La ragazzina dodicenne aggredita a Terni e le sconcertanti dichiarazioni del vescovo = = = = = =
… E nuovamente una riflessione sull’Autorità nella Chiesa e sulla latitanza dei pastori che spinge le pecorelle a fare per conto proprio
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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.
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Il successo di questa rubrica è testimoniato dal numero crescente di lettere che arrivano in redazione. A questo proposito preghiamo gli amici lettori di contenere i propri testi entro un massimo di 800 – 1.000 battute. In tal modo sarà più facile rispondere a più lettere nella stessa settimana. Ringraziamo tutti per la gentile attenzione e collaborazione.
PD
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Martedì 19 maggio 2015
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sono pervenute in Redazione:
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Caro Gnocchi,
nella brutta, bruttissima vicenda di Terni, dove una ragazzina di 12 anni è stata picchiata da un coetaneo musulmano perché portava al collo la catenina col Crocifisso, c’è un aspetto che più degli altri mi ha disgustato. Mi riferisco alle prime dichiarazioni del vescovo di Terni che ha detto che “prima di ogni giudizio è necessario capire come realmente sia avvenuto il fatto”. Ma questa è strabiliante! C’è un fatto, accertato da testimoni, carabinieri, pronto soccorso: una ragazzina di 12 anni che riceve un pugno da un coetaneo. Oltretutto,una botta data con decisa violenza (venti giorni di prognosi non sono pochi). E cosa ci sarebbe ancora da accertare? Forse perché potrebbe esserci un motivo, anche uno solo, che “giustifichi” il pugno tirato dall’energumeno? Ma siamo matti? Mi scusi, ma secondo lei chi parla così è un vescovo, un successore degli Apostoli? Comunque adesso è già iniziato un altro schifoso balletto: si inizia a negare che l’aggressore abbia agito per ragioni religiose, anzi, lo si sta trasformando in vittima, perché sarebbe stato ovviamente vessato dai compagni di scuola cattivi e razzisti, e lui avrebbe reagito. Peccato che chi c’è andata di mezzo è solo la ragazzina. Se sapessi che mio figlio (13 anni) si è scambiato qualche botta con un coetaneo, non mi agiterei più di tanto. Tra maschi c’è anche l’età delle “risse”. Ma se sapessi che mio figlio ha tirato un pugno a una femmina, le assicuro che non la passerebbe liscia. Ma intanto monsignor vescovo vuole “capire come realmente sia avvenuto il fatto”. Sono disgustato anche perché mi viene istintivo chiedermi: cosa sarebbe accaduto se le botte le avesse prese un negro, o un omosessuale o un negro omosessuale? Mi scusi se mi sono un po’ dilungato, ma sono un padre e un cattolico davvero disgustato.
La saluto cordialmente,
Giancarlo Teta
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ho poco da aggiungere a quanto scrive. Potrei anche cavarmela con una battuta dicendole che quel ragazzino ha messo in pratica l’insegnamento di papa Francesco secondo cui bene fa chi spara un cazzotto a chiunque offende sua mamma e figuriamoci la sua religione. Insomma, è la grazia dell’interreligiosità che dà i suoi frutti.
Detto questo, anche secondo me, il risvolto più agghiacciante della vicenda di Terni sta in quanto ha detto il vescovo: “Prima di ogni giudizio è necessario capire come realmente sia avvenuto il fatto”. A qualcuno potrà anche apparire opportuna cautela, ma a questo proposito vale quanto si chiede lei: “Cosa sarebbe accaduto se le botte le avesse prese un negro, o un omosessuale o un negro omosessuale?”. Il vescovo di Terni avrebbe esercitato la stessa opportuna cautela? O, invece, si sarebbe lanciato con ribalda audacia, seguito dai vari uffici per la pastorale dei migranti, per l’integrazione e per l’ecumenismo, nella denuncia dell’intolleranza religiosa, razziale e omofobica?
Però c’è dell’altro che mi urta nell’opportuna cautela racchiusa in quanto ha detto il vescovo. Ci vedo l’implicito e infingardo giudizio che si usa abitualmente quando una donna viene violentata: “Ma siamo sicuri” si chiedono di solito i benpensanti, a meno che non si tratti della moglie, della figlia o della sorella, “che sia andata realmente così. Siamo sicuri che da parte di quella donna non ci si stata provocazione?”.
Ecco caro Teta, è questo che mi ferisce in quell’opportuna cautela: il sospetto che la vittima se la sia andata a cercare. La donna che subisce una violenza perché ostentava il suo corpo, ma anche la ragazzina picchiata dal compagno di classe perché ostentava il Crocifisso. Come se ci fosse una possibile giustificazione per simili brutalità.
E non vado oltre, perché si dovrebbe pensare anche all’oltraggio inferto a Gesù Cristo. Ma questo, ormai, è diventato l’ultimo dei problemi per la quasi totalità dei successori degli apostoli.
