di Massimo Viglione
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Come ho scritto nel precedente commento, è la Francia ad aver introdotto nella storia e nell’Europa ancora cristiana la pratica sistematica del terrorismo (la Terreur, come dicono loro) come strumento prima di azione politica e poi anche di governo (Robespierre e soci) e ad avercela donata nel corso del XIX secolo (basti pensare a tutti gli omicidi politici e alle stragi organizzate dalle società segrete, dagli anarchici, dai mazziniani e poi dai comunisti). Uno di questi attentati, uno fra cento, è stato utilizzato come pretesto per scatenare la Prima Guerra Mondiale, con i suoi 10.000.000 milioni di morti, 60.000.000 fra mutilati e feriti, con la fine dell’Impero cattolico, di altri tre imperi e l’instaurazione nel mondo del comunismo come sistema di governo.
E i francesi il terrorismo l’hanno introdotto nel mondo al canto virile di una canzone – senz’altro bella ed emotivamente travolgente – di morte e sangue. Tutto il testo è una infervorazione alla violenza, alla rivolta, all’odio, alla vendetta. Ecco alcune sue strofe, la cui traduzione sicuramente pochi conoscono:
Alle armi, cittadini!
Formate i vostri battaglioni!
Andiamo! Andiamo!
Che un sangue impuro riempia i nostri solchi!
Tremate, tiranni e voi crudeli, l’obbrobrio di tutti i partiti, tremate!
I vostri progetti parricidi riceveranno presto il giusto compenso!
Riceveranno presto il giusto compenso!
Perché ricordo questo? Perché, per quanto in maniera tragica, appare con un non so che di diabolicamente sarcastico il fatto che i francesi – e tutti gli altri con loro – reagiscano alla paura del terrorismo con il canto dei terroristi.
La Rivoluzione Francese ha provocato 500.000 morti in pochi anni, di cui 300.000 solo nella piccola regione della Vandea, dove donne e bambini venivano sterminati e poi scuoiati e con la loro pelle si facevano saponette e pantaloni per i soldati della fraternité rivoluzionaria.
Ora la Francia sta bombardando la Siria. Ma al contempo vuole abbattere il Presidente Assad, l’unico vero nemico dell’Isis.
I poveri morti di Parigi non avranno giustizia dal loro governo e nemmeno i vivi che ancora moriranno. Perché questa è la società figlia e nipote della Rivoluzione Francese, istitutrice del terrorismo nella storia e fondata sulla più grande delle menzogne mai propugnate: liberté, égalité, fraternité, anti-trinità massonica con cui hanno distrutto la civiltà cristiana e fondato questa nostra società in cui viviamo e moriamo.
A questo serve conoscere la storia e conoscerla senza inganni e pronti a pagare qualsiasi prezzo, anche personale, per conoscerla in tal maniera e divulgarla al prossimo: a capire la verità. E solo la verità rende la libertà. E solo la libertà rende uomo un uomo.
Erano liberi tutti coloro che, al momento dell’attentato, erano presenti al Bataclan e cantavano un inno di lode a Satana? Al di là del dolore profondo per le vittime, erano liberi un istante prima di morire? O erano schiavi, i morti come i vivi, schiavi di un inganno secolare imposto tanto con il “dolce” della pancia piena del consumismo che con l’“amaro” del terrorismo di questi ultimi due secoli? E in cosa consisteva la loro libertà, nell’inneggiare a Satana?
Ecco perché, mentre prego per le anime dei morti di Parigi e per i loro cari che soffrono, al contempo dichiaro che, come a gennaio “Je n’etais pas Charlie”, oggi “Je ne suis pas la France”. Almeno, questa “France”.
