Lettera aperta a un uomo di Chiesa – di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza

Premessa

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Nel Duomo di Vicenza, Don Pierangelo Ruaro (nella foto), ha tenuto un’omelia domenicale in cui ha tuonato contro chi ha “boicottato l’incontro sulla parità di genere”, così opportunamente organizzato dalla Diocesi vicentina. Si trattava dell’incontro di cui ha parlato Patrizia Fermani nel suo articolo “Il nuovo corso del gender/genere secondo Valeria Fedeli”, pubblicato su Riscossa Cristiana il 17 luglio. Peraltro il “boicottaggio” è consistito nel chiedere chiarimenti su atti legislativi che introducono, più o meno surrettiziamente, l’insegnamento del “gender” nelle scuole. Ma questo non interessava molto Don Ruaro, ben più preoccupato del “dialogo”. È interessante il fatto che lo stesso sacerdote si dichiara però incompetente in materia di teoria del gender: “Mi sono ripromesso di studiare l’argomento”. Potete leggere, cliccando sull’immagine qua sotto, l’intervista a Don Ruaro sul Giornale di Vicenza.

intervista

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Pubblichiamo pertanto questa lettera aperta di Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani, in cui, tra l’altro, si forniscono i dovuti chiarimenti a chi, per sua stessa ammissione, ignora la questione…

PD

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Lettera aperta a un uomo di Chiesa

di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza

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Poiché siamo fra quelli che hanno partecipato alla conferenza della senatrice Fedeli indecorosamente organizzata nell’ambito della diocesi di Vicenza, e poiché abbiamo avuto l’onore delle Sue vibrate critiche addirittura nel corso della omelia domenicale in Duomo, non possiamo trascurare l’occasione per chiarire anche a Lei – che dice di non avere adeguate cognizioni in materia – quale fosse l’oggetto delle nostre preoccupazioni, e quindi fornirLe qualche elemento utile per colmare questa Sua lacuna.

È una critica, la Sua, che non riguarda il merito del nostro intervento – merito del quale appunto Ella confessa di non sapere granché – ma la sua forma “antidemocratica”. Tuttavia, Le facciamo osservare che, nonostante il modello dialogico sbandierato nel programma ufficiale, il pubblico è stato avvertito seduta stante che democraticamente non ci sarebbe stato contraddittorio, se non la formulazione di domande scritte selezionate dal moderatore. Ma di fronte alla enormità del tema trattato – di cui Lei dichiara di ignorare la portata – questa soppressione anticipata del contraddittorio è risultata di inaudita gravità e non rimaneva altra via, per denunciare l’abuso di buona fede che si stava consumando a danno di tutti con la complicità degli organizzatori, che quella di intervenire dalla platea. Per queste ragioni, sembra oltremodo imprudente da parte Sua – che ammette di non conoscere l’oggetto del contendere – rivestire addirittura con i panni solenni offerti dalla Chiesa la condanna di un presunto vizio di forma che pare non sia mai rientrato neppure nelle preoccupazioni di Nostro Signore quando si è trattato di difendere la verità.

Conviene pertanto definire sinteticamente, a Suo beneficio, quale sia lo status quaestionis.

Già dagli anni del dopoguerra, i movimenti omosessualisti fanno propria l’idea che, al di là del sesso biologico, ciascuno, in virtù della libertà assoluta con cui può dominare anche la natura, è in grado di scegliere il “genere” da esercitare concretamente. Questa idea – che senz’altro anche a lei risulterà oltraggiosa del buon senso oltrechè della legge creaturale di Dio, e quindi blasfema – passa al femminismo radicale, che intanto si propone di staccare la donna dalla maternità e dai ruoli famigliari per distruggere, insieme alla figura paterna, il tessuto connettivo della famiglia, instaurando la lotta tra i sessi come lotta di classe. I potentati sovranazionali, che intendono costruire il mondo nuovo di ominidi tutti uguali e sottomessi e non tollerano gli spazi di sovranità della famiglia e degli stati, incoraggiano questi movimenti e li forniscono di fiumi di denaro per campagne mediatiche prima sotto traccia e poi sempre più sfacciatamente scoperte. La libertà senza limiti assicurata a tutti di seguire i propri istinti è l’esca con cui attirare un gregge che già  comincia ad essere senza guida di pastori. ​