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo
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Gentile dottor Gnocchi,
leggo la sua lettera del 15 maggio scorso e non posso non essere totalmente d’accordo. Ma allora le faccio la domanda: come si può ancora andare a Messa e pregare “una cum” con un Papa che cattolico non è? (…) Perchè continuare ad essere in apparente comunione con chi ci sta rubando il vero posto? L’unico posto per cui dobbiamo combattere finché siamo su questa terra? Un piccolo posto (visto che è vero che siamo tutti peccatori) per poter vedere e godere finalmente l’unica vera totale avvolgente Bellezza che è Cristo?
Grazie per l’attenzione
Antonella
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Gentilissima Antonella,
comprendo benissimo il senso di quanto dice e condivido il dolore che suscitano pensieri come i suoi. Di questi tempi, a porsi tale domande c’è un numero di cattolici ben più grande di quanto possa immaginare. Ma bisogna stare attenti a non cadere nella tentazione di farsi suprema autorità a se stessi.
Qualche tempo fa, ho cercato di rispondere a un’altra lettrice che mi poneva la stessa questione. Il succo della mia conclusione, che può trovare per intero cliccando qui, era ed è ancora che, come semplice fedele cattolico non ho la capacità, la competenza e il ruolo per dire se Bergoglio non sia Papa. Ma ciò non dipende dal timore di trarre le debite conclusioni dalle mie osservazioni. Non sono in grado di dire se Bergoglio non è Papa, però sono in grado di dire che non è cattolico nella quasi totalità dei suoi pronunciamenti e dei suoi atti. Questo è l’ultimo passo del mio ragionamento e penso sia più difficile e doloroso che quello di chi sostiene che Bergoglio non sia Papa.
Cara Antonella, il cattolicesimo si regge sull’autorità: sulla sua esistenza, prima ancora che sul suo corretto esercizio. Toglierla di mezzo motu proprio porta fatalmente a ritagliarsi un magistero a propria immagine e somiglianza da applicare senza mediazione, secondo il più evidente dei fondamentalismi, in totale assenza di carità.
L’uomo è fatto così, lasciato da solo si perde guardandosi nello specchio invece che guardare verso il cielo. È molto meno pericoloso riconoscere l’autorità e combatterla in quanto iniqua ed errante, piuttosto che ignorarla e fare per conto proprio.
Essendo cattolico, cara Antonella, non sono infallibilista e ritengo che i discorsi e gli atti di chiunque, Papa compreso, siano giudicabili in base a un deposito di fede che non appartiene a nessun uomo e quindi è certo. Ma siccome la Chiesa è una cosa seria, ritengo anche che il mio compito si esaurisca nel denunciare i tradimenti di chiunque, Papa compreso. Il passo successivo tocca a chi ne ha competenza e autorità. Certo che, se mi guardo attorno, il panorama non è consolante ed è proprio il latitare di pastori a spingere le pecorelle a fare per conto proprio.
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo
43 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”
Caro dottor Gnocchi, ma allora lei pensa che, sospendendo il giudizio, si possa e si debba ancora obbedire a Bergoglio? Non si rischia di fare come quei gerarchi nazisti a Norimberga, che rispondevano a chi li accusava , dicendo più o meno così “sono stati i miei superiori ad ordinarmi di gasare gli ebrei”. Se Bergoglio ci invita a deragliare, a guardare in basso anziché in alto, a trascurare i nostri doveri di buon cristiano (come insegnatoci per 2000 anni dalla Chiesa), gli dobbiamo ancora obbedienza? si deve obbedire a chi ci dice di non fare proselitismo? di aprirci alla interreligiosità? di accettare il suo parere, che tutte le religioni conducono alla salvezza? (e quindi che non si sa bene cosa sia venuto a fare Cristo in terra, magari solo ad insegnarci a volerci bene, ad essere tutti amici), di non recitare il Rosario davanti alle cliniche abortiste? di non andare a messa alla FSSPX perché cadremmo “ipso facto” nella scomunica? e via dicendo. Queste domande attendono una risposta dai preti.
Concordo completamente con la prima risposta ma sono in disaccordo con un punto della seconda: “L’uomo è fatto così, lasciato da solo si perde guardandosi nello specchio invece che guardare verso il cielo. È molto meno pericoloso riconoscere l’autorità e combatterla in quanto iniqua ed errante, piuttosto che ignorarla e fare per conto proprio” : ci sono un Magistero Perenne ed un Depositum Fidei che possiamo e dobbiamo seguire ed essi sono sufficienti per non perderci!
D’altra parte, caro e stimato Gnocchi, l’ha detto Lei che è meglio ignorare il magistero bergogliano e quindi ci ha invitati a fare senza l’attuale Papa.
Per ora sono anch’io sedeplenista ma ci sono dei limiti che NON possono essere superati…l’eresia FORMALE separa CHIUNQUE dal Corpo Mistico: se Bergoglio dovesse aprire alla profanazione di Gesù, non ci saranno più scuse (l’eresia sarà CERTAMENTE formale): è la stessa Dottrina Cattolica a vincolarci a credere che sarà iniziata la Sede vacante.