Sì, perché prima del 1789 esisteva un’altra Francia, la “figlia primogenita della Chiesa”, la Francia di Charle Magne, di San Luigi IX, di una Pulzella benedetta. La Francia di santa Margherita Maria Alacoque e du Sacre-Coeur. Anche la Francia di chi finì sulla ghigliottina perché cattolico, anche la Francia dei vandeani in armi, anche la Francia di splendidi intellettuali cattolici e controrivoluzionari del XIX secolo. Anche la Francia di un’altra “pulzella”, anche lei contadina ignorante, ma principessa del firmamento dei santi, figlia prediletta della Regina dei Santi, che volle apparirle in una grotta sperduta sotto i Pirenei per cambiare la vita di milioni di persone e dare al tutto il mondo l’annuncio del suo grido di guerra a Satana e al male organizzato: “Io sono l’Immacolata Concezione”.
Di questa Francia, sarei onoratissimo figlio, se potessi esserlo, perché questa è l’unica vera Francia. E, almeno di Lourdes e della sua meravigliosa figlia, siamo tutti figli noi che lo vogliamo.
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27 commenti su “Il canto della morte – di Massimo Viglione”
Ottimo, il Prof. Viglione! In questi giorni in cui dappertutto, con una pochezza e un insensato scimmiottamento generale si canta la marsigliese,anch’io, come al tempo di “Charlie”, ho voglia di gridare “Je ne suis pas la France”. Certo, di questa France, che ha fondamenti malvagi, di negazione di Dio e di disprezzo della Sua creatura.Quanto mi infastidiscono questi canti, le bandierine bianche rosse e blu piazzate ovunque: una specie degli applausi ai funerali per copiare quelli che cominciarono a vedersi in tv per i personaggi illustri. Abbiamo portato tutti il cervello all’ammasso e ci lasciamo trasportare dall’andazzo generale, non usiamo più la testa. Preghiamo, sì, per i poveri morti, ma soprattutto perché il mondo rinsavisca e torni a Dio.Le chiacchiere inutili non risolvono niente.Cambiamo rotta, chiediamo perdono e pentiamoci di tutti i peccati. Preghiamo il Sacro Cuore di Gesù e che la Beata Vergine Maria di cui oggi si celebra la Presentazione al Tempio, venga in nostro soccorso!
Quanto giustamente detto detto dal Dott. Viglione vale per la Francia, ma anche per l’Europa e soprattutto per la Chiesa Cattolica: tutte, sotto aspetti diversi, sono state stravolte nel senso negativo del termine. Il Male, il Maligno, la persona spirituale di Satana (uso le maiuscole per identificarlo) ha lanciato l’offensiva anche in modo indiretto e celato, il più subdolo e pericoloso, infiltrandosi nelle linee nemiche. I nemici sono esterni, come l’ISIS, ma anche interni; sono a “casa nostra”! Si è perso il senso morale, si è persa la Tradizione e il riferimanto che garantiva Santa Madre Chiesa.
…forse anche per questo mi pare stia riaffiorando l’interesse “di nicchia” per le Profezie, per la Parusia.
Sancte Micheal Archangele, defende nos in proelio…!
https://www.youtube.com/watch?v=69FGcDH62NQ
Torniamo al Cattolicesimo, soltanto questo
Quel che manca ai nostri tempi è il respiro della storia; è il sangue freddo che ci dona per poter leggere gli eventi contemporanei con una prospettiva più’ profonda. E’ il desiderio di conoscere, di conoscere la nostra cultura e da dove viene. Di conoscere chi siamo.
Anni di libertè e quel che segue, anni di comunismo, anni di valeurs republicaines hanno progressivamente ristretto la nostra prospettiva ed oggi l’unica cosa che interessa conoscere di noi è, al più’, il nostro gender.
Non starei a preoccuparmi più’ di tanto dei quattro stupidi che cantavano (forse inconsapevoli) le loro idiozie sataniche, incomprese peraltro, scommetto, da quasi tutti gli spettatori.
Mi preoccupa più’ quel che afferma lei e che io condivido pienamente, caro De Mattei, circa ben altre ugole: quelle vocianti le vomitevoli parole della marseillaise, ben più’ sataniche, penso, di quelle dei quattro incoscienti che stavano sul palco.
