muoiono nella miseria.
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Ogni settimana Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.
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Il successo di questa rubrica è testimoniato dal numero crescente di lettere che arrivano in redazione. A questo proposito preghiamo gli amici lettori di contenere i propri testi entro un massimo di 800 – 1.000 battute. In tal modo sarà più facile rispondere a più lettere nella stessa settimana. Ringraziamo tutti per la gentile attenzione e collaborazione.
PD
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Martedì 1° dicembre 2015
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È pervenuta in redazione:
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Gentilissimo dottor Gnocchi,
mi scuso fin dal principio perché chiedendole una valutazione sul viaggio in Africa di Papa Francesco so di sottoporla alla tortura di leggere tutto quanto ha detto. Le confesso che io ho seguito gli eventi con un solo occhio perché quando si tratta di questo Papa ho sempre paura ogni volta che apre bocca o che compie un gesto. Mi permetto quindi di chiedere a lei come è andata, visto che lei è costretto dal suo lavoro a guardare tutto con attenzione. C’è qualcosa che l’ha colpita in particolare? Visto che questo tipo di tortura fa parte del suo mestiere ne approfitto.
Grazie per la sua attenzione,
Giovanna Romeo
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non pensi che l’abitudine a leggere, ascoltare, guardare quanto questo Papa scrive, dice e compie renda meno penoso farlo ogni volta che scrive, parla e si esibisce sul palcoscenico mediatico mondano. Insomma, anche questa volta è stata dura e dunque vale la pena di mettere a frutto la fatica dividendola da buoni fratelli con chiunque lo chieda. Diciamo che è una modalità ascetica per applicare la misericordia tanto cara a questo pontificato che la predica, ma non la pratica.
Circa la sua domanda, devo dire che, in effetti, c’è qualcosa che mi ha particolarmente colpito durante il viaggio africano. Si tratta del discorso tenuto in Kenya alla baraccopoli di Kangemi, nei sobborghi di Nairobi. Però, prima di farci sopra qualche considerazione, bisogna che lei condivida almeno un po’ la tortura, cui io mi sottopongo professionalmente, anche per conto terzi, leggendo i seguenti passi. Se vuole, anche per rendersi conto che non sono estrapolati maliziosamente dal loro brodo di cultura ermeneutica tradendo l’attuale magistero pontificio, può trovare il testo integrale sul sito del Vaticano, che ormai è diventato il “Bollettino Ufficiale Bergogliano”, più o meno come le bacheche delle Case del Fascio ai tempi di Mussolini o delle Case del Popolo ai tempi di Stalin.
Dunque, cara Giovanna, si turi il naso, trattenga il respiro, butti giù tutto d’un fiato quanto segue e tenga presente che i neretti nel testo sono miei.
Questo si aggrava quando vediamo l’ingiusta distribuzione del terreno (forse non in questo quartiere, ma in altri) che porta in molti casi intere famiglie a pagare affitti abusivi per alloggi in condizioni edilizie per niente adeguate. Ho saputo anche del grave problema dell’accaparramento delle terre da parte di “imprenditori privati” senza volto, che pretendono perfino di appropriarsi del cortile della scuola dei propri figli. Questo accade perché si dimentica che «Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno» (Giovanni Paolo II, Enc. Centesimus annus, 31).
In questo senso, un grave problema è la mancanza di accesso alle infrastrutture e servizi di base. Mi riferisco a bagni, fognature, scarichi, raccolta dei rifiuti, luce, strade, ma anche scuole, ospedali, centri ricreativi e sportivi, laboratori artistici. Voglio riferirmi in particolare all’acqua potabile. «L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità» (Enc. Laudato si’, 30). Negare l’acqua ad una famiglia, attraverso qualche pretesto burocratico, è una grande ingiustizia, soprattutto quando si lucra su questo bisogno.
Questo contesto di indifferenza e ostilità, di cui soffrono i quartieri popolari, si aggrava quando la violenza si diffonde e le organizzazioni criminali, al servizio di interessi economici o politici, utilizzano i bambini e i giovani come “carne da cannone” per i loro affari insanguinati. Conosco anche le sofferenze di donne che lottano eroicamente per proteggere i loro figli e figlie da questi pericoli. Chiedo a Dio che le autorità prendano insieme a voi la strada dell’inclusione sociale, dell’istruzione, dello sport, dell’azione comunitaria e della tutela delle famiglie, perché questa è l’unica garanzia di una pace giusta, vera e duratura.
(…)
A questo proposito, propongo di riprendere l’idea di una rispettosa integrazione urbana. Né sradicamento, né paternalismo, né indifferenza, né semplice contenimento. Abbiamo bisogno di città integrate e per tutti. Abbiamo bisogno di andare oltre la mera declamazione di diritti che, in pratica, non sono rispettati, e attuare azioni sistematiche che migliorino l’habitat popolare e progettare nuove urbanizzazioni di qualità per ospitare le generazioni future. Il debito sociale, il debito ambientale con i poveri delle città si paga concretizzando il sacro diritto alla terra, alla casa e al lavoro [le tre “t”: tierra, techo, trabajo]. Questa non è filantropia, è un dovere morale di tutti.
