Il nuovo Instrumentum Laboris in vista del Sinodo di ottobre. La stampa celebra concorde la corrispondenza di amorosi sensi tra popolo e chiesa.
di Patrizia Fermani ed Elisabetta Frezza
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Un milione di persone generosamente è sceso in piazza il 20 giugno per difendere i propri figli. E poiché la difesa presuppone un attacco, significa che i figli sono minacciati. E che di questa minaccia il popolo della piazza è pienamente consapevole.
Il giorno dopo la manifestazione – come è stato ampiamente illustrato ieri dal direttore – Massimo Introvigne torna a reclamizzare la propria creatura battezzata come Testo Unico sulle convivenze. E sale in groppa al popolo di San Giovanni, e gli mette in mano il proprio stendardo. Il ripudio del ddl Cirinnà automaticamente porta in auge la carta di riserva, quella capace di livellare tutto e tutti nella pace universale: non le unioni civili (omosessuali), equivalenti al “matrimonio” omosessuale, ma la consacrazione giuridica delle convivenze (omosessuali): cioè la stessa cosa, solo con l’aiuto – scontato – della Corte Costituzionale. Del resto, Introvigne ha le sue buone ragioni per riprendere la scena: tutti gli oratori del palco del 20 giugno avevano sottoscritto il suo progetto alternativo, Alfredo Mantovano ne era stato coautore.
Il terzo giorno resuscitò anche la chiesa di Bergoglio & c. che, dopo tanto silenzio, salta pure essa – alle spalle di Introvigne – sulla groppa del popolo di San Giovanni: pubblica il nuovo Instrumentum Laboris in vista del Sinodo di ottobre che distruggerà la famiglia cristiana, e lo presenta come voce dello stesso popolo di Dio, “coinvolto nel processo di riflessione e approfondimento”, che ha dato “le sue risposte contribuendo alla stesura del documento “anche grazie alla settimanale guida del Santo Padre, che ha accompagnato il cammino comune”.
Questa nuova e promettente realtà risulta chiarissima all’occhio vigile della stampa, che celebra concorde la corrispondenza di amorosi sensi tra popolo e chiesa:
«Comunione ai divorziati risposati e accoglienza ai gay: il Sinodo prepara la rivoluzione d’ottobre» Marco Ansaldo – La Repubblica
«Il Family Day di Francesco» Adriano Prosperi – La Repubblica
«Aperture su gay e divorziati: la richieste dei fedeli cattolici ai padri sinodali» Matteo Matzuzzi – Il Foglio
«Le aperture chieste dal Papa sui fedeli risposati e i gay nel testo che prepara il Sinodo» Luigi Accattoli – Corriere della Sera
Insomma, alla fine la Chiesa di Bergoglio & c. scopre le carte, e cala l’asso pigliatutto. L’ascesa al potere dei sodomiti non sarebbe mai avvenuta senza il consenso della Chiesa, che aveva in mano l’arma decisiva della legge naturale, posta da Dio a faro dei comportamenti umani. Un faro sul quale era facile orientare la rotta, dal momento che corrispondeva al comune sentire, allo spirito di sopravvivenza della comunità umana, alla sua esigenza di edificazione e di custodia. Ma la chiesa di Bergoglio & c. aveva altri interessi: quelli adeguati alle voglie di un mondo senza Dio e senza ragione.
9 commenti su “L’asso pigliatutto – di Patrizia Fermani ed Elisabetta Frezza”
Ciò che aprirà ai sodomiti e/o alla Comunione agli adulteri e/o alla contraccezione non sarà la Chiesa Cattolica ma una blasfema parodia di Essa: se apertura ci sarà, essa avverrà da un’antichiesa guidata da un antipapa (e seguita da modernisti, progressisti, papolatri, disinformati, pavidi, carrieristi, e da tutti quei membri della “chiesa” docente che hanno scelto di diventare lupi o che sono accecati dalla FALSA obbedienza).