Oggi le udiamo da tutte le tv, da tutte le radio ed il loro suono è ben più’…
Chiedo scusa, intendevo rivolgermi al Professor Viglione, di cui condivido pienamente le parole. Avevo in testa l’articolo di Rodolfo De Mattei, che intendevo leggere subito dopo ed ecco il perché del refuso. Ancora scusa ad entrambi.
Questa è la forza della verità per chi vuole davvero leggere la Storia senza i paraocchi e contro la menzogna e il piagnisteo isitituzionalizzati.
concordo pienamente con le considerazioni svolte dal signor Viglione
Quanto ha ragione, caro Viglione! Sapesse quanto male sono rimasto nell’apprendere che i genitori della ragazza veneziana uccisa nel Bataclan hanno voluto per la figlia funerali laici senza alcuna presenza religiosa. Quale educazione aveva avuto quella ragazza ? Quale era la mentalità di quella giovane donna per trovarsi ad ascoltare canzoni inneggianti a satana? Era o non era solidale con quella canzone e con il clima che regnava in quella sala? E quanti sono i giovani italiani istruiti (in che cosa se manca loro la base di una vera cultura?) che la pensano allo stesso modo! Noi cattolici convinti siamo ora una minoranza e lo diverremo sempre di più. Forse sarà la persecuzione ad irrobustirci e a farci crescere di numero.
Caro dottor Glori, i nostri figli nelle scuole di ogni ordine e grado ricevono bene che vada istruzione perché alla cultura ci dobbiamo pensare noi in famiglia.
Il padre è il segretario della federazione veneziana di Rifondazione Comunista; la figlia è morta inneggiando a Satana; una figlia che viveva nella capitale mondiale della laicità e della licenza, con un rapporto libero, da quanto si capisce, con il “fidanzato”, fuori dal matrimonio. Di cosa ci si stupisce? Il frutto non cade mai lontano dall’albero da cui è nato si e si è è sviluppato! La cosa che più mi ripugna è che i cattolici veneziani vadano a rendere omaggio a una simile figura.
Beh, gentile clesinger63, di fronte ad una persona morta, le nostre considerazioni, anche se giuste, dovremmo un po’ smorzarle. Provo molto dolore per questa ragazza scomparsa così all’improvviso (avrà avuto modo di chiedere perdono dei suoi peccati?) e mi chiedo cosa ne sarà stato della sua anima quando è venuta a trovarsi al cospetto di Dio. D’altra parte, è un discorso che ci riguarda tutti, nessuno escluso. Piuttosto, se siamo veramente cristiani, sperando che non sia avvenuto il peggio, preghiamo per lei e anche per i suoi genitori perché si ravvedano e riescano a pensare alla loro figlia non come ad una persona ridotta al niente assoluto, ma ad un’anima che ha bisogno di suffragi. E allora, forse, avranno anche il coraggio di pregare.
i genitori della ragazza veneziana uccisa nel Bataclan hanno voluto per la figlia funerali laici senza alcuna presenza religiosa. Li avete visti, i funerali in TV? Le presenze religiose sono state fin troppe, ma come mera comparsa.Si è compiuta una sorta di “comunicatio in sacris” tra Cattolici, Ebrei e diverse “qualità” di islamici. Tutti sullo stesso piano ed un gradino sotto ai laici, i veri “padroni di casa”. I religiosi sono venuti a gridare (di fato) ai quattro venti la loro subalternità ai laici. Ed hanno costituito una nota di colore. possibile che nessun cattolico si è posto la domanda: Ma DIO e l’anima della poveretta, di tutto ciò cosa ne pensano e cosa ne ricaveranno?
L’Islam non ha avuto una rivoluzione antireligiosa. L’Islam durante le tragedie europee, iniziate con la rivoluzione francese e terminate con la fine della seconda guerra mondiale, è rimasto assente ed in silenzio. Quando è stato risvegliato dalle infinite idiozie occidentali, ha ripreso la sua espansione partendo dal XVI secolo, avvalendosi anche della tecnica occidentale. L’Islam non ha dovuto subire nessuna seria lotta interna contro la sua fede. Quindi dispone di una forza morale enorme rispetto all’Occidente che canta la Marsigliese senza neppure ricordare il significato delle parole che sta gridando. Non solo abbiamo dimenticato la nostra fede cristiana, ma abbiamo dimenticato anche la fede ostentatamente laica nel progresso e nella tecnica, i cui frutti saranno utilizzati dall’Islam per distruggerci. Il simbolo che guida la nostra “civiltà” sono l’aborto, le droghe, le unioni civili tra omosessuali ed altri simili traguardi di progresso e di civiltà.