Faccio appello a tutti i cristiani, in particolare ai Pastori, a rinnovare lo slancio missionario, a prendere l’iniziativa contro tante ingiustizie, a coinvolgersi nei problemi dei cittadini, ad accompagnarli nelle loro lotte, a custodire i frutti del loro lavoro collettivo e a celebrare insieme ogni piccola o grande vittoria. So che fate molto, ma vi chiedo di ricordare che non è un compito in più, ma forse il più importante, perché «i poveri sono i destinatari privilegiati del Vangelo» (Benedetto XVI, Discorso ai Vescovi del Brasile, 11 maggio 2007, 3)
Cari cittadini, cari fratelli. Preghiamo, lavoriamo e impegniamoci insieme perché ogni famiglia abbia una casa decente, abbia accesso all’acqua potabile, abbia un bagno, abbia energia sicura per illuminare, per cucinare, per migliorare le proprie abitazioni… perché ogni quartiere abbia strade, piazze, scuole, ospedali, spazi sportivi, ricreativi e artistici; perché i servizi essenziali arrivino ad ognuno di voi; perché siano ascoltati i vostri appelli e il vostro grido che chiede opportunità; perché tutti possiate godere della pace e della sicurezza che meritate secondo la vostra infinita dignità umana.
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È andato giù, Giovanna? Brava. Allora continuo dicendole che, anche se non fosse arrivata la sua lettera, avrei comunque scritto un commento a quanto ho appena fatto ingurgitare a lei e agli altri lettori. Pensavo di riportare questi passi senza citare la fonte e poi proporre il seguente quiz: “Secondo voi, queste affermazioni sono: A) del presidente dell’ordine dei geometri; B) dell’assessore ai lavori pubblici e agli arredi urbani della vostra città; C) dell’assessore ai servizi sociali della vostra città; D) di Nichi Vendola; E) di Marx (Groucho, non Karl); F) del vescovo di Roma.
Cara Giovanna, mi pareva un giochino simpatico, ma mi sono subito reso conto che sarebbe stato del tutto inutile e, soprattutto, di una facilità disarmante. Visto che in nessuna riga viene citato Nostro Signore Gesù Cristo, anche i lettori più distratti avrebbero indovinato subito che il titolare delle affermazioni in oggetto può essere soltanto l’attuale vescovo di Roma.
Se ci fosse un bravo vaticanista, e soprattutto se ce ne fosse uno libero, tra quelli che svolazzano per i cieli del mondo al seguito di Bergoglio lasciando nell’azzurro immacolato le scie del loro puzzolente incenso a coprire quelle del meno rivoltante cherosene dell’aereo papale, ci avrebbe scritto sopra un pezzo memorabile. Ma quel vaticanista non c’è e quel pezzo non è uscito. Qualcuno vi ha fatto cenno, ma i più accorti, quelli che a ogni morte e a ogni dimissione di Papa si mettono subito a tappetino sotto i piedi del successore, hanno pensato bene di nascondere al calduccio della solita e avariata retorica sui poveri questo libero pensiero muratorio fatto di mattoni e calcestruzzo, ma anche di squadra e compasso.
E un bravo titolista, fosse anche solo per il gusto della battuta, questo pezzo che nessuno ha scritto lo avrebbe confezionato come si deve. “Più fognature per tutti”, avrebbe aperto in prima pagina, facendo seguire un sommario concepito più o meno così: “Lo ha chiesto con forza papa Bergoglio nel corso del suo viaggio in Africa. Grazie alla profetica onniscienza di cui è dotato, il portavoce di Eugenio Scalfari non si è limitato a chiedere solo scarichi adeguati, ma anche i relativi bagni, senza i quali le condutture fognarie rimarrebbero inoperanti. E ha invocato anche la possibilità di cucinare poiché, se non si cucina, non si mangia e, se non si mangia, i bagni non servono e le fogne sarebbero state costruite inutilmente”.
Se ha letto con attenzione il discorso di Bergoglio, cara Giovanna, converrà che non esagero. Non ho inventato nulla, è scritto tutto lì dentro. Guardi bene e magari verrà anche a lei qualche idea da bravo titolista. Per esempio, “Scaricare meno, scaricare tutti”, “Bagni, amore e fantasia”, “Se non scaricherà, lotta dura sarà”, “Fate i vostri bisogni, non fate la guerra”, “Fogna dura, senza paura”, “Muratori di tutto il mondo unitevi”… E qui, sull’ultimo titolo, mi fermo lasciando a ciascuno la libera interpretazione del termine “Muratori”.
Mi permetta, cara Giovanna, di evitare le considerazioni seriose, che più o meno conosciamo tutti. Dovrei ripetere ciò che dico fin da quel “Buonasera” che gelò il sangue nelle vene di tanti bravi cattolici. La metto solo in guardia da qualche solerte e servile “voce del magistero” secondo la quale, se lo si legge attentamente e con il cuore in ascolto, in questo discorso, si vede che “papa Bergoglio ha difeso coraggiosamente la vita e ha parlato chiaramente contro l’aborto”. Ebbene, tutta questa chiarezza e questo coraggio sono condensati nella seguente riga: “Non mancano di fatto, pressioni affinché si adottino politiche di scarto come quella della riduzione della natalità”. Non male per quello che, occhio e croce, dovrebbe essere il Vicario di Cristo. Del resto, nella riciclica Laudato si’, la carta fondativa del suo pontificato, si è preoccupato con più solerzia del destino dei microrganismi che di quello dei bambini abortiti e non si vede perché ora dovrebbe insegnare qualcosa di diverso.