Omosessualismo e femminismo vengono incrementati senza trovare ostacoli significativi, finchè negli ultimi anni si decide che è venuto il momento di appropriarsi dei più piccoli in età scolare. L’OMS prepara gli Standards per l’educazione sessuale (erotizzazione precoce e avviamento  all’omosesualità) e le organizzazioni internazionali ricattano i governi per l’adozione di queste politiche “scolastiche”. Il tutto, al riparo di un repertorio di parole che, sotto l’apparenza edificante, copre ogni sopruso: un linguaggio elusivo e mendace che la politica prende a prestito anche dalla Chiesa, mentre la Chiesa assume il linguaggio e le categorie della politica e porta l’ossequio alle leggi umane sostituite alla legge naturale divina soppressa nelle omelie a favore dei valori costituzionali. Benedetto XVI alza lo scudo dei principi non negoziabili, che però saranno poi esiliati con lui in fondo ai giardini vaticani perché disturbano il legislatore ordinario.

A gennaio, e veniamo al dunque, la senatrice Fedeli firma un disegno di legge con cui si propone di “instillare” negli scolari di ogni ordine e grado la ideologia di genere (che nel linguaggio originario si chiama “gender”). Si copre il programma eversivo sotto l’intento patetico di difendere le donne esposte ad ogni sorta di sopruso fisico e sociale. Donne estromesse dalla vita pubblica (come le signore Fedeli e Boldrini), perseguitate (come la signora Bonino), discriminate (come Carfagna e Marzano), costrette nel chador (come Simona Ventura). La signora non teme il ridicolo perché, definendosi donna di potere, sa che in una società allo sbando si può ammannire qualunque tipo di propaganda, secondo i dettami totalitari del marxismo sopravvissuto al muro di Berlino.

Ma ai regimi totalitari c’è ancora chi sente il dovere morale di opporsi, specie quando essi minacciano di impossessarsi dei bambini e delle famiglie, sostituite ora con grottesche caricature.

Eppure un tale personaggio, ben collocato in una galleria di altri personaggi in auge nelle istituzioni anche ecclesiastiche, non solo non viene segnalato per la sua pericolosità, ma viene addirittura invitato a illustrare un programma, nel frattempo già diventato legge dello Stato, volto a macinare le menti degli indifesi a vantaggio di una ideologia perversa.

Nella Sua intervista al Giornale di Vicenza, Lei lamenta – non avendo avuto cognizione di quanto abbiamo sopra illustrato – il “boicottaggio” della iniziativa. Poichè la parola boicottaggio presuppone un giudizio di valore positivo sul suo oggetto, presumiamo che Ella ne abbia fatto uso a causa proprio della Sua involontaria disinformazione.

Lei concede inoltre che le posizioni possano essere diverse, purché non si prescinda mai dal confronto. Come, di fronte alla soluzione finale, il popolo ebraico avrebbe dovuto dialogare col führer: non “innalzare muri di ostilità”, “fare crociate”, assumere “contrapposizioni di principio” dimostrando così un “inaccettabile atteggiamento distruttivo”, ma “accogliere”.

Lei dice poi che di fronte ai problemi della gente, “Gesù ha provato compassione” perchè, come insegna il Vangelo di Marco di domenica scorsa, erano come pecore senza pastore. Ma qui Le dobbiamo chiedere un chiarimento. Forse siamo noi, che vorremmo difendere i nostri figli dai lupi, ad essere senza pastore? In effetti così pare… Oppure Ella pensa che siano i nuovi educatori ad avere bisogno della compassione di Gesù?

L’intervista si conclude con una Sua osservazione perentoria: “la parità di genere è sacrosanta”. Ora, poiché Lei ci conferma ancora una volta di non sapere nulla della questione, anche perché “non è la mia materia”, qualche dubbio sul significato che Lei attribuisce al genere può legittimamente presentarsi: intende il genere maschile, il femminile o il neutro? E la parificazione, in quale direzione si dovrebbe sviluppare?

Uomini di Chiesa che avevano ancora chiara la verità di Cristo e non i suoi succedanei socialistoidi non hanno mai temuto di mettere a repentaglio la propria vita contro un nemico che minacciava tutto il gregge. Von Galen non temette di sfidare il terzo Reich, come padre Popielusko pagò con la vita l’opposizione al regime sovietico. Oggi la difesa dei principi fondamentali che reggono ancora la società in armonia con la legge naturale divina sembra cosa non corretta politicamente perché non conveniente praticamente. Biffi – che forse Ella non mai avuto il tempo di leggere – diceva che i pastori, di ogni ordine e grado, si sono messi dietro alle pecore, e se le pecore finiranno, come stanno finendo, nell’abisso, peggio per loro. Ed è il caso di aggiungere che, mentre le pecore precipitano, si sente il suono irridente e meschino delle parole salmodiate ossessivamente a coprire il vuoto del loro significato. Il dialogo, l’accoglienza, il confronto, la misericordia, il perdono, tutto quello che serve per non assumere responsabilità, per evitare il combattimento spirituale e il coraggio di lottare per il bene, per dimenticare che senza la fortezza e la virilità, senza il senso del dovere e dell’onore, senza la fedeltà a ciò che è vero e buono per tutti, rimane solo la miseria di una catastrofica codardia. ​​​​​​​​​​​​​​

