Quale autentico bene può scaturire nel deserto culturale e valoriale del Movimento Cinque Stelle? Una sola parola è adatta a rispondere: quanti europarlamentari grillini si sono opposti alla recente risoluzione Tarabella, preoccupata, nell’Europa dell’aborto e del drammatico calo demografico, di ampliare il diritto di uccidere i figli nel grembo della madre? Nessuno.
di Christian Peluffo
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Sebbene da vario tempo i sondaggi indichino il Movimento Cinque Stelle assai lontano dall’exploit delle politiche 2013, è significativo e al contempo preoccupante il fatto che fra i giovani elettori goda della maggioranza dei consensi. Ciò non deve comunque stupire, infatti il movimento viene purtroppo percepito da moltissimi cittadini come l’unica autentica novità politica degli ultimi vent’anni, l’unica forza capace d’intercettare e rappresentare il disagio e la rabbia ben presenti, come sappiamo, nella società italiana.
L’esposizione mediatica di Grillo, l’influenza, comunque tutta da dimostrare, degli attivisti alle decisioni dei parlamentari, l’autoriduzione dello stipendio decisa da quest’ultimi, non possono che rinforzare, anche comprensibilmente, l’affezione di molti elettori al logo pentastellato. Così, in nome del medesimo, “simbolo dell’unica possibilità di salvezza per gli italici destini”, sono stati perdonati ai dirigenti frequenti e marchiani errori comunicativi e politici. Gli errori però sono compagni quasi inevitabili delle umane vite, dunque la mia critica al movimento di Grillo non può né partire né fondarsi su questi, e nemmeno vuole avvalersi della comunque stucchevole ideologia di Casaleggio, peraltro egregiamente e opportunamente messa in evidenza da pubblicazioni cattoliche. Il mio biasimo si fonda invece, né più né meno, sull’evidenza, sui numeri, sulla cronaca. Da cattolico convinto, quindi da persona ben consapevole – la storia e l’attualità insegnano – di quanto le politiche anticristiane impattino negativamente sulla vita sociale e sull’economia di una nazione, ben consapevole di quanto le leggi tendano a formare la cultura dei popoli, non posso che denunciare, a vantaggio dei “cristiani pentastellati”, che nelle votazioni parlamentari come nelle proposte di legge, dunque nei fatti, la rappresentanza grillina è quasi sempre pronta ad attaccare i valori più cari al Cattolicesimo.
Sebbene sia personalmente certo che la maggior parte dei parlamentari ed attivisti cinquestelle derivino da partiti o quantomeno da culture di sinistra, non voglio disquisire su quanti loro elettori e militanti provengano da questa o da quell’area politica, siano cattolici oppure no; quel che importa, come appena scritto, sono le scelte del movimento, quelle che lo pongono nell’ideale comunità formata dall’estrema sinistra e dal Partito Radicale; una comunità che da sempre intende distruggere i più preziosi valori umani. Grillo e i suoi sono forse meno fondamentalisti, ma più pericolosi, perché operano su questo con minor enfasi, si potrebbe dire più subdolamente, tanto da essere foraggiati dal voto di vari cattolici. A questi dunque l’invito a verificare le idee dei cinque stelle sui matrimoni gay o ad informarsi sul loro impegno nel parlamento, frutto di un vertiginoso vuoto culturale, teso a cancellare l’ora di religione cattolica nelle scuole; sempre ai cattolici la sollecitazione a rilevare la decisa e infine fruttuosa azione dei medesimi parlamentari, diretta ad approvare una legislazione permissivista sull’uso della Cannabis, nonostante le statistiche confermino che leggi meno rigorose abbiano come conseguenza un aumento del numero di dipendenti e nonostante sia ormai provato scientificamente come la “nuova erba” abbia un concentrato di principio attivo ben superiore a quello presente solo 20 anni orsono, tanto che i ricoveri ospedalieri di minorenni per tal sostanza è a livelli sempre più preoccupanti (in Italia il 42,2% dei ricoveri da uso di droghe è dovuto alla Cannabis [1]).
Quale autentico bene può dunque scaturire nel deserto culturale e valoriale del Movimento Cinque Stelle? Una sola parola è adatta a rispondere a questo e al successivo quesito: quanti europarlamentari grillini si sono opposti alla recente risoluzione Tarabella, preoccupata, nell’Europa dell’aborto e del drammatico calo demografico, di ampliare il diritto di uccidere i figli nel grembo della madre? Nessuno.
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[1] Non valutando l’età, in Italia il 16% dei ricoveri da uso di droghe è dovuto alla Cannabis. Prof. Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, audizione, Camera dei Deputati, 2-4-2014.
6 commenti su “Nella confusione del Movimento 5 Stelle, una cosa è chiara: la loro politica anti-cristiana – di Christian Peluffo”
La proposta di legge Scalfarotto per combattere l’omofobia – che non esiste, ma serve per tappare la bocca a chi si schiera contro il Gender – è stata presentata dal PD, da Sel, dal Movimento 5 Stelle, più qualche altro minore.
Il movimento 5 stelle (il minuscolo è voluto) è una cloaca dalla quale, OLTRE all’odore tipico delle comuni cloache, esce anche un FORTISSIMO odore di massoneria!
Ho letto stasera che Grillo sta risalendo nei sondaggi, probabilmente anche a motivo
del caos politico attuale.
Però credo sia necessario tenere presente che il Male attira.
Accade da sempre ma ora sta incantando sempre di più.
Il Movimento 5 Stelle è un partito di estrema Sinistra.
I suoi dirigenti possono urlare quanto vogliono contro il sistema ma, nelle tematiche di fondo tese a distruggere la vita e ad annientare la famiglia, 5 Stelle e PD la pensano allo stesso modo.
Altro significativo dettaglio:
non è un caso che i parlamentari che abbandonando 5 Stelle grossomodo vanno ad ingrossare il cattocomunista PD.
Apriamo gli occhi, Amici!
M5S=ignoranza allo stato brado.Ci meritiamo anche questi la fede ormai è come cercare l’ago nel pagliaio.Sia chiaro gli altri sono anche peggio del peggio ma certamente Dio non sarà con il M5S questo e poco ma sicuro e con il deficiente di Grillo men che meno!
I CATTOLICI HANNO L’OBBLIGO MORALE DI OPPORSI AL M5S
Ho ben conosciuto il M5S avendone fatto parte in ruoli di primo piano e venendone poi espulso per le mie posizioni cattoliche. Come entrato nelle Istituzioni e all’insaputa degli attivisti (compreso il sottoscritto) e degli elettori, il M5S ha sin dall’inizio posto come priorità la difesa e la promozione delle posizioni contro la famiglia delle comunità LGBT: DDL liberticida Scalfarotto (con bacio in aula) – utero in affitto per le coppie omosessuali (Senato ddl 393 art.3 – PRIMO ATTO politico del M5S (!)) – adozioni e matrimoni gay – filosofia gender nelle scuole e abolizione dell’insegnamento della religione cattolica. A queste posizioni si è aggiunta la liberalizzazione delle droghe leggere, il divorzio lampo, e il “fine vita.” Oggi per un cattolico professare e difendere i propri valori in politica è impresa non facile ma vi esorto ad insistere. “Ma un cattolico può fare politica? DEVE !” questa la risposta di Papa Francesco.