Lei ha ragione nell’ultimo commento che mi ha rivolto, ma il consiglio di Padre Pio, in questo caso, lo intendevo da applicarsi a me. Sono io che debbo guardarmi dal “troppo parlare”. Le ripeto in un futuro più o meno prossimo potrò accogliere la sua gentilissima e apprezzatissima richiesta. Comprendo le sue preoccupazioni ma io, ad oggi, vivo una situazione particolarmente dolorosa, facendo il catechista in una Parrocchia “modernista”. Cerco il più possibile di mantenermi prudente ed equilibrato nei giudizi per evitare di cedere alla tentazione di fare a modo mio, quando, vista anche la mia giovane età, ho ancora parecchia strada da fare per riuscire ad effettuare un buon discernimento. Mi spaventa il fatto di non trovare più punti di riferimento visibili nella Chiesa, anche perché se dovessi fare il passo successivo cui accenna il dott. Gnocchi, io, personalmente, sarei più propenso ad accogliere la tesi sedevacantista o sedeprivazionista(tesi di Cassiciacum) e non ci sarebbe card. Burke che tenga…
Voglio essere ancor più chiaro con lei. Per quanto mi riguarda se mai dovessi accogliere in futuro la tesi sedevacantista, mi creda, BERGOGLIO C’ENTRA POCO E NIENTE!!! C’è sufficiente materiale anche per farsi una più che lecita domanda su tutti i Pontificati da Giovanni XXIII a Benedetto XVI compreso. Ma questo è un mio parere e tutta un’altra dolorosa storia…
La ringrazio per le risposte, tutte chiarissime, compresa l’ultima: senza Giovanni XXIII e i vari pontefici intermedi papa Bergoglio non ci sarebbe…visto come stavano andando le cose (molto male), era prevedibile che presto sarebbe capitato qualcuno come Bergoglio nella suprema Sede…e qualche domanda bisognerebbe proprio farsela!
Ha dimostrato coraggio e saggezza a continuare a fare il catechista, almeno i bambini a lei affidati avranno qualcuno che gli insegni la VERA dottrina cattolica!
Sottoscrivo e mi pongo la domanda: che senso ha destinare alla Chiesa l’8 x 1000?
Condivido in pieno. Verrà il tempo in cui certi vescovi arriveranno a dire che il Crocifisso bisogna tenerlo nel cassetto e che l’indossarlo è offesa per gli islamici. Altro che latitare. Questi sono già proiettati in una nuova religione e non ci sono più limiti alla loro sfacciataggine (leggi tradimento).
Quando esco dalla Chiesa della mia città, trovo tutto il magreb seduto sui gradini a bivaccare, che mi osserva con odio malcelato.
Gentile Dottor Gnocchi,
Lei scrive: “Non sono in grado di dire se Bergoglio non è Papa, però sono in grado di dire che non è cattolico nella quasi totalità dei suoi pronunciamenti e dei suoi atti”; la sua affermazione è chiara, ma a questo punto s’impone una domanda: come può, chi non è cattolico, cioè chi è fuori della Chiesa – perchè non è mai stato dentro o perchè n’è uscito, come parrebbe il caso in discussione, poichè ha posto e pone in essere pronunciamenti o atti che lo han collocato e lo collocano al di fuori della Chiesa – presiedere la Chiesa?
Certo è che con questa domanda ci avventuriamo su di una strada pericolosa …
Mi farebbe piacere ricevere la Sua risposta.
Grazie.
Azzardo una piccola risposta, incompleta, al primo commento, a Diego e a Lotario. Satana non si fece scrupolo a tentare addirittura il Figlio di Dio, quindi… chiunque, qualsiasi ruolo rivesta, può essere tentato; anzi, colpire il pastore significa disperdere le pecore. Per quanto ne so, l’assistenza dello Spirito Santo non è automatica e l’infallibilità si ha solo in ben precisi casi, che finora non ci sono stati. Questo è quanto posso dire, per quel poco che so.
Poi ci sono le Sacre Scritture, le profezie, la storia stessa della Chiesa: mi dicono che i tempi allucinanti che stiamo vivendo sono possibili, è possibile ciò che si chiede Lotario.
Se non sbaglio, Mons. Lefebvre parlava di “colpo di genio di satana”; ora non ricordo bene a cosa si riferisse di preciso, ma trovo l’espressione azzeccatissima per la situazione attuale.
Per essere Cattolici non è necessario sapere chi è il Papa né che cosa faccia o dica.
In 2000 anni abbiamo avuto papi peggiori di Francesco e la Chiesa si è sempre mantenuta viva e portatrice di santità e virtù.
A seguire parole e azioni di Bergoglio si rischia la nevrosi oltre che la perdita della fede. Ho imparato a dargli meno attenzione e a tenere come faro la Tradizione, i Santi e i Padri.
nikolaus
Sottoscrivo.
Se c’è un merito, per me, in Bergoglio, è che ha dato uno scossone alla mia fede, che rischiava di procedere in modo troppo tranquillo. Ho capito che anch’io devo offrire quel poco o niente che sono con tutte le mie forze per la maggior gloria di Dio. E che per non sbandare devo tenere come guida la Tradizione.