Per concludere, visto che siamo in materia di costruzioni e infrastrutture, qualcuno potrebbe eccepire che Bergoglio ha fatto un bel discorso, ma non si è preoccupato della copertura economica dei suoi progetti. Ebbene, questo sofistico che osa criticare il Papissimo si sbaglia. Bergoglio, nella sua profetica onniscienza, ci ha pensato, eccome, alla copertura economica. I soldi per costruire, fognature, bagni, acquedotti, linee elettriche, centri sportivi e via discorrendo si ricavano risparmiando sulla costruzione delle chiese, gli unici edifici che non ha mai citato come necessari per il bene di un popolo. Non a caso, quando si rivolge ai Pastori, non li invita a celebrare la Messa, ma a “prendere l’iniziativa contro tante ingiustizie, a coinvolgersi nei problemi dei cittadini, ad accompagnarli nelle loro lotte, a custodire i frutti del loro lavoro collettivo e a celebrare insieme ogni piccola o grande vittoria”.
Proprio così, cara Giovanna, a “celebrare insieme ogni piccola o grande vittoria” e non il Sacrificio di Nostro Signore, l’unico atto che libera veramente gli uomini, anche quelli che vivono e muoiono nella miseria. Ma a che cosa servono le chiese a chi diffonde la fede nell’uomo invece che quella in Cristo? A nulla, quindi “Più fognature per tutti”.
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo
60 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi”
Il Vescovo di Padova dice, a proposito della “querelle” sul presepe nelle scuole “Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne tra di noi, io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni». Anche stavolta, come già all’epoca della disputa sui crocefissi nelle aule, il vescovo si schiera apertamente contro la Lega Nord ed il sindaco Bitonci. Per questi preti la Lega strumentalizza politicamente, mentre solo loro sono onesti e imparziali: roba da matti! Ma questo Vescovo, si ricorda il catechismo? lo sa che la pace ce l’ assicura solo Cristo ? Ma non si rende conto che così tradisce quel Cristo che dovrebbe rappresentare qui in terra ? e io dovrei seguire questi pastori qua? Caro Alessandro, che pena mi fanno questi preti, che pena !
Faccia marcia indietro su Cristo e si dimetta. Poi si cerchi un lavoro e avremo un miscredente in meno nell’episcopato e un lavoratore socialmente utile in piu’ sulle strade.
A che servono oramai le fognature? , siamo talmenti immersi nel più schifoso e puzzolente liquame pagano che non ne sentiamo neppure più l’ odore . Proprio vero, siamo in una chiesa liquida, ma liquida di liquame. Poveri noi !
“Quando Gesù Risorto afferma, nel Vangelo di oggi: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra» (Mt 28,18), ci dice che Lui stesso, il Figlio di Dio, è la roccia. Non c’è nessuno oltre a Lui. Unico Salvatore dell’umanità, desidera attirare uomini e donne di ogni epoca e luogo a Sé, così da poterli portare al Padre. Egli vuole che tutti noi costruiamo la nostra vita sul saldo fondamento della sua parola” (29 novembre). “Ci ha lasciato il memoriale del suo amore: l’Eucaristia e i Sacramenti per avanzare nel cammino trovando in essi la forza per andare avanti ogni giorno. E questa dev’essere la sorgente della vostra speranza e del vostro coraggio per passare all’altra riva (cfr Lc 8,22), con Gesù” (29 Novembre).
Già, la fede nell’uomo invece che quella in Cristo… Non per nulla, nell’udienza privata concessa in ottobre al Banco Alimentare, ha lodato l’iniziativa perché ci permette di “educarci all’umanità, a riconoscere l’umanità presente in ogni persona (sic!), bisognosa di tutto”. Non per nulla il mio parroco, ieri, durante la benedizione della casa, mi ha consegnato una splendida immaginetta dell’Anno Santo nella quale, da un timido Cristo sullo sfondo, promana in primo piano, in un tripudio di luce, un Bergoglio sorridente e benedicente. Da buon cristiano quale mi sforzo di essere, l’ho subito smaltita nella carta; ma poiché nutro incertezze sul materiale, mi indichereste, gentilmente, un prete serio ed ecologicamente preparato al quale io possa confessare l’eventuale errata differentiatio? Grazie infinite.
Condivido l’articolo del dott. Gnocchi al 120%! L’ennesima conferma (come se ce ne fosse bisogno): l’ecologico “Papissimo” invece di preoccuparsi di salvare le anime si preoccupa di progettare i “servizi igienici”” (per dirla con eleganza) …con la squadra, il compasso …e il grembiulino! Lo ripeto ancora: “Francè, dicce quarcosa de cattolico!!!”.
XPC regnat!
Ma un vescovo così a Roma o a Filicudi (non lo chiamo papa per rispetto al papato) a che serve ?