LORO scismeranno dalla Chiesa Cattolica e andranno incontro al mondo e al suo principe, NOI cattolici non li seguiremo e andremo incontro a Cristo e alla Sua volontà!
Così si parla da veri cristiani, grazie Diego, speriamo che in molti ci seguendo, scrollandosi di dosso la soggezione (o la scusa?) dell’obbedienza a un clero eretico che spinge il gregge verso l’abisso anziché verso il Cielo.
Ancora una volta grazie alle dott.sse Patrizia ed Elisabetta. Oltre a quello che avete segnalato mi stavo chiedendo perchè quella manifestazione è stata chiamata “family day” (e il cattolico che si ritiene tale dovrebbe sapere che l’unica famiglia voluta da Dio è quella cattolica ) Perchè gli esimi organizzatori si sono subito prestati a sottolineare DOPO che era aconfessionale? Perchè non l’hanno chiamata NO GENDER DAY? Non era più diretto il messaggio? E il palco che forse per alcuni furbetti non sia un trampolino di lancio politico e/o di propaganda? Il non essere “contro nessuno” ma disposti al “confronto” è la chiave che apre certe porte?
Nel vangelo di Matteo (27,20) si racconta:” Ma i sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù”.
Oggi succede esattamente lo stesso attraverso i presunti questionari e le consultazioni manipolate.
Ma la VERITÀ è stata e sarà più forte dei “sacerdoti e degli anziani”.
Sia lodato Gesù Cristo.
Il tema del Sacerdozio è importantissimo, perché Cristo venne per confermare la Legge (di Dio, non “di Mosè”), ma per ABOLIRE il sacerdozio levitico, inaugurando l’unico vero Sacerdozio, “secondo l’ordine di Melchisedec”: Ebrei 7, 11-28.
È inevitabile, perciò, che i nostri Sacerdoti, nel momento e nel grado in cui considerano tuttora esistente il sacerdozio veterotestamentario, diventino eretici, e agiscano per distruggere il Corpo Mistico e la stessa normale esistenza umana
Mi permetto di obiettare solamente che non vedo la pressante richiesta del “mondo”, cioè di un largo numero di persone, alla Chiesa perché si adegui.
Vedo invece una dittatura ormai assoluta dei “Potenti”, specializzati in rastrellamento di ricchezze e diktat sulle coscienze ; e un’irrefrenabile voglia del Clero -di molto Clero- di sottomettersi ad essa.
Napoleone tentò di fare del Papa il Cappellano Centrale dell’ “Impero dei Francesi”. Oggi, invece, il “Clero più qualificato” dice: “Dov’è l’Impero Globale? Vogliamo esserne assunti come Cappellani e Saggi”. È sottinteso che l’Impero Globale sia imperniato sulle Capitali Massoniche (Parigi, Londra, Washington, Buenos Aires… Torino, Firenze), non certo sulla sorpassata e sconfitta Roma.
Sinodo, gender, Elton John. DOVE ANDREMO A FINIRE!?
Sodoma e Gomorra che fine hanno fatto? Perchè? Forse Chi li ha inceneriti non aveva letto l’instrumentum laboris?
Ho letto due giorni fa, su “Agere Contra”, che in Austria il parlamento ha votato contro il matrimonio fra persone omosessuali con 110 voti contro 20.
Mi attendevo che almeno Avvenire e l’Osservatore Romano e, perché no, Libero, dessero la clamorosa notizia. Invece NO! mi dicono che hanno fatto silenzio tutti: dal Corriere a Repubblica e così via un silenzio tombale, come anche i telegiornali, che ho visto.
Mi sono chiesto se, per caso il fatto é accaduto fuori dalla nostra galassia o, quanto meno dal sistema solare. Invece, no é accaduto in un paese confinante col nostro, di antica e provata civiltà e che ora corre il rischio di sentirsi chiamare nuovamente, come un tempo, “Austria Felix”.