Sono d’accordo. E’ anche il mio modo di agire. C’ è abbastanza Parola di Dio da non avere attenuanti o incertezze comportamentali. Ci sono abbastanza Santi contemplati dalla Chiesa da fungere come modello e come insegnamento. C’è abbastanza Tradizione per capire quando qualche novità pastorale o dottrinale stona con tutto il resto.
Se bergoglio non fosse cattolico, non so come possa essere papa regnante. Secondo me il problema non può esistere fino a che il Buon Dio ci lascia in vita BenedettoXVI ,il quale io penso che lui si é dimesso perché non poteva più essere il Papa di una chiesa che di cattolico é rimasto ben poco.
Ricordiamoci che il titolo che ha scelto é quello di Papa emerito, e non é tornato ad essere cardinale.
Perciò per me il Vero Papa dei veri Cattolici é sempre BenedettoXVI.
Caro Dottor Gnocchi, che Dio la benedica per il suo grande contributo per la difesa della sua Chiesa in questi tempi di “tenebre fitte”.
Ma mi permetta di non essere d’accordo con lei sul fatto che dice “Non sono in grado di dire che Bergoglio sia papa, ma lo sono per dire che non è cattolico”.
Secondo me, è proprio nella sua affermazione che c’è la risposta; “chi non è cattolico, non è papa”!
L’insegnamento della Bolla di Paolo IV Cum ex Apostolatus, di Tommaso d’Aquino, San Bellarmino e di molti altri sono chiari: “non si deve seguire un papa eretico”.
Ma c’è di più, dopo il Concilio la Chiesa ha: due Catechismi, due Codici di Diritto Canonico, due Messe e molto altro fino all’assurdo, DUE PAPi.
Non seguire un papa eretico, o un Concilio ambiguo che ha partorito strane dottrine (tra l’altro non dogmatico) non è pericoloso per noi, magari lo è al contrario!
Il Papa è il Vicario di Cristo, e quello che oggi noi abbiamo a Roma come si comporta, come Pietro o come Giuda? Chi va seguito?
Caro Max, lei ha centrato il problema, fornendomi anche implicite risposte alle domande che formulavo al dr Gnocchi (ed ai preti, pur sapendo che nessuno di essi oserà mai rispondervi, piuttosto si taglierebbero la lingua). Chi non è cattolico non ha niente da insegnarci, né tantomeno alcun potere al quale noi dobbiamo obbedire. Tutto il resto è fumo, depistaggio, inganno.
Ad Ale90 dico, inoltre “caro Ale, potendo essere tuo padre, e quasi tuo nonno, ed avendo studiato il modernismo per diversi anni, dispongo adesso di un’antologia su questo tema, che spazia da Pio IX a Bergoglio, suddivisa in 3 parti (le origini; il secondo dopoguerra; i giorni nostri), che potrebbe essere un validissimo strumento per autodidatti sull’argomento, o anche per i catechisti. Se il direttore ci mette in contatto via e-mail (privatamente) te la posso far avere. Congratulazioni per il tuo coraggio a fare catechismo oggigiorno.
Caro dottor Gnocchi, i successori degli Apostoli che hanno coraggio di parlare con un linguaggio cattolico ancora si trovano se è vero che il cardinale Janis Francis Pujats, davanti ad una commissione parlamentare lettone, ha accusato l’Europa di mettere la sodomia al centro delle politiche comunitarie, invece della famiglia naturale. E, non tenendo conto delle proteste di alcuni dei presenti, il porporato ha affermato anche che l’Unione Europea ha lanciato una crociata contro la fede cristiana.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cardinale-pujats-meglio-hitler-e-stalin-dellue-sodomita-1130338.html
Insulti islamici alla processione
di Andrea Zambrano
15-05-2015
L’errore più grande è quello di chiuderla a tarallucci e vino dicendo che, alla fine, “so’ ragazzi”.
Interrompere al motto di “andate via di qui” e “questa è casa nostra” una processione religiosa non era riuscito neanche ai bravi di Peppone.
Per questi l’affronto massimo poteva essere non togliersi il cappello al passaggio della statua della Madonna o staccare la corrente all’altoparlante mentre il prete parlava.
Che il sindaco del comune di Conselice, in provincia di Ravenna, avesse voglia di chiudere la questione per non esacerbare gli animi era chiaro.
Già si desume dal comunicato che giovedì ha pubblicato sulla home page del sito dell’amministrazione: “Mi risulta che i ragazzi siano stati rimproverati”.