Ha veramente senso continuare ad ascoltare leggere e commentare questo individuo malato?
Se si, quale ?????
Facciamolo pure assessore all’urbanistica, alla viabilità e pure ai lavori pubblici del Vaticano ma poi cerchiamo di riavere un Papa, che ce n’è veramente bisogno.
Mi creda, caro Matteo, non solo non ha nessun senso continuare a leggere ed ad ascoltare quest’uomo, ma è addirittura dannoso, nocivo per la “salus animorum”, cioè per la salvezza della proria anima. Quindi, se vuole, segua pure il mio esempio: non guardi più in TV, né ascolti o legga niente di quest’uomo, ma neppure dei suoi “accoliti”, ovviamente, tra i quali rientrano anche i suoi adulatori (ed anche i cd “normalisti”, forse addirittura più pericolosi degli sperticati incensatori)
…i quali adulatori annoverano, anche tra i miei conoscenti, i più convinti mangiapreti, e addirittura parecchi atei dichiarati. Dai frutti li riconoscerete…
L’ottimo Alessandro Gnocchi ha raccontato la storia di un cattolico che è diventato monaco ortodosso per le stesse ragioni per le quali il grande, immenso Cardinal Newman decise di abbracciare la fede cattolica e la Chiesa romana di Cristo Gesù. Ho già accennato al mio caro amico che ha deciso di convertirsi alla Chiesa Ortodossa. Ora si appresta a fare il grande passo: passare alla Chiesa Orientale. Ha già preso contatti con una guida spirituale che lo guiderà nei prossimi mesi e lo introdurrà, parole del mio amico, ad un vero e ricco nutrimento spirituale, quello che ha guidato i Padri della Chiesa e i grandi santi del monachesimo: ‘passerò dalla freddezza al calore’ mi ha detto. Gli ho augurato di trovare ciò che cerca, consapevole del mio disappunto. Io resto ancorato alla Barca di Pietro, a quella Pietra che non sarà mai distrutta. Il mio compito è restare tra lo ‘schifo’ per combattere, compiere il mio dovere di milite, fino alla fine, costi quel che costi.
Fa benissimo a non “migrare”, caro Feder.
Spero solo che abbia chiaro sotto tutti gli aspetti che la Barca di Pietro non affonda, ma il biancovestito attuale vuole farla affondare
Dica al suo amico di non buttare il bimbo con l’acqua sporca. I c.d. Ortodossi sono anche loro eretici. Lo inviti prendere contatto con la FSSPX. (www.sanpiox.it) . Se poi è davvero attratto dalla spiritualità orientale, esistono, nel mondo legato alla FSSPX due realtà di rito bizantino: la Fraternità SAN Joshaphat e la Fraternità della Trasfigurazione.
I c.d. Ortodossi sono scismatici, per la precisione: quindi NON eretici come i Protestanti che piacciono tanto a Bergoglio, ma fratelli separati con uguali dogmi ed alcune differenze dottrinali superabili, quelle sì, con proficuo dialogo teologico e ferventi preghiere. La Comunione presa in una chiesa ortodossa, per intenderci, è valida a tutti gli effetti anche per il cattolico.
Non credono, gli “Ortodossi” che lo Spirito Santo procede anche dal Figlio e non solo dal Padre. Non credono che in purgatorio si soffra. Quando scomunicano qualcuno reputano che, tale atto, non solo renda illeciti i Sacramenti ricevuti eventualmente dopo, senza che prima lo scomunicato si riconcilli, ma pensano che renda dubbi pure i sacramenti ricevuti prima della scomunica. Ammettono il divorzio ed il matrimonio religioso dei divorziati, ma poi, paradossalmente, credono che non ci si possa sposare più di massimo tre volte. Pertanto, chi è rimasto/a vedovo/a tre volte è condannato a non potersi più risposare. Reputano che il ministro del matrimonio è il prete e non gli sposi. Reputano che i confessori sono sciolti dal rispetto del segreto, se vengono a conoscere cospirazioni contro i governi. Ammettono i Cattolici ai loro Sacramenti, ma, al contrario, non permettono MAI ai loro fedeli di accostarsi ai Sacramenti cattolici. Vi sembra poco? Poi, dopo che Bartolomeo si è prestato a profanare la…
Pentecoste nei giardini vaticani, come si può avere più fiducia anche in loro? Non dimenticate che Atenagora, il grande amico di Roncalli e Montini, ebbe anche il funerale massonico.
uguali dogmi. Sembrano (quasi) uguali i dogmi stabiliti nel Primo Millennio. Anche se intesi a volte in modo diverso. Per quelli successivi, ci sono differenze sostanziali. Senza contare che, si fa presto a dire “Ortodossi”. Nel mondo “ortodosso” ci sono tante e tali differenze che tutti i colloqui Cattolici-Ortodossi sono regolarmente falliti per diatribe intra-ortodosse. Del tipo: i Russi dicono se ci sono i Greci, noi ci alziamo e ce ne andiamo e i Greci dicono lo stesso,se ci sono i Russi.