32 commenti su “Lettera aperta a un uomo di Chiesa – di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza”

  1. ilfocohadaardere

    Una risposta luminosa e davvero ispirata: credo si debba e si possa dire che essa RENDE GIUSTIZIA alla VERITA’. Il pressapochismo oggi dominante fra i battezzati, in special modo (ahinoi) fra i chierici, è talmente grave, come nel presente caso vicentino, da apparire volontario. NON E’ CONSENTITO a un sacerdote che riveste funzioni nella curia diocesana, che interviene su un quotidiano per parlare di una questione così delicata, poi schermarsi dietro un risibile “non conosco il merito della questione”. Allora stia zitto, invece di dare interviste scandalose. Veramente oggi “gli è tutto sbagliato. Gli è tutto da rifare”, come disse un giorno il buon Ginettaccio nazionale. Roba da matti. Chi difende la verità cattolica dai lupi, lo fanno sentire in “colpa”, lo isolano,lo censurano sui giornali!Roba da matti!

  2. Un altro prete pavido, conformista e acattolico!
    Secondo lui non bisognerebbe protestare se vengono consegnati i bambini ad educatori pervertiti e pedofili e se si distrugge precocemente la loro innocenza!
    Però scommetto che protesterebbe eccome se si decidesse di consegnare lui agli “ospiti” affamati di un canile!
    Facile fare i pro choice sulla pelle degli altri!

  3. Condivido pienamente lo scritto che ritengo veramente eccellente. L’ unica correzione e raccomandazione che faccio alle Redattrici e’ quella di usare l’espressione “uomini di Chiesa” anziché “Chiesa”, perché anche se molti preti , vescovi, ed anche qualche Cardinale si dimostrano pusillanimi ,incompetenti, ed incapaci, esistono ancora preti, vescovi e Cardinali fedeli al Magistero ufficiale della Chiesa che non è mai stato smentito ,anzi più volte confermato anche da questo Papa, ed ai quali tante pecore ormai senza pastore possono fare sicuro riferimento

  4. Semplicemente disgustoso. Che altro? Che la sua non è la voce di un Buon Pastore e conseguentemente non la si deve ascoltare. Vicenza purtroppo è una città che è stata presa di mira dai poteri occulti angloamericani sin da subito dopo la “liberazione” . Ecco che anche certo apparato clericale risente di questa presenza luciferina, ma peggio per loro. La prima loggia massonica militare usraele d’Italia ha sede proroprio a Vicenza, così come la satanica organizzazione dell’eurogenderforce nata per sostituire le NOSTRE Forze Armate: agiscono per la nato e onu. Così, mentre hanno legato mani e piedi a Carabinieri e Polizia i quali non possono reagire davanti ai crimini dei clandestini che hanno invaso l’Italia, questi gendarmi per lo più stranieri hanno l’immunità totale al di sopra delle leggi dello Stato. Nati appositamente per reprimere le rivolte popolari e dunque dei cittadini che si ribelleranno. (cfr. trattato di Velsen). Mi consola solo sapere che sarà Dio Uno e Trino a vendicarsi di tutti…

  5. Federico Fontanini

    Grazie dell’ottima lettera rivolta a costui. Speriamo che comprenda… e diventi veramente uomo di chiesa e non del mondo! Certo, la qualità dei pochi sacerdoti che restano lascia parecchio a desiderare. E’ una desolazione. Preghiamo il Padrone della messe perché mandi SANTI operai per la Sua messe. Abbiamo bisogno di santi sacerdoti.

  6. Sembra che la NASA abbia scoperto una nuova Terra. Speriamo che gli uomini che, così voglio sperare, la abitano e che al pari nostro sono figli di Dio, siano pronti a sostituire l’indegna progenie di questo “atomo opaco del Male”.