È in quel mi risulta che alberga la spia che l’episodio di domenica debba essere considerato come un incidente di percorso, e nulla più, nell’ambizioso percorso di integrazione che i comuni sperano di costruire con le…
Da leggere per chi conosce l’inglese. Un noto blogger parla di una nomina da parte di Bergoglio di un famoso domenicano che tiene conferenze apertamente a favore dei sodomiti https://mundabor.wordpress.com/2015/05/19/face-it-francis-sides-with-the-sodomites/
Un articolo dai toni molto forti, cara Adriana ma, del resto, cercando su Google, escono pezzi su questo Radcliff ampiamente istruttivi (articoli di Repubblica, foto significative). Forse hanno ragione quelli del blog Mundabor : tutto dà loro ragione, sembra proprio che Bergoglio voglia distruggere la Chiesa e farci il lavaggio del cervello a tutti (guai a chi va alla messa della FSSPX, ci fa dire dal Vescovo Semeraro). Bisogna stare all’era, quindi, ricordandoci che i figli delle tenebre sono più astuti dei figli della luce, perché operano nell’ombra (vedi i massoni, i carbonari, i modernisti fino alla morte di Pio XII, ecc.), colpiscono alle spalle, se ne infischiamo del parere della maggiornanza o del principio di autorità. Sursum corda, quindi, e affidiamoci a Maria SS.ma, debellatrice di tutte le eresie.
Visto la lunga serie d’azioni indegni in 2 anni di “pontificato”è più logico pensare che un palese demolitore della Chiesa non può essere papa. Voglio rimanere CATTOLICA quindi prego che Dio ci mandi un S. Atanasio senza illudermi che accadrà durante mia vita. Intanto frequento la S. Messa e Sacramenti da sacerdoti formati nella Tradizione. La chiesa conciliare –ambigua e “aggiornata”al mondo – é molto più pericoloso per la Fede che i “sedevacantisti” perché non professa più la Fede cattolica e quindi devia i seguaci. I “sedevacantisti” invece professano la stessa Fede dei loro avi durante i secoli. Anni fa “pericolosa” era la FSSPX e chi la seguiva “si ponevano fuori della chiesa”. Pare non sia più così. Mi chiedo allora: visto che “extra ecclesiam nulla salus”quei fedeli defunti che seguirono la FSSPX “fuori della chiesa (conciliare)” si sono dannati per questo? Credo di no. Invece non oso pensare cosa sia successo a molti che seguirono le eresie di novatori come Rahner, Teilhard de Chardin ecc.
Non è poi così difficile capire dove si trova la Chiesa Una Santa Cattolica ed Apostolica. Lo spiega chiaramente S. Atanasio.
Parole di S. Atanasio ai cristiani che soffrivano sotto gli ariani:
“Che Dio vi consoli! … Quello che rattrista … è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. E’ un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica. Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi. Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta – quella che mantiene la sede o chi osserva la fede? È vero, gli edifici sono buoni, quando vi è predicata la fede apostolica; essi sono santi, se tutto vi si svolge in modo santo …
… Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica, e se qualche esecrabile gelosamente cerca di scuoterla in varie occasioni, non ha successo. Essi sono quelli che si sono staccati da essa nella crisi attuale. Nessuno, mai, prevarrà contro la vostra fede, amati fratelli, e noi crediamo che Dio ci farà restituire un giorno le nostre chiese. Quanto i più violenti cercano di occupare i luoghi di culto, tanto più essi si separano dalla Chiesa. Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo. (Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, vol. 32, pp 411-412).
Carissimo Dr. Gnocchi, se Bergoglio, come scive Lei non è cattolico (condivido la Sua analisi), in automatico non è Papa, perché non può esistere un Papa mon Cattolico
Come è vero che l’uomo lasciato da solo si perde guardando se stesso anziché il cielo! E’ l’assurdo risultato di una pastorale tutta volta a soddisfare le esigenze umane tralasciando quelle di Dio; perché se è vero che il Signore ci ama perché Egli ci ha creato e siamo suoi figli, tuttavia esige in contraccambio il nostro impegno per una vita santa. Non i corpi, ma la parte migliore dell’uomo è stata lasciata sola perché la Chiesa ha perduto la strada e vola basso, troppo basso; purtroppo solo ad altezza d’uomo.
Concordo con l’articolo.
Solo una cosa: chi tra questi uomini della pseudo chiesa conciliare, continuerà a difendere come fossero suoi figli, tutti gli eretici appartenenti alle altre false religioni, chi continua a predicare accoglienza, dialogo tra religioni, ecumenismo, carità pelosa e buonismo satanico, dovrà un giorno presentarsi davanti a Cristo Giudice. Chi tra coloro che POTEVANO e DOVEVANO punire il satanico gesto del maomettano nei confronti di una ragazza ITALIANA e CATTOLICA ( italiana a tutti gli effetti, e non per lo ius soli o altro) e non l’hanno fatto, si sono attirati l’Ira Divina sopra le loro teste.