C’è anche la Chiesa Cattolica di rito Bizantino a Grottaferrata oltre che la Chiesa Cattolica Arbereshe di rito Bizantino nelle Eparchie di Cosenza e Palermo ( Papa Clemente VII era arbereshe), dove assistendo alle Messe, si passa veramente “dal freddo al calore”.
Ben detto Feder, sarà pure una barca scassata, la quale fa acqua da tutte le parti, ma dentro c’è Cristo, il quale “sembra” che dorma, ma come allora non permetterà che la “Sua Barca” affondi
A questo punto mi piace lasciarvi con le parole di San Colombiano, santo del cattolicesimo celtico: Restate saldi nell’animo disprezzando i tranelli del nemico, difendete voi stessi secondo giustizia con le armi della virtù.
“… secondo la vostra infinita dignità umana”. Parla da massone, agisce da massone. Posso dirlo? E’ massone.
…e precisamente 33° grado RSAA (cfr. ChiesaViva n.488 di questo mese) come si evince dalla simbologia celata (croce pettorale, stemma, ecc.)
Massone? Probabile, sta facendo di tutto per affondare la Chiesa…nel viaggio di ritorno ha aperto (implicitamente? esplicitamente?) alla contraccezione, giocando con le parole e con il Vangelo in modo disgustoso e tirando fuori i suoi soliti argomenti pacifisti e di “giustizia sociale”…ormai è chiarissimo che o non gli importa o non è in grado di guidare le anime verso il Paradiso…non è soltanto eretico, sembra che voglia danneggiare VOLONTARIAMENTE la Chiesa il più possibile!
E continua con i suoi ridicoli insulti verso i VERI cattolici…e a non inginocchiarsi mai davanti a Dio (anche se è perfettamente in grado di inginocchiarsi)!
Sì, caro Diego, l’azione è costante, direi ossessiva, ed è CONTRO LA CHIESA.
Chiesa nazionale argentina in Roma (bella costruzione pseudoantica, esistente da un secolo):
– grande foto del sullodato nella bussola di ingresso (in molte chiese italiane va peggio: l’ immagine è IN chiesa);
– statuetta della Vergine di Luján, Patrona dell’Argentina, con il simbolo massonico della Repubblica Argentina in evidenza al centro dell’abito.
– Alle pareti, bandiere di tutte le Province, quasi tutte farcite di berretti frigi e altri simboli massonici
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Coat_of_arms_of_Argentina.svg
E’ membro onorario del Rotary Club; si è fatto fotografare con “la mano destra nascosta”; si è affacciato alla Loggia salutando con “la mano del marrano” prima del “buonasera”; la sua elezione è stata salutata con soddisfazione dal G.O.I.: ha ricevuto in Vaticano una delegazione del B’nai B’rith (e mica solo lui)…
Altro?
Si… aggiungo solo un piccolo particolare insignificante “per molti ma non per tutti”: NON SI INGINOCCHIA DURANTE LA CONSACRAZIONE, e non certo per impedimento fisico, poiché lo ha fatto atleticamente in svariate occasioni “ecumeniche”!
Don Leonardo di Latina alla Consacrazione “scompare” dietro l’altare. Le sue Messe sono visibili in streaming.
Lo dico non certo per canonizzare don Leonardo -che è il primo a sentirsi un ex-giovanotto terremotato dei nostri tempi-, ma per sottolineare l’immensa gravità di tale comportamento
Lo amano tutti per questo: in questo enorme pianoforte che è il mondo sa toccare i tasti adatti per suonare una musica gradevole agli orecchi dei più. Poi, che lo strumento sia scordato poco importa, ché tanto di melodie vere non si intende quasi più nessuno e se vi è ancora qualcuno a cui piace Mozart perché tocca lo spirito nell’intimo, deve farsi da parte, rintanarsi in un cantuccio e contentarsi, al posto di un concerto, di qualche disco vecchio a mala pena udibile.
E intanto: Adelante Compañeros!
Eppure non prevarranno!
Una mia considerazione…. Stasera, andando contro me stessa, ho partecipato all’incontro tenutosi in chiesa (non partecipo a nessun evento, concerti, sala stampa etc, che non sia la Santa Messa) con Magdi Cristiano Allam ho fatto un’eccezione, per il grande rispetto che nutro per la persona, lo considero più Cristiano di molti preti, ed è stato all’altezza delle aspettative. Quando sono arrivata ho visto gente che, chiacchierava a gran voce, si prendevano gli appuntamenti per il taglio di capelli (naturalmente in nero), si passavano le caramelle, ho provato un grande dolore nel vedere che nessuno si inginocchiava quando entrava. La statua della Madonna inaccessibile, da telecamere e sedie che la circondavano (mi hanno guardato di traverso, quando ho rotto l’assedio per baciare la Madonna ed accenderle una candela), ho detto il Rosario per chiedere scusa a nostro Signore di tale scempio….. Mi sono ricordata delle visioni della Beata Emmerich… Non parteciperò mai più…Buonanotte scusate lo…
Magdi Alla mi lascia alquanto perplesso: ha deciso di abbandonare la Chiesa perché è troppo debole con l’Islam. Le pare una ragione valida? Sembra l’ennesimo nel conservatore come Giuliano Ferrara e Marcello Pera. Mah!