O l’Occidente si ravvede oppure…
PIENAMENTE D’ACCORDO
“L’Islam non ha dovuto subire nessuna seria lotta interna contro la sua fede.
Quindi dispone di una forza morale enorme rispetto all’Occidente..”.
Gentile Professore, ha fatto una osservazione molto giusta: QUALSIASI lotta
interna, che sia in famiglia, che sia in politica, che sia nella Chiesa, ecc.,
porta alla distruzione!
Quindi speranze umane nel mondo attuale sicuramente non possiamo averne.
Non ci resta che LUI!
Ricordo due fatti significativi: La marsigliese fu carpita dai rivoluzionari che ne fecero tutto ciò che sappiamo. Cento cinquant’anni dopo, un canto di mondine della Valle Padana, divenne la partigiana ‘Bella ciao’ due belle canzoni, divenute canti rivoluzionari,, carichi violenza e di odio.
Il virus manifestatosi nel 1789 era già attivo prima; la Francia post-medievale era quella della Chiesa gallicana, la Francia alleata delle potenze protestanti nelle guerre di religione, della repressione dell’Ordine dei Gesuiti, della battaglia di Lepanto (alla quale non volle partecipare), della Vienna quasi in mano ai Turchi nel 1683 e lei che si preparava ad esultare, .
Per “esorcizzare” la paura ed la strage al Bataclan, tanti giovani pochi giorni dopo il fatto,si sono riuniti in Place de la Republique a cantare nuovamente le canzoni sataniche di quella sera….. E questo mi riporta alla considerazione finale che S. Faustina Kowalska fece alla fine del suo “viaggio” all’inferno accompagnata da un angelo :” Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte che ci sono(all’inferno), sono anime che non credevano ci fosse l’inferno”….Ormai i novissimi non si predicano più….Quanti di voi negli ultimi 10 anni hanno sentito nelle prediche domenicali , avvertenze sulla possibilità di finire all’inferno attraverso i peccati mortali non rimessi in confessione ? Vi consiglio il nome di uno straordinario Sacerdote. Don Leonardo Maria Pompei. Le sue prediche sono su youtube e gloria tv e postate in mp3 sul sito della sua Parrocchia : WWW Parrocchia San Michele.eu. É un Sacerdote straordinario alla vecchia maniera che attrae tantissimi giovani..Una boccata di Vangelo…
l’articolo non fa una piega.
Da figlia primogenita della Chiesa a grande prostituta. La Francia ha effettuato un acrobatico salto nel vuoto, nonostante tanti anticorpi. Non spetta a noi intravedere i progetti di Dio, curiosare nelle Sue cose; probabilmente Dio ha un suo piano per la Francia, piano che, stando ai sogni di don Bosco, si verificherà nel dolore e nella distruzione. Il ‘destino’ della Francia sarà anche quello dell’Europa. Quando don Bosco sogna il tempio-idolo, il Pantheon parigino, in fiamme, incenerito e profeticamente esclama che la Francia cadrà nell’abominio delle nazioni, patendo fame e terrore per aver rigettato la Legge del Signore, non sogna cose astratte, perché quel simbolo è il fulcro di chi sappiamo, la carta d’identità dei nostri nemici. Non è un caso che la Santa Vergine ha insistito soprattutto sul suolo francese con le sue manifestazioni. Il passo della marsigliese che il caro Prof. ha tradotto sarà il destino, rovesciato, della Francia di oggi. Un beffardo e tremendo destino a rovescio.
Come sempre e coraggiosamente CONTROCORRENTE!