Li colpirà quando meno se lo aspettano ovviamente compreso chi compie simili atti, tra l’altro in casa d’altri. L’Italia non è casa loro. Niente sta passando sotto agli di Dio, niente, tantomeno l’invasione studiata a tavolino di questi signori che sono la manovalanza dei massoni e dei comunisti. Chiunque abbia un minimo di buon senso ( basta quello) lo capisce da solo
Carissimi amici miei, io sono totalmente d’accordo con tutti voi e – dopo quasi 5 anni di collaborazione con Riscossa Cristiana, alla quale sono affezionatissima – credo di averlo dimostrato. Mi ritengo una cattolica tradizionalista nel senso spiegato da P. Giovanni Cavalcoli O.P. (che mi dispiace molto non trovare più sul nostro caro sito) e dichiaro che questo Papa, nelle sue esternazioni, mi confonde e mi disorienta. Tuttavia devo anche riconoscere che, non essendo una teologa ma una cattolica qualunque, non sono ingrado di dire se le sue encicliche siano “cattoliche”, cioè ortodosse secondo la corretta “lex credendi”, o no. Per me devono esserlo per forza, perciò non posso fare altro che sospendere il giudizio e affidarmi allo Spirito Santo, rimanendo abbarbicata alla dottrina e al magistero di Benedetto XVI. Del resto, amici miei, che vogliamo fare? Voi ve la sentite di aderire a uno scisma? IO NO: per me quell’uomo, mi piaccia o no, E’ PIETRO; sono “sedeplenista”, come dice Diego. Non mi…
Cara dottoressa D’Agostino: si può rimanere cattolici, a mio modo di vedere, anche senza sapere chi è il Papa e che cosa fa o dice. Basta seguire l’insegnamento dei papi “sicuramente” cattolici, in particolare di quelli di nome Pio, trascurando tutto ciò che è avvenuto dopo il 1958. Che forse non si andava in Paradiso prima? ci si va solo ora con il buonismo a fette di prosciutto? facendo come le 3 scimmiette? Se c’è un’ermeneutica della continuità (cosa in cui non credo miniimamente), allora va bene anche il prima, non crede? ed a quel prima io resto attaccato, come su solida roccia; bel dubbio, respingo fermamente tutto ciò che può disorientarmi: libertà, religiosa, abbandono del concetto di Regno Sociale di Cristo, ecumenismo suicida, il “subsist in” che vorrebbe includere nella Chiesa di Cristo anche coloro che l’abbandonarono volontariamente (eretici e scismatici), la TdL, e via dicendo. Pace e bene.
Cara Carla, se Bergoglio dovesse provare a cambiare il Depositum Fidei sarà LUI e tutti quelli che lo seguiranno a scismare dalla Chiesa Cattolica: non siamo noi che aderiremo ad uno scisma, noi resteremo nella Chiesa di sempre, quella dei Santi, dei Martiri e dell’immutabile Tradizione!
Lei se la sentirebbe di dire che un VERO PAPA può approvare la profanazione di Gesù?
Tutto ciò che contraddice ciò che è stato sempre creduto dai cattolici NON è cattolico…non importa se gli venga dato il NOME di “MAGISTERO” (encicliche, ecc.)!
Mi perdoni caro Diego, ma che un Papa possa arrivare alla profanazione di Cristo mi sembra più un’ipotesi da fantareligione che realistica. Autorevoli Cardinali che la pensano come noi – quelli (per intenderci) che hanno scritto il bellissimo libro “Permanere nella verità di Cristo” che immagino anche lei abbia letto – sembrano escludere che si arrivi a questo, per esempio ammettendo i divorziati risposati all’Eucaristia. Del resto, questo Papa ha scritto solo due encicliche, la prima ricalcata da Benedetto XVI (perciò possiamo stare tranquilli); sulla seconda non mi sembra di aver trovato affermazioni eterodosse, ma se lei le ha trovate, vorrebbe essere così gentile da segnalarmele? Sono pronta a cambiare idea. Ma non dobbiamo essere pessimisti perché il pessimismo genera altro pessimismo e cancella la speranza. Grazie per avermi risposto.
Cara Carla: le segnalo solo 2 punti, quelli che mi hanno colpito di più:
a)Dal 93 al 97 (calunnie contro i tradizionalisti (definiti neopelagiani autoreferenziali) e uso errato del concetto “pelagiano”: al 97 ci sono le calunnie peggiori: un ammasso di luoghi comuni progressisti.
b)247. Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata, perché «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili» (Rm 11,29). La Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana (cfr Rm 11,16-18). Come cristiani non possiamo considerare l’Ebraismo come una religione estranea, né includiamo gli ebrei tra quanti sono chiamati ad abbandonare gli idoli per convertirsi al vero Dio (cfr 1 Ts 1,9): il concilio di FIRENZE ci dice dogmaticamente che l’alleanza Mosaica è stata “revocata” ed “abrogata”. E poi GLI EBREI NON SAREBBERO DA CONVERTIRE? Quindi non sarebbe necessario riconoscere Cristo per salvarsi? Qui siamo a livelli ASTRONOMICI di eterodossia! E il fatto che la Madonna avrebbe dubitato? E la libertà di coscienza? E il fatto che non esiste un Dio cattolico? E l’affermazione che le anime dei cattivi verrebbero distrutte (negazione del DOGMA dell’Inferno)?
Mi creda, si potrebbe continuare a lungo, su encicliche e non…ma le “novità” bergogliane è meglio tenerle lontane dalla nostra mente!