Gent. omonima, non mi dice nulla di nuovo, purtroppo. A parte il tenere un incontro con un giornalista in chiesa (ma non esiste un salone parrocchiale o qualcosa di simile per le conferenze?), nella mia parrocchia l’andazzo è questo anche durante le celebrazioni e il corso della giornata. Non potevo permettermi di arrivare in anticipo alla S.Messa o di fermarmi dopo per una pausa di silenzio e preghiera tanto era la confusione. Finché ho detto basta, è troppo. Ora, appena posso, partecipo alla Messa VO e, se questa proprio non è possibile, frequento un’altra parrocchia dove la situazione è migliore. Se però, durante la settimana, voglio andare in chiesa per una visita al Santissimo o per la Messa, è tutta una scommessa… Quel che mi meraviglia di più è che sono le persone più vecchie (70, 80 e più anni) le meno rispettose del luogo sacro. Non so spiegarmelo bene.
Quelle persone che lei dice avere 70 80 e più anni erano ventenni. e trentenni quando si concluse il funesto concilio vat II.La loro voglia d di liberarsi di tutto ciò che era d’impiccio per il loro “nuovo mondo” fatto di libertá assoluta, sfociò nella rivoluzione del’68. Da allora queste generazioni:se ci fa caso, sono quelle che satana ha regalato come ricompensa per non aver intralciato i suoi progetti ,baby pensioni, sanitá gratis, aspettative di vita elevate e tanto tanto benessere, e la cosa più inquietante é che la maggioranza di codeste persone non sopporta la Santa Messa V.O.
Purtroppo ora i loro “frutti satanici” sono ovunque.
Vieni presto Nostro Signore Gesù Cristo a liberarci.
Ormai Bergoglio stupirebbe se accennasse al Suo Capo qualche volta.
Ma mi indigna maggiormente il vescovo di Padova, che non si perita di esprimere un pensiero da scomunicato.
Si, i Pastori come lui andrebbero allontanati dal Corpo di Cristo. Capite la gravita’ delle sue affermazioni ?
Non esiterebbe a tradire Gesu’ per vivere tranquillo ? Apostata. E’ ora che i fedeli retti, come ai tempi di Atanasio, difendano la vera dpttrina e squalifichino i loro presuli.
Gaetano
Caro Dott. Gnocchi,
VORREI TANTO POTERLE DIRE che lei si sbaglia su tutto essendo assolutamente prevenuto ed in totale malafede verso il papa regnante, che le sue sono soltanto le fisse di chi non vuole aprire la mente al Vangelo, che anche lei è rimasto indietro di 200 anni (anzi molto di più), che lei è il classico bigotto cattolico che del cristianesimo non ci ha capito ancora nulla, che la sua supponenza è il solo peccato privo della copertura assicurativa della misericordia (che copre tutto)…. ma purtroppo NON POSSO.
… perchè concordo totalmente con lei.
Domanda fuori tema, ma non troppo…se qualcuno è tanto gentile da rispondermi:
Se “un Papa” rinuncia al Soglio ottemperando formalmente ed in modo ineccepibile al diritto canonico (e pure in eventuali dichiarazioni formali rilasciate in proposito), MA nel cosiddetto “foro interno” questa decisione non è stata presa in piena libertà, la rinuncia può considerarsi valida ?
Intendo ovviamente al cospetto di Dio, configurando così l’inversione effettiva dei ruoli (anche se occhio umano non può vedere… fino ad un certo punto, almeno).
… sarà che ho in mente “il vescovo vestito di bianco” delle (approvatissime) apparizioni di Fatima… sarà che mi sembra tanto strano che la Madre di Dio si riferisca al Pontefice chiamandolo in questo modo, un modo che suona non poco artificioso anche se formalmente corretto (il Papa è Papa in quanto Vescovo di Roma)… tuttavia nel 1917 non eravamo nel terzo secolo, e per parlare del Papa la cosa piu’ semplice era dire “Papa” e tutti avrebbe capito… non voglio porre limiti alla libertà del Cielo, ma lo trovo alquanto strano … anche perchè oggi c’è una pressochè generale concordanza sul fatto che questo episodio (del vescovo vestito di bianco) non si sia ancora avverato.
E con questo auguro tutto il bene possibile a J. M. Bergoglio.
ATTENZIONE! La Chiesa non vuole che si dia (e soprattutto che si chieda) alle apparizioni/rivelazioni APPROVATE altra fede che quella che si darebbe ad autorevoli testimonianze umane. Premesso ciò, se non ricordo male, il testo del messaggio NON parla di un vescovo vestito di bianco, ma di un vescovo “Bianco”, con la Maiuscola, come fosse un Nome di Persona.
“Un Bispo vestido de Branco”. Testo manoscritto di suor Lucia
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html
Cito il testo in questione: ….“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”….
Comunque, mi scusi tanto, ma – lungi da me voler contraddire il Magistero- non dobbiamo nemmeno dimenticare “CHI” ha ispirato queste rivelazioni… con tutto quel che ne consegue …ci sarebbe da parlare per tre mesi, comunque…
La cosa vale anche per le rinunce fatte dal card. Siri nel 1958 e nel 1963 (alcune fonti dicono che fu eletto pure nel 1978 e costretto a rinunciare anche quella volta), per cui, a ben vedere è esistito pure un papa Gregorio XVII, “a prescindere” (direbbe Totò) dalla vecchia querelle tra sedevacantisti e sedeplenisti.
