La mostra blasfema e omosessualista di Pordenone, inaugurata lo stesso giorno dei tragici attacchi terroristici di Parigi, simboleggia in maniera esemplare il volto nichilista e autodistruttivo dell’Europa odierna
di Rodolfo de Mattei
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Mentre l’Isis rivendica gli attentati di Parigi attraverso un emblematico comunicato con il quale proclama di avere colpito “la capitale dell’abominio e della perversione”, avvertendo che “dopo Parigi, ora tocca a Roma, Londra e Washington”, in Italia a Pordenone, dal 14 al 30 novembre, va in scena per le strade della città una mostra blasfema dal titolo “Pop – Regeneration”.
L’iniziativa, ideata da Natascia Raffio e Mauro Tropeano ed ispirata al cosiddetto “surrealismo new pop”, ha trasformato il centro storico della città in una mostra di arte contemporanea diffusa, coinvolgendo le vetrine di quaranta negozi con un centinaio di opere di 30 artisti. Per capire il tenore delle “opere” presenti basta vedere i lugubri lavori di Paolo Pilotti e Selena Leardin. Il primo reinterpreta il celebre quadro del 1620 della pittrice italiana Artemisia Gentileschi di Giuditta che decapita Oloferne, rappresentando Anna Frank nell’atto di sgozzare Hitler; la seconda espone invece una inquietante bimba gatto con in mano un uccellino sanguinante.
Ma l’opera clou della mostra è senza dubbio il dipinto blasfemo “Holy Gender,” con cui Natascia Raffio, la pseudo artista promotrice dell’evento, ha pensato bene di cavalcare la dibattutissima tematica del gender, raffigurando un Gesù bambino sofferente come icona del «martirio» degli omosessuali da parte di un mondo che li discriminerebbe, trattandoli come persone di serie B. La Raffio ha quindi spiegato di aver voluto, con il suo lavoro, “sacralizzare” il tema del gender associandolo a Gesù bambino, simbolo di amore universale, affermando: «Da sempre mi batto per i diritti degli omosessuali e vedendo come sia stato creato questo mostro chiamato “gender” ho voluto rispondere con un sacro gender, scegliendo Gesù bambino, icona universale d’amore, che soffre per queste discriminazioni. La promotrice dell’iniziativa ha poi chiarito l’enigmatica e macabra simbologia sottesa alla sua “opera”, dichiarando: “L’ovale è decorato con una particolare simbologia: il calabrone rappresenta la forza di volontà, l’occhio un amore segreto costretto a stare nascosto, le stigmate generano gioielli arcobaleno, le farfalle nere sono le maldicenze e l’odio per gli omosessuali“.
La mostra blasfema e omosessualista di Pordenone, inaugurata lo stesso giorno dei tragici attacchi terroristici di Parigi, simboleggia in maniera esemplare il volto nichilista e autodistruttivo dell’Europa odierna. Il destino dell’Europa sembra essere identico e parallelo a quello provocato dalle sue ideologie di morte. Cosi come l’omosessualismo e la teoria del gender portano alla dissoluzione della sessualità e della famiglia naturale, la costruzione artificiosa di una Europa laica e secolarizzata, recisa dalle sue secolari e vitali radici cristiane, rappresenta un distruttivo progetto utopico destinato a fallire.
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9 commenti su “Il gender: volto nichilista e autodistruttivo dell’Europa – di Rodolfo de Mattei”
L’umanità si sta autodistruggendo e non lo capisce. Questa abominevole iniziativa a Pordenone come è stata permessa? Come si può oltraggiare così il Padreterno senza che chi sta a capo dei comuni o delle nazioni muova un dito per impedirle? E’ possibile che vi sia una connivenza col demonio così generalizzata? Più che lamentarci qui, bisogna davvero vestirsi di sacco e coprirsi il capo di cenere pregando Dio che allontani la sua collera. Altrimenti non ci sarà via di scampo. Preghiamo insieme, cari amici, facciamo qualche penitenza, rinunciamo a qualcosa offrendo tutto al Signore per mezzo di Suo Figlio Gesù. Teniamoci stretti alla Madonna che tutto può, onoriamola con la frequenza dei santi sacramenti e con la recita quotidiana del santo Rosario e chiediamole di accrescere in noi la Fede, la Speranza e la Carità. Affinché il mondo cambi davvero e non secondo le malefiche intenzioni di chi chiacchiera a vuoto, alla fine per distruggerlo.
Cara Signora Tonietta, la verità è che di Gesù Cristo e del Cristianesimo non importa più niente a nessuno e, lo dico con immenso dolore, neppure ai preti che dovrebbero essere le nostre guide spirituali sempre lì pronte a correggerci fraternamente. Dove troveremmo più oggi un Marco d’Aviano capace di mobilitare la cristianità contro gli assassini dell’ISIS? Invece si parla di dialogo con chi si infischia del dialogo. E lo stesso vale per le cosiddette “arti” figurative e per gli spettacoli. Se Charli Hébdo aveva il diritto di offendere l’Islam in nome della libertà di espressione, anche le pseudo artiste di Pordenone troveranno un’infinità di estimatori, sempre in nome della libertà di offendere i sentimenti più sacri. E’ il regno del demonio, ma guai a dirlo! Come minimo, ci ridono dietro. Preghiamo insieme, allora. E’ l’unica speranza che abbiamo.
Ah, oggi abbiamo l'”Holy Gender”: l’ennesima disgustosa e provocatoria schifezza di turno! L'”artista” dice: “Ho voluto rispondere con un sacro gender, scegliendo Gesù bambino…” Mi rivolgo alla lobby superprotetta (e voluta) dal New World Ordo: LASCIATE STARE GESU’ BAMBINO E TUTTI I BAMBINI che tentate di traviare con i vostri luridi piani scolastici. Un giorno dovrete rendere conto di tutto!
A Pordenone è presente una numerosa minoranza mussulmana e temo che risponderà, a suo modo, a questo schifo di propaganda pansessualista, che è schifo anche per loro. L’Europa malata ha bisogno di una sana e radicale medicina. Che sia l’Islam questa medicina’ Comincio a pensare che lo sia. Sarà un intervento chirurgico che spiegherà anche la ragione storico/teologica dell’Islam? Non lo so ma temo che lo sia.
Anch’io.
Aggiungo che, come dice Tonietta, mi sembra INCREDIBILE,
IMPOSSIBILE che nessuno sia intervenuto, né associazioni,
né politici, e NEMMENO LA CHIESA!!!!!!!
Sono anch’io dello stesso parere.
Vomito
L’occidente si sta avviando allegramente verso il meritato suicidio.Purtroppo l’unico baluardo contro questo sfacelo (la chiesa) non ci aiuta, essendo troppo impegnata a dialogare con tutti e a. dispensare misericordia
sono questi liberi pensatori che armano la mano degli psicotici musulmani, i quali, di fronte a questa blasfemia occidentale, si sentono autorizzati a difendere la volontà di Dio fatta Corano.