Gentile Signora Carla , sulla esortazione apostolica ‘ Evangelii Gaudium ‘ , quasi sicuramente scritta da un noto ghostwriter e non da Bergoglio in persona , anche se ne riflette fedelmente il pensiero , mi permetto di ricordare il giudizio per nulla positivo del Cardinal Burke , all’epoca ampiamente diffuso . Da varie parti si sono riscontrate varie dissonanze con il pensiero plurisecolare cattolico in campi come la storia e l’economia , e di riflesso la dottrina sociale della Chiesa e la politica , ed ambiguita’ , errori o eresie in teologia , quantomeno ai punti : 44 – 54 – 84 – 94 – 95 – 129 – 225 – 246 – 247 – 248 – 249 – 252 – 254 – 255. Cordiali saluti .
… ma nessuno di noi aderisce ad uno scisma, gentile Signora Carla.
il problema è che ad essere eretico e quindi scismatico, sembra – ma dico “sembra” – proprio Bergoglio!
Ringrazio la gentile Claudia che sopra ha citato una frase del venerato monsignor Lefebvre, il quale parla sì d’un colpo di maestro di Satana ma esso è quello di averci gettati tutti nella disobbedienza, alla Fede bimillenaria della Chiesa, in nome dell’obbedienza!
La Sede sarà pur piena, gentile Carla, ma la stessa Chiesa ammette la possibilità della perdita della Fede persino da parte del Romano Pontefice, prega infatti “Ut Domnum Apostolicum et omnes ecclesiasticos ordines in sancta religione conservare digneris”.
Purtroppo il dramma, mio e d’altri, credo e mi par di capire, è che scismatici ci si sente a seguire Bergoglio non ad abbandonarlo a se stesso. Ed è davvero un dramma!
Grazie anche a lei, gentile Lotario, per avermi risposto. Ma mi domando: chi di noi ha i titoli, la competenza teologica, la sicurezza spirituale, il carisma, il coraggio, per affermare con sicurezza che lo scismatico è Bergoglio? Forse li hanno avuti i riformatori del ‘500 e Mons. Lefebvre che rifiutò in toto il Concilio Vaticano II ed è stato scomunicato; forse li hanno i suoi seguaci che hanno rifiutato il gesto di pacificazione offerto da Benedetto XVI. Ma anche un autorevole teologo come Mons. Brunero Gherardini ha espresso delle riserve sul Concilio senza peraltro contestarne la legittimità. Per quanto mi riguarda, io resto abbarbicata al magistero degli ultimi due grandissimi Papi che non mi hanno mai confuso, come fa questo, e cerco di non pensare troppo a quello che fa Bergoglio. Non credo di fare come la scimmietta, dopotutto sono una pecorella qualunque che non si ritiene troppo importante.
La “scomunica” di Lefebvre fu “tolta” perché non valida.Riguardo la FSSPX non si parla più di“scisma” ma di “comunione imperfetta”. Guarda caso si afferma lo stesso per ortodossi (scismatici) e protestanti ( eretici), e persino (seppure in modo soft) per non cristiani.Questo in virtù del nuovo concetto di chiesa come “comunione” ove tutti sono “cattolici” (“perfetti” e non”). Molto si deve a Ratzinger per questa novità.Il “subsistit in” e “…ancorché al di fuori del suo organismo si trovino parecchi elementi di santificazione e di verità …”(Lumen Gentium 8) sono due tra le infinite “bombe ad orologeria” poste dai novatori nel Vll. Congar stesso non faceva certo un segreto dei loro intenti. Nel “Principles of Catholic Theology, p.38, apud ibid., card. Ratzinger si felicita che la chiesa del concilio, con Paolo Vl in Gaudium et Spes, si riconcili ufficialmente con la nuova era inaugurata nel 1789, rovesciando completamente tutta l’impostazione del Syllabus: Gaudium et Spes come…
Contro-Sillabo.
Cara Carla,
C’è un DEPOSITUM FIDEI: LEFEBVRE aveva OGGETTIVAMENTE ragione e ora, in Paradiso, ha ricevuto la giusta ricompensa: altrimenti dovremmo dire che furono valide anche le scomuniche ricevute da Sant’atanasio: invece papa Liberio ebbe TORTO, cosi come papa Giovanni XXII, i papi che si opposero a Lefebvre e, ora, Bergoglio: la nostra fede è IMMUTABILE, non è questione di competenza teologica, ma di attenersi alla Fede di sempre e di applicare il principio di non contraddizione: se Bergoglio dovesse ordinare (e imporre ai sacerdoti che non lo vorranno la profanazione di Cristo) lo scismatico sarà LUI!
Anch’io anni fa pensavo che P. Cavalcoli fosse Tradizionalista. Capì le contraddizioni dopo averlo conosciuto e dialogato assieme. Fu egli stesso – egli stesso – a spiegarmi che era progressista! Nemmeno conservatore, ma progressista! Ratzinger invece è modernista (troverete il suo ritratto nella figura del filosofo nella Pascendi di San PioX). Basta leggere le affermazioni nei suoi libri MAI smentite (tipo comunione per divorziati e “risposati” dove prese spunto Kasper – ma c’è di molto peggio). Un (vero) sacerdote di fronte mia meraviglia per il fatto che elogiò Lutero in Germania, aggiunse atei ai raduni “pace di Assisi” vero affronto a N.S.Gesù Cristo (contro cui volle apparire molto critico quando era prefetto della CdF) mi disse: “Signora…lei Ratzinger non lo conosce”. Bastò per spingermi a documentarmi su Ratzinger e il suo ruolo nella chiesa conciliare. Lo shock fu grande. Tuttavia mi permise capire le “dimissioni” programmate per permettere Bergoglio a fare ciò che sta facendo.