La prossima volta che si vota per eleggere il sindaco voto per Bergoglio, finalmente fogne nuove!!!!
“il Sacrificio di Nostro Signore, l’unico atto che libera veramente gli uomini, anche quelli che vivono e muoiono nella miseria”. Bene, bravo, caro Gnocchi! Ma poi bisogna spiegare come si fa ad attuare queste sue parole se non ci si sporca le mani con le cose che ha detto Papa Francesco. Le mani se le sono sempre sporcate i santi. Le mani se le dovrebbero sporcare, anche oggi, i cristiani laici, quelli, come lei e come me (per quanto mi riguarda ammetto di non fare abbastanza), che operano ogni giorno nel mondo pur non essendo, evangelicamente, del mondo. In particolare quei laici cristiani che sono in politica. E’ ad essi in particolare che il Papa si è rivolto chiedendo un impegno cristiano contro ciò che è ingiusto. Il Verbo di Dio si è fatto carne nella Persona Divino-Umana di Cristo. Il Papa ha nominato Dio e quindi anche Nostro Signore ossia Dio che si è fatto Uomo. Attenzione a non fare del tradizionalismo un platonismo disincarnato, una gnosi che non si sporca con la materia e le miserie…
http://www.radiospada.org/2015/07/vescovi-e-sacerdoti-che-celebrano-la-santa-messa-per-onorare-i-massoni/
Gnosi = Rifiuto, sconcerto, odio verso Dio Incarnato (la Seconda Persona della Ss. Trinità) = Massoneria = Arianesimo ritornante
Prima il Regno di Dio e la sua giustizia, poi tutto il resto. Qui non si tratta di platonismo disincarnato, ma di ripristinare la giusta gerarchia da Dio all’uomo, anziché piegarsi esclusivamente sulle miserie umane, osservate con un atteggiamento filantropico anziché caritatevolmente cristiano, cioè capace di coniugare l’evangelizzazione con il miglioramento delle condizioni di vita.
Certo quando i Papi erano capi dello Stato Pontificio si occupavano anche di questo,o meglio c’erano i Monsignori addetti alle acque…Ormai i tempi sono cambiati…Nel caso specifico:vorrà dire che saranno i politici e i giornalist iad esortare a dire Messa e a dirigere spiritualmente.E poiché anche in certe località italiane certi servizi non sono molto meglio che nel Terzo Mondo,le autorità competenti addette troveranno la scusa per limitarsi a dire: come fare?preghiamo…
Parli pure di promozione umana, ben venga l’attenzione per gli ultimi, ma con la visione prospettica della, salvezza annunziata da Colui che Si è fatto tutto a tutti per donarci l’unica vera Salvezza quella eterna.
Senza questa meta tutto è demagogia.
Sono quasi tre anni che non seguo più le cronache papali, mentre invece ai tempi di Woytjla e di Ratzinger le seguivo sempre, perché dopo i “buongiorno”, i buonasera”, le esortazioni a non sprecare la corrente e a usare il “car sharing”, dopo il farsi dare del tu, e le innumerevoli altre uscite indegne di un papa, a me (che sono visceralmente cattolica e papista) sembra davvero che siamo giunti alla fine della Storia. E non posso neanche piangere sulla spalla del mio parroco, perché mi sono sentita dire che sono quelli come me che rovinano la Chiesa con il loro tradizionalismo.Non mi rimangono che Riscossa Cristiana, Fondazione Lepanto e Famiglia Domani. Solo con loro mi sento veramente nella mia vera famiglia spirituale.
Carissima Carla, la prego di includere anche me nell’ormai “piccolo gregge” dei cattolici che non si arrendono ai modernisti, alla loro spocchia livorosa, alla loro saccenteria arrogante, al loro odio ancestrale per tutto ciò che sa ancora di cattolico. siamo in guerra, cara Carla, inutile negarlo, non ancora in quella terrena, che Obama e soci vorrebbero far scoppiare, con le loro continue provocazioni alla Russia, ma di certo in quella spirituale, e da mo’ ormai (almeno da quell’infausto 28 ottobre 1958… )
A parte il fatto che nelle bacheche delle Case del Fascio era possibile leggere i discorsi integrali del Duce (non vedo cosa ci fosse di male in ciò) comunque questo Bergoggio dev’essere un papa “sociale”, un pò come quei preti “da strada” tipo don Gallo o don Ciotti che si preoccupano più delle cose umane e di uso comune che delle cose dell’anima e dello spirito,partendo dal principio che se non si sta bene di corpo (mangiando, bevendo e usando le toelettes) la gente non ha neppure tempo e voglia di pregare o di andare a Messa. Quindi secondo questa teoria non lontana dai canoni marxisti, occorre dare innanzitutto il benessere materiale per poter poi passare anche alla parte spirituale. Infine per quanto riguarda il “vescovo vestito di bianco” che viene martirizzato nella visione di Fatima,secondo me si tratta di Papa Benedetto.