  7. Ma che sacerdote è quest’uomo? se avesse figli e rischiasse che glie li indottrinassero, e magari turbassero con spogliarelli in classe (del tipo la maestra si spoglia e li spoglia e poi si fa toccare: capite?) che direbbe? non si incavolerebbe come ha fatto quel padre a Treviso, all’asilo di San Paolo? loro parlano bene, non hanno famiglia, figli di cui preoccuparsi, della salvezza dell’anima dei fedeli loro affidati non si curano più di tanto, si preoccupano solamente di dialogare con i nemici di Cristo, questi qua. Ma chi vi segue, a voi? Diceva bene S. Pio X: con il modernismo si rischia che chi è fuori non entri, e chi è dentro esca fuori (nauseato da questi falsi preti, tutto fuorché servi di NSGC). Io mi scopro sempre più anticlericale, spero proprio che gli islamici li mandino tutti a lavorare, se non ci riusciamo noi “veri” cattolici. Di sicuro non si meritano più il nostro appoggio, né morale né economico.

    1. Il mio professore comunista di Storia e Filosofia, al Liceo, metteva tutto il suo impegno nella condanna delle Crociate (come aggressioni alla pacifica e illuminata società islamica, “diversamente credente”), e accennava al fatto che un uomo può scegliere il Femminile e la donna il Maschile.
      Oggi la Crociata è condotta dai preti dei “Diritti Umani”, contro chi fa crociate per il Diritto di Dio a non vedere i Suoi figli fatti a pezzi da Satana. Diritto che Egli ha acquistato al prezzo del sangue dell’Unico Figlio

  8. Bellissima lettera ! Mi auguro che non solo Don Pierangelo Ruaro la mediti convenientemente ma anche tutti quei suoi “colleghi” che settimanalmente tengono delle “dotte” omelie che non toccano i temi dello spirito bensì quelli della “accoglienza, del dialogo , del confronto e (perchè no ?) della misericordia ” .

  9. Care Patrizia ed Elisabetta,
    la vostra lettera non è bella, è perfetta!!!
    Però non ho capito bene: lettera aperta…. : E’ una lettera aperta su questo Santo Sito?
    E in questo caso, siamo certi che “ruaro” la legga???
    Non sarebbe meglio che spediste la vostra eccellente lettera con tutti i commenti
    direttamente a lui???
    Io lo farei, anzi non so se farlo davvero io stessa…
    Comunque GRAZIE a voi!!!!

  10. Luisa Spironello

    Grazie sorelle per la chiarezza e il coraggio. Mi fate venire in mente don Camillo quando va in Russia che obbliga il Pope a fare il suo dovere di pastore a suon di sganassoni! Comunque non dimentichiamo di pregare per questo sacerdote che ne ha davvero bisogno

  11. Per Giustina: può chiarire p.f. il passo del suo commento “la prima loggia massonica militare usraele d’Italia ha sede proprio a Vicenza”? Grazie.

    1. Cara Tella, la rimando alla notizia tratta da un sito di informazione NON politicamente corretto (come si suol dire). Anche a me è giunta nuova la notizia ma l’ho ritenuta subito vera, giacchè Vicenza a parte la posizione strategica è divenuta la città più militarizzata d’Europa. Criminali “liberatori” si son presi le città d’Italia più consone ai loro sporchi giochi di potere, oltre a questo le città scelte sono particolarmente ricche di storia, di arte e di cultura, Toscana e Vicenza ad esempio hanno avuto legami culturali faccio un es: a Vicenza insegnava l’iconologo personale del Perugino.
      Perchè “usraele”? semplice perchè queste due entità sono parenti sin dai tempi della divisione della terra post diluviana ( che ripeto è la chiave di lettura geopolitica voluta dalla SS. Trinità) America, India e Cina furono date a Sem ad esempio……

      http://www.informarexresistere.fr/2014/05/29/in-italia-sono-presenti-5-logge-massoniche-militari-statunitensi-foto-documenti-prove/

      1. Gentile Giustina,
        ho cliccato sul sito “informarexresistere” e quanto scrivono è allucinante.
        Praticamente la massoneria ha i suoi tentacoli dappertutto: ma come ha
        fatto? Non è stata ostacolata da nessuno?
        Devo ammettere che mi sembra quasi impossibile.

        Ps.
        Il sito di Leo non è al momento accessibile.

  12. Codardi? magari… No purtroppo non lo credo, sono semplicemente “militanti” travestiti da preti, o se si preferisce, infiltrati veri e propri che fingono di non sapere ma sanno eccome, proprio perché “militano” nella fazione omosessualista. La parità di genere è sacrosanta per costoro, quindi sono dei bugiardi altro che codardi (perché sanno benissimo dove si va a parare, pur affermando di non sapere), oppure (nel migliore dei casi) sono degli ignoranti arroganti, ciechi guide di ciechi, da non seguire per evitare di fare una brutta fine, in entrambi i casi è gente da cui stare alla larga.