La ringrazio della testimonianza…anch’io da tempo avevo capito che non c’era più da fidarsi di Cavalcoli, ma lo ritenevo soltanto un papolatra, ovvero un conservatore!
Brava, cara Adriana, concordo pienamente con lei; quando prima dicevo alla dr.ssa D’Agostino che non credo minimamente alla cd “ermeneutica della continuità” ideata da Ratzinger per salvare capra e cavoli, è perché sono convinto che Ratzinger sia un modernista impenitente (anch’io mi sono documentato su di lui), che non ha rinnegato niente di quanto portava avanti al CV II, come perito del card. Frings; sì, proprio quello del documento sulla liberà religiosa: quando lo lessero in aula il card. Ottaviani fu visto piangere calde lacrime; poi disse “spero di morire prima della fine del concilio, così ameno morirò cattolico”)
Cara Signora Carla,se per caso ha letto qualche mio commento e so che lo ha fatto,sa quanto io la stimi ed è inutile che stia qui a ripeterglielo;però voglio dirle questo:tante volte e sempre più spesso penso e mi figuro nella mente l’eventualità di una scelta che sarebbe di una drammaticità impressionante,terribile;e Dio non voglia che dovessimo essere costretti a fare. Non è comunque più da pensare(se mai l’avessimo fatto) che questo pontificato sia in perfetta linea con quello precedente (cosa che a tutti i costi ci vogliono far credere):anche al fedele più sprovveduto è evidente che non lo sia. Ci lascia perplessi tutti questo Vescovo di Roma così “sui generis” a cui non riusciamo ad abituarci e ad abbandonarci: troppi interrogativi ci tormentano.Personalmente mi sento “come color che son sospesi”,in attesa.Di cosa?Di qualcosa di eccezionale che per forza dovrà succedere. Intanto,proprio perché Pentecoste è vicina, invochiamolo tanto lo Spirito Santo:“Veni Creator Spiritus, mentes tuorum visita”!
… sento vile per questo, ma credo che abbia ragione il Prof. Roberto de Mattei: posso parlare, posso esprimere i miei dubbi: posso anche affidarmi all’esempio e all’insegnamento di tanti grandi uomini di Dio come i Cardinali Burke e Caffarra, e sperare che Dio faccia funzionare quella molecola di ragione, che forse ho, come “correzione fraterna” di quelli che vorrebbero protestantizzare la Chiesa di Roma. Veni Creator Spiritus! Mentes tuorum visita!
Scusate, ma non sono molto d’accordo sulla questione del pugno alla tredicenne ternana. Mi sa tanto di storiella che è saltata alle cronache soltanto per rinfocolare la “bufala” dello scontro di civiltà. Un adolescente (poco più che bambino) che sferra un pugno a una sua coetanea, qualsiasi sia il motivo, andrebbe punito con le orecchie d’asino e la sedia dietro la lavagna, come si faceva quanto l’Italia era una cosa seria. Dovrebbe essere indotto a provare la sana e salutare vergogna per quel che ha fatto, chiedendo scusa pubblicamente innanzi a tutta la scuola. Finita lì, senza canea mediatica, giornali buonisti e vescovi “moderati”.
Quanto all’invasione islamica (o di qualsiasi altra pseudo-religione), è colpa nostra: torniamo a riempire le Chiese e a frequentare i Sacramenti, e poi preoccupiamoci di convertire gli infedeli. Quanto ai delinquenti, essi non hanno fede né colore della pelle, ma un solo luogo dove devono stare: la prigione.
Grazie Alessandro,
per la sua risposta che ho/sto ancora ruminando. La ringrazio per aver capito ed intuito il dolore di chi, come me, è stata educata all’essere “cattolica apostolica romana e pure papalina” e sta cercano di “affrontare” tutto questo nella maniera più sincera possibile. Una sola precisazione : in tutta onestà ed umiltà posso solo dirle che non oserei mai ” farsi suprema autorità a se stessi.” Mi ritengo troppo poco preparata non solo teologicamente ma anche spiritualmente”da poter afforntare tutto questo con un atto di disobbedienza o peggio di arroganza.
Io mi rivolgo al pensiero della Chiesa, in una parola anche se parziale , “tradizionale” di insegnamenti di Papi che per secoli hanno salvato le anime : perchè ora dovrebbero dannarle?
Non mi sento e non vorrei neanche per un momento pensare di “fare sola ” perchè nn “mi piace” l’attuale papa. Sento dietro di me il grande fiume di questa “comunità” imperfetta ma eroica che è sarà sempre Chiesa Cattolica…