Concordo in tutto. Solo con gli occhi della fede e l’aiuto dello Spirito Santo è possibile una disanima lucida e onesta su quello che sta accadendo.
Che Dio ci aiuti tutti quanti.
Non essendo un “tecnico” del settore, dato anche il recente approdo all’ Ovile dell’ Unico Buon Pastore, mi chiedo se non esistano liturgie ad hoc per momenti come questi, cioè di riparazione per i sacrilegi che si compiono nella Chiesa, di supplica “alla sacco e cenere” di ordine specifico per la mole ed tipo di peccati pubblici che si compiono come società che ha voltato le spalle a Cristo ( mi sovvengono quelle di Geremia, di Daniele ecc.), di esorcismo (pubblico?) data la connotazione evidentemente demoniaca dei fatti, insomma se qualche prete, vescovo si decide ad indire pubblicamente urbi et orbi qualcosa di spudoratamente Cattolico, soprannaturale, esorcistico, liturgicamente e canonicamente specifico per condannare (ed ammonire severamente!) elencandoli, tutti i peccati commessi dal 1521 (almeno 1789) e nel contempo implorare da Dio pietà, lui cui che rimette colpa e iniquità. La Gerarchia si deve distinguere, digiuni, preghiere pubbliche, veglie liturgiche e/o adorazioni in cattedrale. No?…
Il Sacramentale dell’Esorcismo è una potenziale formidabile arma che purtroppo non è (e non è mai stata) sufficientemente utilizzata dalla Chiesa, nonostante le numerose richieste, soprattutto a causa delle imperdonabili e colpevoli omissioni di molti Vescovi, come instancabilmente denunciato dal grande Padre Amorth. Idem per le Preghiere di guarigione e liberazione: grandissima richiesta da parte dei fedeli; pochissima offerta, prevalentemente per iniziativa di rari ed “eroici” Sacerdoti (prevalentemente Esorcisti, ai quali va tutta la mia stima) che hanno veramente a cuore la cura della anime e che spesso sono tollerati (se non ostacolati) dalla “gerarchia”. Sarebbe davvero auspicabile un “risveglio collettivo” in questo senso: permetterebbe di affilare le armi spuntate dell’attuale Chiesa che dovrebbe trovare un guizzo di dignità per destarsi dal torpore del relativismo in cui versa da tanto, troppo tempo!
Laudetur Jesus Christus!
Sì, perché prima del 1789 esisteva un’altra Francia, la “figlia primogenita della Chiesa”, la Francia di Charle Magne, di San Luigi IX, di una Pulzella benedetta. La Francia di santa Margherita Maria Alacoque e du Sacre-Coeur.
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Non solo! La Francia nazione in cui vide i suoi natali il glorioso Ordine dei Monaci Templari che grazie al loro grande sacrificio, salvarono e difesero, dalla furia maomettana, persone, Reliquie, luoghi ed edifici di Terra Santa con una forza e sacrificio che poteva venire solo dall’Alto. Furono traditi e distrutti dalla superbia e tornaconti alleati con il nemico e vendendo la propria anima per 30 miseri denari, come ai nostri giorni. Sono convinta che i VERI Templari ritorneranno, non sappiamo come e in che modo e sotto quale nome, ma ritorneranno e aiuteranno la Chiesa a risorgere dalle macerie prodotte dal conciliabolo vat.2.
Il vero spirito Templare non è morto con Jacques de Molay; ma purtroppo dal XVIII secolo è stato deturpato dalla Massoneria (vedansi i cosiddetti “gradi templari”) e dall’esoterismo a proprio uso e consumo. Inoltre del glorioso nome dell’Ordine del Tempio ne hanno abusato (e tuttora ne abusano!) molti sedicenti “ordini” di estrazione massonica e non (tra questi ultimi ci sono coloro che si definiscono pleonasticamente “templari cattolici” (?!). Credo tuttavia che i pochi veri attuali Templari non ostentino mantelli, non cerchino riconoscimenti, ma che siano tra noi nel silenzio della preghiera, facendo della Croce la loro guida da difendere con la spada!
“Non nobis Domine, non nobis…”