Certo che (al di là di pronostici di opposto segno) il futuro non lo ha scritto ancora nessuno su questo Papa.
Quel che è certo invece è che BXVI il martirio (anche se non fisico) lo ha patito sin dall’inizio del pontificato… e lo patisce tuttora.
In questo senso certamente la profezia potrebbe avere senso. Ma resta sempre il fatto del “vescovo”, che personalmente vedo poco attinente a Benedetto…
Rispondoal Camerata:ccerto che è la semplicità di vita ad avvicinare di più alla preghierae a tutti i valori spirituali ma in quel caso mangiareecc.non vuol dire certo togliersi capricci bensì avere il minimo per tirare avanti.Lasituazione laggiù è quella che è,e tutti hanno diritto a una vita più dignitosa,che non vuol dire certo il lusso.Maa chi tocca pensarci?ciascunoha un suo compito,questo è il punto;una esortazione a tutti ad aiutare il prossimopoteva bastare…c’è un compito per i sacerdotie un aaltro per i laici,autorità e volontari.
Egr Dr Gnocchi,concordo pienamente con quanto scrive “Luigi non quello di prima”.Il cristiano ci deve mettere la faccia,sporcarsi le mani non rimanere nell’empireo di un tradizionalismo che si avvita su se stesso.”La fede senza le opere è morta” Un papa che parlasse solo di spiritualità senza vedere i drammi quotidiani della gente mi ricorderebbe molto i Farisei…..
La Fede senza le opere è morta.
La Fede senza -e contro- l’umanitarismo del fund-raising, dei calendari “Mi spoglio per la Ricerca”, della Solidarietà (“diamoci la mmano e formiamo la catena: dall”Alto non ci verrà mai nulla”) è vivissima
Caro Bergoglio, stò approntando un intero piano “”uso uffici”” per tutti i servizi per poter lavorare un pò da costruttore di edifici, strade con fognature, e tutto serve per mettere in piedi vere e proprie città, visto quanto hai a cuore fare il geometra; per quanto riguarda la chimica, ti metterò a disposdizione un intero gabinetto di analisi, così potrai svolgere la vera attività per la quale ti sei diplomato. Poi ti devo approntare un gabinetto per l’ecologia, cercherò di metterti in contatto con i migliori professori di fisica, così risolverai i problemi del mondo.
Poi ti chiuderò tutte le chiese, che non sono cose fatte per te; tu sai fare il sindacalista, sai fare l’ambientalista, sai fare bene volontariato – ma non sai fare assolutamente il prete, il vescovo e non diciamo il Papa, perchè ti dichiari dasolo e sempre solo vescovo (ma lo sei?) e non parlare di dottrina, che fai un disastro, mentre sai far bene politica, soprattutto quella ecumenica e di dialogo con chi non crede, siete un…
@Catholicus, 11,55 – credo che la CIA e l’FBI qualcosa di sicuro sapevano – se tuona da qualche parte piove. Alla questione Siri ci credo davvero, solo che se accaduto, visto come siamo ridotti, dovrà rendere conto a Dio di aver lasciato la Chiesa in mano a questi distruttori – comunque non ci si può inventare la stessa cosa su tre conclavi, conoscendo anche la situazione della Chiesa di quel periodo e sapere chi era il Card. Siri e che forse aveva ricevuto la Pio XII qualche accenno.
“A Luigi non quello di prima e Giorgio”:Il problema non è sporcarsi le mani e la fede senza le opere perché una fede senza le opere non è vera Fede. Le opere non sono quelle sociali ma la nostra vita concreta di tutti i giorni. Il vero problema è la Conversione dell’uomo a Dio. Il vero convertito, che mette al primo posto Dio, sa nel proprio cuore che occorre amare il nostro prossimo perché è Volontà di Dio e lo fa anche nelle difficoltà. Le opere sono la ns. vita rinnovata dal Vangelo, e secondo i 10 Comandamenti. Le opere sociali e la giustizia sociale sono la conseguenza di una vita rinnovata dall’incontro con Cristo dove è Dio che opera in te.Pertanto parlare di giustizia sociale sono parole al vento se prima non si chiede la conversione. Ad esempio un imprenditore Convertito sa che i propri dipendenti sono il suo prossimo e sono fratelli e fa di tutto perché si trovino bene sul posto di lavoro con giusta mercede, un lavoratore cristiano invece deve lavorare bene e non ingannare il datore di…
caro gnocchi,ho letto un libro sul modernismo e credo semplicemente che per bergoglio il vero “cristo”sia quello sociale:le “masse”popolari!ecco perché non parla quasi(o mai?)del vero(quello mistico)corpo di Cristo!!!!e parlando di “diritto alla terra”,invita gli africani ecc.ad invaderci!ed ecco perché voto lega nord!!!!!un caro saluto.
Abbiate fiducia e FEDE: passeranno questi masnadieri, la Chiesa di Cristo non morirà mai, anche se questi signori stanno facendo di tutto per demolirla…Contenti di distruggerla, non sanno che troveranno la resa dei conti, e sarà tardi per ravvedersi!