  13. Italo Francesco

    Purtroppo nella Diocesi di Vicenza da anni è presente una prospettiva “alla moderna”, che crede che cavalcare il presente, i rovi, dia qualche frutto. Costoro non sono , nemmeno capace di essere modernista, che quelli studiavano e non parlavano senza cognizioni.

    1. Francesco Colafemmina scrisse un articolo sullo stravolgimento del Duomo di Vicenza da parte del vescovo Nosiglia, poi arcivescovo di Torino.
      Torino capitale dei “moderni”, non dei Modernisti: questi ultimi erano in genere dell’ ex- Stato Pontificio

  14. Questi signori apparentemente ministri di Dio, sono di fatto ministri di satana. Non esistono altre qualifiche e/o possibilità di definire tali soggetti. Il guaio è che con il loro comportamento portano alla perdizione milioni di persone

    1. Questo tipo di cosiddetti “preti” della nuova chiesa vaticansecondisti buonisti e misericordisti non sono più cattolici, e forse non lo sono mai stati. Sono modernisti, ossia eretici. Per quanto i fedeli che li seguono, mi tornano in mente le parole di un bravo sacerdote: “Purtroppo la maggior parte di fedeli italiani non sono cattolici, ma non lo sanno”. In ogni modo c’è ancora una parte di cattolici in Italia che non seguono questi “preti” della nuova chiesa. Non è così difficile trovare chiese con veri sacerdoti cattolici formati in seminari della Tradizione che celebrano il Santo Sacrificio della Messa e predicano la dottrina e la morale cattolica di sempre. Chi continua a seguire questi preti conciliare li meritano, e meritano la nuova religione che predicano. Metto piede nelle chiese conciliari solo in occasione di funerali ecc. Ma non partecipo attivamente. Mi chiedo come un fedele possa essere “una cum” con chi sta demolendo quel poco di cattolico ancora rimasto …

      1. Mi scusi Adriana, potrebbe citarmi meglio il pensiero di quel bravo sacerdote che diceva che “la maggior parte dei fedeli italiani non sono cattolici, ma non lo sanno” ? Magari mi piacerebbe conoscere anche il nominativo (anche solo “don Gino Xxxxx”), per poter includere questa citazione nella mia antologia del modernismo nella Chiesa Cattolica (2.500 pagine, oltre venti fascicoli, contributo mio personale di circa 100 pagine, a disposizione di chi la gradisse). Pace e bene (per contatti: quotanovanta@yopmail.com)

  15. Sono senza parole! Ma la Diocesi vicentina si rende conto dell’incontro che ha organizzato?
    Che un sacerdote non sappia certe cose mi lascia alquanto perplessa. E’ come se un pastore facesse entrare i lupi nel recinto delle pecore eppoi sgridasse le pecore perché si sono messe a belare.
    Condivido la preghiera per avere sacerdoti santi…. ne abbiamo tanto bisogno!

  16. Lettera che controbatte meravigliosamente le posizioni del Ruaro punto per punto. Ma che è un prete questo? Uno che fra le tante diavolerie che dice, chiama in causa i suoi “colleghi”. Ma un tempo fra di loro non si chiamavano “confratelli”? Non è tutta sua la colpa, però, ché c’è un qualcuno che lo autorizza a parlare e conoscendolo -perché non si dica che non lo conoscono- lo lasciano sproloquiare. Infatti egli è il loro portavoce: è evidente. Tutte Fermani e Frezza ci vorrebbero a rispondere per le rime. Grazie,dottoresse, che Dio ve ne renda merito.

  17. Bellissima lettera in cui si sente ilCristianesimo.da molti anni in alcune omelie avvertivo qualcosa che mi procurava una sensazione di disagio e non capivo cosa fosse ma oggi lo so bene:era tutta quella sociologia pastorale che parlava di tutto con dovizie di particolarire e,poi ,quasi frettolosamente,un po’sorvolando, del tema domenicale.anche alcuni gesti,alcuni canti midanno la sensazione piu’diuna spettacolarizzazione della liturgia sull’onda del ”per attirare la gente in chiesa” che per promuovereun’adesione profonda al senso autentico di essa.portare i cattolici in chiesa e’importante ma non rinunciando ai principi non negoziabili,nonassecondando i tempi e i loro fallaci richiami. Che DIO ci aiuti!

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